Frazione (liturgia): differenze tra le versioni

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== Rito romano ==
[[File:Leone ghezzi painting1.jpg|thumb|Cristo spezza il pane ad Emmaus. Dipinto di [[Pier Leone Ghezzi]] (1674-1755)|270px]]
 
Per molti secoli il pane della [[messa]] romana era probabilmente quello normale (''panis meus est usitatus''),<ref name="MT"/><ref>[[Sant'Ambrogio]], ''[https://books.google.it/books?redir_esc=y&id=PT4wAAAAYAAJ&focus=searchwithinvolume&q=panis+meus De sacramentis]'', Herder, 1990, p. 142</ref> [[lievito|lievitato]].<ref name="MT">{{Cita libro|autore=Nicholas Paxton|url=https://www.um.edu.mt/library/oar/bitstream/123456789/58402/1/Let_us_Keep_the_Feast_2018.pdf|titolo='Let Us Keep the Feast': Some Perspectives on the Form and Symbolism of the Eucharistic Bread in the Early and Medieval West|opera=Melita Theologica|editore=Journal of the Faculty of Theology, University of Malta|numero=68/2|anno=2018|pp=159-161|lingua=en}}</ref><ref name="MS">{{Cita libro|autore=[[Joseph Jungmann]]|url=https://archive.ccwatershed.org/media/pdfs/14/01/25/13-21-48_0.pdf|titolo=The Mass of the Roman Rite: Its Origins and Development (Missarum Sollemnia)|volume=vol. 2|pp=31-34|lingua=en}}</ref><ref name="LD"/>
 
Tale pane lievitato si preparava forse in forma di corona o di disco, ma la forma più comune poteva essere quella di un panino rotondo contrassegnato con una tacca a croce, per facilitarne la divisione.<ref name="MT"/><ref name="MS"/> Negli affreschi delle catacombe il pane eucaristico è rappresentato come una pagnottella circolare con un taglio a croce,<ref>{{Cita|Righetti|p. 482}}.</ref> verso il V-VI secolo si diffuse anche in Occidente l'uso di oblate di forma rotonda notevolmente più spesse e più grandi delle attuali,<ref>{{Cita|Righetti|p. 483}}.</ref> come la prosfora (προσφορά, ''oblata'') ancora in uso in oriente (vedi "rito bizantino" sotto). Il più antico stampo per [[ostia (liturgia)|ostie]] è quello rinvenuto a Djebeniana presso [[Sfax]] e risalente al [[VI secolo]]: misura 16 centimetri di diametro.<ref>{{Cita|Righetti|pp. 483-484}}.</ref> Simili stampi erano in uso nella messa romana al tempo di [[papa Gregorio I]] secondo quello che racconta il suo biografo [[Giovanni di Montecassino]] di una donna che rise al riconoscere che il pane offertale in comunione l'aveva preparato lei stessa,<ref name="MS"/><ref>''[https://books.google.it/books?id=TS0EAAAAQAAJ&pg=PA135&dq=%22deacon+John+historian%22&hl=en&sa=#v=onepage&q=%22deacon%20John%20historian%22&f=false The monthly magazine of the holy rosary; under the direction of the Dominican fathers]'' (Burns, Oates and Co., 1875), vol. 3</ref> e rimangono in uso oggi nelle Chiese bizantine.
 
[[File:Eucharistic bread and fish.jpg|thumb|left|Affresco nelle [[Catacombe di San Callisto]] con pani rotondi, non piatti]]
Secondo Andrew Louth e Mario Righetti, laLa prima menzione dell'uso del [[pane azzimo]]<ref>[https://www.istockphoto.com/photos/unleavened-bread Immagini di pane azzimo]</ref> in Occidente è contenuta nella lettera ''Ad fratres Lugdunenses'' di [[Alcuino di York]]<ref>Il testo è: ''Audivimus quoque aliquos in illis partibus adfirmare salem esse in sacrificium Corporis Christi mittendum, quam consuetudinem nec universalis observat Ecclesia nec Romana custodit auctoritas ... sic et panis qui in Corpus Christi consecratur absque fermento ullius alterius infectionis debet esse mundissimus.''</ref>, risalente al 798.<ref>{{Cita libro|autore=Andrew Louth|url=https://books.google.it/books?id=3CNeEAAAQBAJ&pg=PT937&lpg=PT937|titolo=The Oxford Dictionary of the Christian Church|editore=Oxford University Press|anno=2002|p=937|lingua=en}}</ref><ref>{{Cita|Righetti|pp. 481-482}}.</ref> Secondo R. M. Woolley (che dice che Alcuino, anche se si può dubitare se Alcuino abbia voluto dire che il pane doveva essere azzimo, egli chiaramente indica che l'uso del lievitato era allora comunissimo).<ref name="RMW">R. M. Woolley, [https://www.ebooksread.com/authors-eng/reginald-maxwell-woolley/the-bread-of-the-eucharist-loo/page-2-the-bread-of-the-eucharist-loo.shtml The Bread of the Eucharist] (A. R. Mowbray & Co., 1913), pp. 18–19</ref> eSia Woolley sia Paul Haffner, dicono che la prima indubbia testimonianza dell'uso del pane azzimo in occidente si trova in [[Rabano Mauro]] a metà del IX secolo.<ref name="RMW"/><ref>Paul Haffner, ''[https://books.google.it/books?id=Q-2CRzlijgwC&pg=PA81&lpg=#v=onepage&q&f=false The Sacramental Mystery]'', Gracewing Publishing, 1999, p. 81</ref>
 
LucienQuindi Deissfu diceverso chela solofine versodell'VIII ilsecolo o nel IX secolo che si introdusse progressivamente in Occidente il pane azzimo, che diventò normativo nell'XI secolo.<ref name="LD">{{Cita libro|autore=Lucien Deiss|url=https://books.google.it/books?id=lb6cD0uw0aIC&pg=PA51|titolo=The Mass|editore=Liturgical Press|anno=1992|p=51|lingua=en}}</ref> Jungmann osserva che, soprattutto a Roma, laLa nuova usanza fu accettata universalmente a Roma solo dopocon l'infiltrazioneaccoglimento generale di usi dell'Europa settentrionale.<ref name="MS"/> LeLa forma delle ostie rotondedivenne apparverodefinitiva verso il XII secolo, tagliatecon nellala pasta azzima tagliata ''in modum denarii'', nella forma di moneta.<ref name="LD"/>
 
Quando ancora si usava per l'eucaristia il pane lievitato, dividerlo in pezzi da distribuire per la comunione richiedeva molto tempo. Nelle messe con grande concorso di gente la frazione doveva essere affidata a molte mani: nelle [[messa stazionale|messe stazionali]] il pontefice partecipava solo simbolicamente: "''rumpit oblatam ex latere dextro''.<ref name="ORI">[https://archive.org/details/ordoromanusprim00atchuoft/page/164/mode/2up?ref=ol ''Ordo Romanus I'', 19]</ref> Affidava l'operazione ai presbiteri e ai diaconi, mentre egli preparava la lista dei presenti che stava invitando a pranzo.<ref name="ORI"/>