Zvi Goldstein: differenze tra le versioni
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Zvi Goldstein è nato da genitori ebrei nel 1947 a Cluj in Romania. È l'unico figlio di Szigmund Goldstein (nato il 30
Durante gli anni della scuola elementare subì vari episodi di bullismo anti-semita da parte dei suoi compagni, questo spinse la famiglia a trasferirsi a Kiryat Gat, in Israele, con l'aiuto della associazione
Nel
Riprese gli studi di arte frequentando l'Accademia delle Belle Arti di Brera a Milano seguendo i corsi di pittura e di scultura, fece inoltre numerose visite ai corsi della facoltà di Psicologia all'Università degli Studi di Milano. Nel 1972 Goldstein ottenne il diploma di Belle Arti e continuò i suoi studi nel dipartimento di Scenografia. Più avanti quell'anno presentò la sua
Nel 1973 si sposò con Rachel Bitran.
Zvi Goldstein si ritrasferì a Gerusalemme
Nel 1982 fu richiamato ad arruolarsi nell'esercito per operazioni di pattugliamento nella prima guerra del Libano, gli anni successivi dovette presidiare i prigionieri di guerra, detenuti senza possibilità di processo. Posto faccia a faccia con questa terribile realtà di violazione dei diritti umani, si rifiutò di servire l'esercito; venne di conseguenza imprigionato con l'accusa di obbiettore, prima nel campo militare di Tzrifin, vicino a Rischon LeZion, e successivamente nella Prison Six, vicino ad Atlit. Diventò uno dei primi membri del Yesh Gvul. Venne, infine,
Negli anni '90 Goldstein fece numerosi viaggi per visitare culture non Occidentali; Grecia, Turchia, Asia
Fin dagli anni '70 l'artista lavorò con arte concettuale tradizionale, fotografia, film, registrazioni audio, performance artistiche e media per indagare sui fenomeni sociali e politici. Non essendo interessato alla corrente Post-Moderna che si stava sviluppando nell'ovest, decise di trasferirsi a Gerusalemme, considerandola terra di mezzo tra Oriente ed Occidente sia geograficamente che artisticamente. Nello stesso periodo sviluppò il gusto per la scultura con oggetti ritenuto un approccio costruttivista. Negli anni 2000 Goldstein diede una nuova dimensione al suo lavoro pubblicando due libri, scritti in inglese, entrambi idiosincratici e leggibili nonostante non siano nella sua lingua madre. Nel libro On Paper (Colonia 2004) tratta di storie sulla sua vita, sulla filosofia, giardinaggio, guerra, teorie artistiche e stile di vita accompagnate da riflessioni personali e prese di posizione dell'artista. Nel 2010 pubblicò un lungo poema intitolato Room 205 (Colonia) nel quale descrive il ricordo di un'illuminazione durata un minuto.
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