Pietro Bembo: differenze tra le versioni

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Dialogo sopra la morte e in lode di Guidobaldo duca d'Urbino che termina con un elogio alla moglie di lui, Elisabetta Gonzaga. I protagonisti di tale dialogo, oltre allo stesso Bembo, sono [[Filippo Beroaldo il Giovane|Filippo Beroaldo]], Sigismondo da Foligno e [[Jacopo Sadoleto]]<ref name=":10">{{Cita|Mazzucchelli|p. 766}}.</ref>.
 
==== ''De Virgilii Culice et Terentii fabulis liber ad Herculem StroziumStrotium'' ====
Il dialogo si svolge tra [[Pomponio Leto]] ed [[Ermolao Barbaro il Giovane|Ermolao Barbaro]] alla presenza di [[Tommaso Inghirami]] e s'immagina avvenuto a Roma negli ultimi anni di vita di Ermolao (morto nel 1493), nella cui figura s'identifica l'autore, desideroso di accreditarsi presso gli ambienti umanistici dell'Urbe<ref>{{Cita|Campanelli|p. 292}}.</ref>, dove nel maggio 1502 aveva seguito Vincenzo Querini<ref>{{Treccani|autore= Giuseppe Trebbi|vincenzo-querini_(Dizionario-Biografico)|QUERINI, Vincenzo|volume=86|anno=2016}}</ref>. Partendo dal lamento per le rovine di Roma antica, viene affrontato il problema delle corruttele dei testi classici, moltiplicatesi dopo l'invenzione della stampa. La soluzione proposta è l'emendazione filologica delle edizioni a stampa con la loro collazione coi codici manoscritti e la scelta cade sull'opera minore di Virgilio, intitolata ''[[Appendix Vergiliana#Culex (Zanzara)|Culex]]'' e inserita nell'''Appendix Vergiliana'', e sulle ''Commedie'' di [[Publio Terenzio Afro|Terenzio]], i cui manoscritti erano a disposizione del Bembo nella biblioteca paterna (il Vat. Lat. 3252 e il Vat. Lat. 3226)<ref>{{Cita|Campanelli|p. 310}}.</ref>. Il libro, che è dedicato a [[Ercole Strozzi]] (nella cui villa ferrarese Bembo era ospite dall'ottobre 1502), fu scritto nel 1503<ref>Si legga l'incipit della dedica: «Cum superiore anno Romae ego et noster Quirinus essemus».</ref>, ma fu pubblicato solo nel 1530<ref>{{Cita libro|titolo=Petri Bembi ad Herculem Strotium de Virgilii Culice et Terentii fabulis liber|anno=1530|editore=per Io. Ant. eiusque fratres Sabios|città=Venetijs}}</ref><ref name=":10" />.
Dedicato all'umanista [[Ercole Strozzi]], questo dialoghetto vede [[Ermolao Barbaro il Giovane|Ermolao Barbaro]] e [[Pomponio Leto]] parlare dell'opera minore di Virgilio intitolata ''Culex'' ed inserita nell'''Appendix Vergiliana''. Inoltre si tratta dell'emendazione filologica delle ''Commedie'' di [[Publio Terenzio Afro|Terenzio]] con alcuni codici''<ref name=":10" />''.
 
==== ''Carmina'' ====
La produzione poetica del Bembo comprende anche delle poesie latine. Nel luglio 1524 fu pubblicato a Roma un carme, dedicato a Johann Goritz<ref>{{Treccani|autore=Massimo Ceresa|goritz-johann-detto-coricio_(Dizionario-Biografico)|GORITZ, Johann, detto Coricio|volume=58|anno=2002}}</ref>, poi intitolato ''Pro Goritio votum ad deos''<ref>Si trova in: {{Cita libro|titolo=Coryciana|data=mense Iulio 1524|editore=apud Ludovicum Vicentinum et Lautitium Perusinum|città=Impressum Romae|posizione=cc. F<sub>1</sub>''v''-F<sub>2</sub>''r''}}</ref>. Nel novembre o dicembre dello stesso anno uscì sempre a Roma il suo carme latino più impegnativo, il ''Benacus''<ref>{{Cita libro|titolo=Petri Bembi Benacus|altri=[…]|anno=1524|editore=ex aedibus F. Minitii Calvi|città=Romae}}</ref>, un poemetto in 200 [[Esametro dattilico|esametri]], dedicato a [[Gian Matteo Giberti]], influente datario di papa Clemente VII appena nominato vescovo di Verona<ref>{{Cita|Cian|p. 58}}.</ref>. Nel 1528 fu la volta dell<nowiki/>'<nowiki/>''Hymnus in divum Sthephanum''<ref>Fu pubblicato con poesie di Iacopo Sannazzaro e di altri (Venetijs, per Ioannem Antonium et fratres de Sabio, 1528).</ref><ref>{{Cita|Dionisotti}}.</ref>. In aggiunta a questi, altri carmi, tra cui ''Galatea'' e ''Faunus ad nymphas'', per un totale di undici, comparvero postumi nel 1548, sotto il titolo ''Petri Bembi carmina'', nel volume collettaneo: ''Carmina quinque illustrium poetarum''<ref>{{Cita libro|titolo=Carmina quinque illustrium poetarum|anno=1548|editore=ex officina Erasmiana Vincentii Valgrisii|città=Venetiis|pp=7-21}}</ref><ref>{{Cita|Mazzucchelli|pp. 767-768}}.</ref>.
 
=== Scritti in volgare ===
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* {{Cita libro|autore=Pietro Bembo|curatore=Robert W. Ulery|titolo=History of Venice: Books I-IV|url=https://books.google.it/books?id=CgTXoFWBqFMC&pg=PA331&dq=Historia+veneta+Bembo&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwi06r2_4pLoAhVFlosKHUSnAt44ChDoAQgoMAA#v=onepage&q=Historia%20veneta%20Bembo&f=false|accesso=11 marzo 2020|anno=2007|editore=Harvard University Press|città=Londra|lingua=en|cid=Ulery|OCLC=555894720}}
*{{Cita pubblicazione|autore=Maurizio Campanelli|titolo=Pietro Bembo, Roma e la filologia del tardo Quattrocento: per una lettura del dialogo De Virgilii Culice et Terentii fabulis|rivista=Rinascimento. Rivista dell'Istituto nazionale di studi sul Rinascimento|anno=1997|editore=Leo S. Olschki|città=Firenze|volume=s. II, 37|pp=283-319|url=https://www.academia.edu/7991512/Pietro_Bembo_Roma_e_la_filologia_del_tardo_Quattrocento_per_una_lettura_del_dialogo_De_Virgilii_Culice_et_Terentii_fabulis_Rinascimento_s._II_XXXVII_1997_|cid=Campanelli}}
*{{Cita libro|autore=Loredana Chines, Giorgio Forni, Giuseppe Ledda ed Elisabetta Manetti|curatore=[[Ezio Raimondi]]|titolo=Dalle origini al Cinquecento|url=https://books.google.it/books?id=Z73YlfGDELsC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false|accesso=15 ottobre 2015|collana=La Letteratura Italiana|anno=2007|editore=Bruno Mondadori|città=Milano|cid=Chines|ISBN=978-88-424-9164-4}}
*{{Cita libro|autore=Vittorio Cian|wkautore=Vittorio Cian|titolo=Un decennio della vita di M. Pietro Bembo (1521-1531). Appunti biografici e saggio di studi sul Bembo|url=https://archive.org/details/undecenniodella01ciangoog/page/n9/mode/2up|accesso=9 marzo 2020|anno=1885|editore=Ermanno Loescher|città=Torino|cid=Cian|SBN=IT\ICCU\SBL\0416182}}