Scuola siciliana: differenze tra le versioni

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I componimenti dei poeti della scuola siciliana ci sono arrivati prevalentemente attraverso il [[manoscritto]] [[Canzoniere Vaticano latino 3793|Vaticano Latino 3793]], che è stato compilato da un copista toscano. Sebbene non ci sia motivo di ritenere che vi siano stati scarti notevoli, è da rilevare però che il copista ha adattato dal [[lingua siciliana|volgare siciliano]] al volgare toscano: così non si dispone di una perfetta testimonianza della vera lingua utilizzata dai poeti della corte di Federico II. Degli originali, si è salvato soltanto un componimento intero, ''Pir meu cori alligrari'' di [[Stefano Protonotaro]], e tre spezzoni: le ultime due stanze (versi 43-70) della canzone di [[Enzo di Sardegna|Re Enzo]] ''S'iu truvassi Pietati'', la stanza iniziale (versi 1-12) della canzone ''Gioiosamente canto'' di [[Guido delle Colonne]] e un frammento di ''Allegru cori plenu'' di [[Enzo di Sardegna|Re Enzo]]; tutto ciò grazie ad una trascrizione dell'erudito emiliano [[Giovanni Maria Barbieri]], che nel Cinquecento disse di aver trascritto questi versi da un manoscritto di cose siciliane, oggi perduto.
 
Gli esponenti della scuola siciliana furono: [[Jacopo da Lentini|Giacomo da Lentini]], considerato anche il ''caposcuola'' e largamente noto perché a lui è attribuita l'invenzione della forma metrica del sonetto, Simona Agostara, [[Cielo d'Alcamo]], [[Pier della Vigna]], [[Ruggieri d'Amici]], [[Odo delle Colonne]], [[Rinaldo d'Aquino]], [[Arrigo Testa]], [[Guido delle Colonne]], [[Stefano Protonotaro]], [[Filippo da Messina]], [[Mazzeo di Ricco]], [[Jacopo Mostacci]], [[Percivalle Doria]], [[Enzo di Sardegna|Re Enzo]], lo stesso [[Federico II di Svevia|Federico II]], [[Giacomino Pugliese]], [[Ruggierone da Palermo]].
A questi vanno aggiunti [[Tommaso di Sasso]], [[Giovanni di Brienne]], [[Compagnetto da Prato]], [[Paganino da Serzana]], [[Folco di Calavra]] e [[Pietro da Eboli]], autore del "''De balneis Puteolanis''". Tra i componimenti giunti a noi da rilevare ''[[Fenhedor|Meravigliosamente]]'' di [[Jacopo da Lentini|Giacomo da Lentini]] e il [[contrasto]] ''[[Rosa fresca aulentissima]]'' di [[Cielo d'Alcamo]].