Trans Europa Express: differenze tra le versioni

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'''''Trans Europe Express''''' ('''''Trans Europa Express''''' nella versione in [[lingua tedesca]]) è il sesto [[Album discografico|album in studio]] del [[gruppo musicale]] [[Germania|tedesco]] [[Kraftwerk]], pubblicato nel maggio del [[1977]].
 
Registrato nella metà del 1976 a [[Düsseldorf]] in [[Germania]], l'album venne pubblicato nel marzo [[1977]] dalla [[Kling Klang Studio|Kling Klang Records]]. Il discoL'album vede il gruppo perfezionare il loro stile melodico ed [[Musica elettronica|elettronico]], con particolare attenzione per iai ritmi elettronici sequenziati, per il [[Musica minimalista|minimalismo]] e per le parti vocali a volte manipolate. I temi che vengono trattati sono le celebrazioni del [[Trans Europ Express]] e la differenza tra l'apparenza e l'immagine.<ref>{{cita web |url=https://lovesvinyl.com/products/kraftwerk-trans-europe-express-lp |titolo=Kraftwerk - Trans Europe Express (LP) |sito=LovesVinyl |accesso=28 maggio 2019 |lingua=en}}</ref>
 
''Trans Europe Express'' si posizionò 119° nelle classifiche americane e 30° nel sondaggio dei critici Pazz & Jop del ''[[The Village Voice]]'' nel 1977. Da ''Trans Europe Express'' vennero estratti due singoli: ''[[Trans Europe Express (singolo)|Trans Europe Express]]'' e ''Showroom Dummies''. L'album è stato ripubblicato in diversi formati e ha ricevuto consensi da parte della critica nel corso degli anni. Nel 2014, il ''[[Los Angeles Times]]'' lo nominò "il più importante album pop degli ultimi 40 anni".<ref name="latimes">{{Cita news |autore=Randall Roberts |titolo=Kraftwerk's 'Trans Europe Express' started the musical revolution |url=http://www.latimes.com/entertainment/music/posts/la-et-ms-ca-kraftwerk-20140309-story.html |editore=[[Los Angeles Times]] |data= 7 marzo 2014 |accesso= 26 ottobre 2016 |lingua=en}}</ref>
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===Contesto===
[[File:Kraftwerk by Ueli Frey (1976).jpg|thumbnail|left|I Kraftwerk in concerto a Zurigo il 10 marzo 1976, prima di iniziare la produzione di ''Trans-Europe Express'']]
Dopo la pubblicazione dell'album ''[[Radio-Activity]]'' e il suo conseguente tour, i Kraftwerk continuarono ad allontanarsi sempre di più dal loro precedente stile [[krautrock]] caratterizzato da brani strumentali improvvisati, perfezionando sempre di più il loro lavoro, seguendo la struttura di canzoni elettroniche melodiche.<ref name="bussy82">{{Cita|Pascal Bussy, 2004|p. 82}}.</ref> Durante la tournée di ''Radio-Activity'', la band cominciòiniziò a stabilire delle regole per le performance come, per esempio, non ubriacarsi sul palco o alle feste. [[Karl Bartos]] scrisse qualcosa a riguardo, sostenendo che "''non è facile girare le manopole su un sintetizzatore se sei ubriaco o imbottiti di droghe. ...'' ''Noi abbiamo sempre cercato di essere molto consapevoli di ciò che stavamo facendo mentre ci comportavamo in pubblico''."<ref name="bussy82"/> Durante questo tour, vennero eseguite le prime melodie che più tardiavanti si sarebbero sviluppate nel brano, " [[Showroom Dummies"]].<ref>{{Cita|Pascal Bussy, 2004|p. 81}}.</ref>
 
A metà 1976, i Kraftwerk cominciaronoiniziarono a lavorare sul nuovo album che venne allora chiamatointitolato, ''Europe Endless''.<ref name="bussi93">{{Cita|Pascal Bussy, 2004|p. 93}}.</ref><ref name="bussy83">{{Cita|Pascal Bussy, 2004|p. 83}}.</ref> Paul Alessandrini suggerì ai Kraftwerk di scrivere un brano sul [[Trans Europ Express]] che rispecchiasse il loro stile di musica elettronica. Prima della registrazione, Hütter e Schneider si incontrarono con [[David Bowie]] e [[Iggy Pop]], i quali influenzarono i testi della canzone. Maxime Schmitt incoraggiò il gruppo a registrare una versione in [[lingua francese]] di ''Showroom Dummies'', portando i Kraftwerk a incidere più tardi diverse canzoni nella stessa lingua. Il discoL'album venne registrato presso il [[Kling Klang Studio]] a [[Düsseldorf]].<ref name="bussy83" /> Il controllo artistico sui brani passò strettamente nelle mani di [[Ralf Hütter]] e [[Florian Schneider]], con il contributo di Bartos e [[Wolfgang Flür]] alle percussioni elettroniche sequenziate.<ref>{{Cita|Pascal Bussy, 2004|p. 92}}.</ref> I membri si diressero presso i ponti ferroviari per sentire i suoni prodotti dal treno, ma scoprirono che il rumore emesso non era ballabile e perciò lo cambiarono leggermente.<ref name="tq">{{cita news |autore=John Doran |url=http://thequietus.com/articles/01282-karl-bartos-interviewed-kraftwerk-and-the-birth-of-the-modern |sito=The Quietus |titolo= Karl Bartos Interviewed: Kraftwerk And The Birth Of The Modern |data=11 marzo 2009|accesso= 21 ottobre 2009 |lingua=en}}</ref>
 
=== Il disco ===
L'album è caratterizzato da un utilizzo massiccio di [[sequencer]] all'interno delle incisioni: tra la strumentazione dell'album è infatti presente il Synthanorma Sequenzer, un sequencer già impiegato da gruppi musicali come [[Tangerine Dream]] <ref name="syntho">{{Cita web |url=http://www.elektropolis.de/ssb_synthanorma2.htm |titolo=Der Kraftwer-Synthanorma |sito=Synthesizerstudio Bonn |lingua=de}}</ref>, didel cuiquale i Kraftwerk possedevano una versione costruita appositamente per loro <ref name="syntho"/> dalla Matten & Wiechers in collaborazione con [[Florian Schneider]] <ref>{{Cita web |url=http://www.elektropolis.de/ssb_vorgeschichte3.htm |titolo=Dirk Matten & Kraftwerk |sito=Synthesizerstudio Bonn |lingua=de}}</ref>.
 
Con questo album i Kraftwerk confermarono inoltre definitivamente la svolta avvenuta con l'album, ''[[Autobahn (album)|Autobahn]],'' impiegando perciò sonorità elettroniche dando più spazio a campionatori ({{senza fonte|viene utilizzato con più frenquenzafrequenza il [[Vako Orchestron]], riproduttore di campioni registrati su disco, già utilizzato nell'album ''[[Radio-Activity]]''}}) e il [[vocoder]].
 
=== Composizione ===
[[Wolfgang Flür]] ha affermato che i Kraftwerk furono condizionati dalla musica dell'era della [[Repubblica di Weimar]]: "''eravamo bambini nati subito dopo la [[Seconda guerra mondiale]] [...] non avevamo una nostra cultura pop o musicale [...] c'era la guerra, e prima della guerra c'era solamente la musica popolare tedesca. Verso gli anni venti e trenta le canzoni si evolsero e queste diventarono cultura da cui lavoravamo"''.<ref>{{Allmusic|song|mt0012333553|Europe Endless|accesso=21 ottobre 2009}}</ref> Karl Bartos parlò persino dell'influenza postbellica sul gruppo e pensò che loro "''avessero vissuto questa evoluzione degli anni venti dove tutto era davvero, davvero intenso ed audiovisivo. Prima della guerra c'era la scuola [[Bauhaus]] e dopo la guerra c'erano persone straordinarie come [[Karlheinz Stockhausen]] e lo sviluppo della musica classica e dell'elettronica classica. Tutto questo era notevole e questo accadde nei pressi di [[Düsseldorf]] in [[Colonia (Germania)|Colonia]] e tutti i compositori di quell'epoca andavano lì''."<ref name="tq"/>
 
Paul Alessandrini, accreditato per il suo contribuito al [[Concept album|concept]] dell'album, si rivolse a Hütter e Schneider sostenendo che "''con il vostro genere musicale, riconducibile ad una sorta di [[blues]] elettronico, le stazioni ferroviarie e i treni avranno una grande importanza nel vostro universo, dovreste fare un brano incentrato sul Trans Europe Express''".<ref name="bussy90">{{Cita|Pascal Bussy, 2004|p. 90}}.</ref> I Kraftwerk credevano che i critici del Regno Unito e degli Stati Uniti li avessero associati alla [[Germania nazista]], per via di tracce come ''Autobahn'' strettamente collegate alle autostrade costruite dai nazisti negli anni trenta e quaranta. Allo stesso tempo, il gruppo era entusiasta di spostarsi dal proprio patrimonio tedesco verso un nuovo senso di identità europea e sentì che il Trans Europ Express ne poteva essere il simbolo.<ref name="tq"/>
 
''[[AllMusic]]'' considera ''Trans-Europe Express'' come un [[concept album]] avente due tematiche diverse. La prima è la differenza tra la realtà e l'immagine, rappresentata dai brani ''Hall of Mirrors'' e ''[[Showroom Dummies]]'', e l'altra sull'esaltazione dell'Europa.<ref name="allmusic" /> ''[[Slant Magazine]]'' descrive l'album come "''un poema sonico per l'Europa''".<ref name="slreview">{{cita web |autore=Sal Cinquemani |url=https://www.slantmagazine.com/music/review/kraftwerk-trans-europe-express |titolo=Kraftwerk - Trans Europe Express |sito=Slant Magazine |accesso=24 dicembre 2017 |lingua=en}}</ref> Lo stile musicale di ''Trans-Europe Express'' viene descritto dalla stessa ''AllMusic'' come dei temi melodici che vengono "''spesso ripetuti e a volte intrecciati su beat volontari, scolati, qualche volta con parti vocali manipolate''" e " ''ritmi minimalisti, meccanici, e melodie artigianali, accattivanti'' ".<ref name="allmusic" />
 
Hütter commentò la natura minimalista dell'album, sostenendo che "''Se possiamo trasmettere un'idea con solo due o tre note, è migliore rispetto a suonare cento o più note''".<ref name="bussy90"/> La prima parte di ''Trans Europe Express'' è composta da tre tracce. Il brano ''Hall of Mirrors'' viene descritto come se avesse voci impassibili con testi che speculano su come le star si guardano in uno [[specchio]].<ref name="bussy93">{{Cita|Pascal Bussy, 2004|p. 93}}.</ref> Hütter e Schneider hanno descritto la canzone come autobiografica.<ref name="bussy93" /> La terza traccia ''Showroom Dummies'' venne descritta da Allmusic come "''spensieratamente melodica in modi che gran parte delle tracce di ''Trans Europe Express'' non lo sono''" e con dei testi che sono "''leggermente paranoici''".<ref name="sdreview">{{Allmusic|song|mt0012267908|Showroom Dummies|accesso=24 dicembre 2017}}</ref> L'idea del brano venne da una recensione inglese di un loro concerto in cui Flür e Bartos venivano paragonati a dei manichini da salone. Alcune versioni della canzone contengono un'introduzione parlata che cominciainizia con un conteggio in tedesco, "''eins zwei drei vier''", in quanto parodia del gruppo [[Ramones]] chedove in alcune canzoni si contava rapidamente, "''one two three four''".<ref name="bussy93"/>
 
La seconda parte di ''Trans Europe Express'' è composta da una suite comprendente ''Trans-Europe Express'', ''[[Metal on Metal]]'' e ''[[Franz Schubert]]'', prima di chiudere con una breve ripetizione del tema principale proveniente da ''Europe Endless''.<ref name="tee">{{Allmusic|song|mt0012280373|Trans-Europe Express|accesso= 24 dicembre 2017}}</ref> ''Allmusic'' descrive gli elementi musicali della suite comeapparentemente seincentrati avesserosu di un tema ossessivo condi un "''impassibile canto impassibilemediato delladalla frase del titolo''" che è, "''lentamente stratificatastratificato su quella specifica base ritmica, circaapprossimativamente nello stesso modo in cui venne realizzatarealizzato lail singolo precedente, ''[[Autobahn (singolo)|Autobahn]]''".<ref name="tee"/> I testi del brano si riferiscono all'album ''[[Station to Station]]'' e l'incontro con i musicisti [[Iggy Pop]] e [[David Bowie]].<ref name="bussy94">{{Cita|Pascal Bussy, 2004|p. 94}}.</ref> Hütter e Schneider si sono precedentemente incontrati con Bowie in Germania e rimasero lusingati dall'attenzionedalla chesua ricevetteroattenzione dae luiinteressamento.<ref>{{Cita|Pascal Bussy, 2004|p. 84}}.</ref> Ralf Hütter era interessato al lavoro di Bowie quando stava lavorando con Iggy Pop, che fupoi cantante della band [[The Stooges]];, uno dei gruppi preferiti di Hütter.<ref>{{Cita|Pascal Bussy, 2004|p. 85}}.</ref>
 
== Tracce ==