Dragonero (romanzo a fumetti): differenze tra le versioni

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Venendo a conoscenza che Ian è divenuto un ufficiale Scout suo parigrado, Khail lo sfida ad un duello al primo sangue. Attendendo la fine dello scontro, Sera chiede a Gmor di raccontargli del loro compagno di viaggio. L'orco la mette allora al corrente del passato dello scout, di come un tempo facesse parte di un gruppo di truppe scelte gli Incursori ma che in seguito ad una missione al di là del Vallo terminata tragicamente venne processato e assolto, cosa che comunque non gli impedì di dimettersi per difendere il proprio onore e trasferirsi presso le libere terre della Repubblica di Solian. Dopo questi avvenimenti Ian venne coinvolto nel corpo speciale degli Scout imperiali con mansioni di esplorazione e spionaggio. Terminato lo scontro, Ian informa Khail del luogo della sua missione e il militare gli augura che la sorte gli sia favorevole<ref>Romanzo grafico di Dragonero (2007), Sergio Bonelli Editore, pg.183-205</ref>.
 
Alben, Myrva ed Ecuba raggiungono Rathun-kun, la "Caverna delle nuvole", dove vive Mimir che con i suoi automi si occupa dell'estrazione e il raffinamento dei cristalli di Luresilca per poi essere dati all'Impero. Il nano non è intenzionato a cedere la Silcardea, cimelio della sua famiglia che suo padre e suo nonno hanno lavorato una vita intera per renderla pura come è attualmente. Alben riesce infine a convincerlo sottolineando come lui in futuro saprà forgiare un'altra pietra mentre se il male riuscisse a oltrepassare il Vallo recherebbe con morte e dolore. Ottenuta la pietra, i tre si ritrovano inseguiti dai demoni di Jeranas su quali però riescono rocambolescamente ad avere la meglio e a riprendere il cammino per il punto di incontro con Ian e Gmor<ref>Romanzo grafico di Dragonero (2007), Sergio Bonelli Editore, pg.207-231</ref>.
 
Riunitisi, i sei partono per le terre oltre il Vallo a bordo di un aerostato a cui è collegato un nuvolante con cui planare al suolo. Una volta a terra, proseguono a piedi fino alla voragine che si è aperta in seguito alla caduta degli obelischi e sul fondo, Alben da inizio all'incantesimo che rinvigorirà l'antico divieto che tiene a bada il mondo degli abomini: la Foglia rapida piantata nel sangue delle razze umana, elfica e orchesca, potenziata dall'energia delle Silcardea, genererà una foresta che ricoprirà la Terra dei Draghi.
 
Prima che l'incantesimo sia concluso, una nera figura compare alle loro spalle: Saul Jeranas, la mente dietro alla corruzione del sigillo che tiene a bada gli Abominii. Orde di demoni si scagliano contro il gruppo che lottano facendo da scudo ad Alben e Sera. Jeranas per averne ragione evoca un drago, soggiogato alla sua volontà. Sbaragliati i demoni, la spada di Ian inizia a pulsare, ridestando il drago dal controllo a cui era sottoposto.
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Riconoscendo in Ian un Varliedarto, un suo antico nemico, il drago non può che lottare con lui; memore degli insegnamenti ricevuti durante il suo addestramento Ian resiste ai poteri della creatura e riesce a sconfiggerla, affondando la sua lama nel cuore e venendo ricoperto da un fiotto del suo sangue, perdendo conoscenza. Jeranas, legato al drago, muore disintegrato. Alben e Sera compiono infine il rituale e la foresta incomincia a crescere. Il gruppo esce dalla voragine ma ad attenderli vi sono gli Algenti.
 
Privati di ogni via di fuga inseguitoin seguito alla distruzione del nuvolantedecidononuvolante decidono di rifugiarsi presso una gola scavata nelle rocce accessibile da uno stretto passaggio facilmente difendibile. Una volta al suo interno, Myrva spara in cielo un razzo segnalatore, mentre Ecuba e Gmor resistono strenuamente contro gli assalitori. L'aerostato che li aveva condotti fino a lì giunge in loro soccorso, ma Ecuba essendosi aggrappata per ultima per prestare fede alla propria missione, viene colpita dalle lance degli Algenti e precipita su di loro.
 
Passano i giorni e Ian finalmente si riprende. Presso la sua casa a Solian, Alben lo aggiorna dei fatti accaduti dopo la morte del drago, mostrandogli anche il nuovo aspetto della sua spada: il sangue di drago con cui è venuta a contatto l'ha brunita. L'impresa compiuta dallo Scout è già diventata di dominio pubblico e ora la gente lo chiamerà ''Romevarlo'', "Dragonero".