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Nacque a Cumiana, in [[provincia di Torino]], il 29 novembre 1879 figlio di Michele.<ref name=B2p46>{{Cita|Bianchi 2012|p. 46}}.</ref> Dopo aver frequentato il Collegio militare di Milano nel [[1896]] si arruolò nel [[Regio Esercito]], entrando come Allievo ufficiale nella [[Accademia militare di Modena|Regia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria]] di [[Modena]], da cui uscì con il grado di [[sottotenente]] dell'[[arma di fanteria]] il 19 settembre [[1899]], assegnato in servizio di prima nomina al [[41º Reggimento fanteria "Modena"]].<ref name=B2p46/> Promosso [[tenente]], nel [[1902]] entrò nel corpo degli [[alpini]] in forza al [[3º Reggimento alpini|3º Reggimento]], venendo successivamente promosso [[capitano]] ed assegnato al [[4º Reggimento alpini|4º Reggimento]].<ref name=B2p46/>
Tra il [[1911]] e il [[1912]] partecipò alla [[guerra di Libia]].<ref name=B2p46/> All'inizio della [[grande guerra]] fu destinato ad operare come Ufficiale di [[Stato maggiore]]<ref>{{Cita libro|titolo=Bollettino ufficiale delle nomine, promozioni e destinazioni negli ufficiali e sottufficiali del R. esercito italiano e nel personale dell'amministrazione militare|url=https://books.google.it/books?id=WapLItKZg4cC&pg=PA2747&lpg=PA2747&dq|accesso=24 ottobre 2019|data=1915|lingua=it|p=2747}}</ref> presso un comando di [[Corpo d'armata]].<ref name=B2p46/> Tra il maggio [[1915]] e il
Terminata la [[guerra]], e divenuto [[colonnello]], nel [[1919]] passò in servizio di Stato maggiore, ed assunse il comando del settore di [[Udine]] e dal 16 luglio [[1920]] divenne Capo di stato maggiore della Divisione territoriale di [[Treviso]]. Ricoprì tale incarico sino al 15 giugno [[1926]], quando assunse il comando del [[33º Reggimento fanteria "Livorno"]], a [[Cuneo]].<ref name=B2p47/>
Dopo il comando del 33º Reggimento fanteria, il 28 novembre [[1928]] passò in servizio effettivo al Corpo d'armata di [[Bologna]] ma a disposizione, per incarichi speciali, del [[Ministero della guerra del Regno d'Italia|Ministero della guerra]] a [[Roma]], dove
Il 1º gennaio [[1933]] fu promosso [[generale di brigata]]<ref name=B2p47/> e nominato comandante della 1ª [[Brigata]] alpina "Taurinense" a Torino. Dal 1º settembre [[1934]] tornò a Roma in servizio presso il Ministero della guerra, per incarichi speciali. In seguito ebbe le funzioni di Ispettore generale leva sottufficiali e truppa.<ref name=B2p47/>
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Richiamato a Roma presso il Ministero della guerra, rientrò a Milano il 10 dicembre [[1941]] per assumervi il comando della Difesa territoriale locale per rimanervi sino al 23 luglio [[1943]], quando sostituito dal generale di divisione [[Vittorio Ruggero]], raggiunse ancora il Ministero della guerra a Roma.
Sottrattosi alla cattura nei giorni seguenti all'[[armistizio dell'8 settembre 1943]], fu poi catturato dai [[Germania|tedeschi]] a [[Torno]] (Como) il successivo 15 settembre. Internato presso il [[campo di concentramento]] a Posen, poi a Norimberga e infine nella fortezza di Thorn.<ref name=B2p47/> Il 21 luglio 1945
dall'[[ Armata rossa]] e rimpatriò in Italia. Dopo di allora si ritirò nella sua [[Cumiana]] a vita privata ed ivi si spense la mattina del 12 ottobre 1959, a quasi ottant'anni d'età. Risultava tra i
== Onorificenze ==
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