Érudit: differenze tra le versioni
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== Storia ==
Fra il 1996 e il 1997, la casa editrice dell'Università di Montréal (PUM) realizzò un primo progetto pilota di pubblicazione digitale con due riviste, optando poi per un'ulteriore estensione a un numero maggiore di titoli. Nel '98<ref>{{cite web |url=http://edesiderata.crl.edu/resources/%C3%A9rudit |title=Érudit |publisher=eDesiderata |access-date=15 giugno 2015}}</ref>
Érudit nacque dal partenariato col Fondo per la formazione dei ricercatori e l'assistenza alla ricerca (Fondo FCAR), che affidò agli sviluppatori della piattaforma un progetto pilota volto a rispondere a domande riguardanti "Gli aspetti tecnologici, economici e istituzionali legati all'edizione digitale delle riviste accademiche".»<ref name=":0">{{cita pubblicazione|lingua=fr|autore= Guylaine Beaudry|titolo=Érudit : le numérique au service de l’édition en sciences humaines et sociales| rivista=Mémoires du livre|date=10 dicembre 2009|issn=1920-602X}}</ref>.
A partire dal 2000, il nuovo centro elaborazione dati dell'Università di Montréal assunse la gestione di Érudit.
Nel 2001, tale gruppo ebbe il mandato di creare un [[portale web
Furono quindi istituiti due centri di produzione editoriale: uno presso l'Università di Montréal, e l'altro presso l'Università Laval.
Nel 2002, fu lanciata la seconda versione della piattaforma, completamente rinnovata, che permetteva la gestione di libri, pre-print e tesi. L'anno successivo, Érudit e Persée siglarono un
Nel 2008 e nel 2017, furono rilasciate la terza e la quarta versione della piattaforma.
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