Francesco Spannocchi Piccolomini: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Figlio di Giulio (di Ambrogio) Spannocchi Piccolomini e della marchesa Eleonora Ballati Nerli, fu
ufficiale della [[Marina del Granducato di Toscana|Marina]] [[Granducato di Toscana|toscana]], partecipò alla
Cfr. in Francescantonio Mori, [https://books.google.it/books?id=njnysqPyflMC&pg=PA7&dq=%22Carolina+jackson%22+%22Napoli%22&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwj8qryp_NLyAhX1CmMBHdS-D4IQ6AF6BAgDEAM#v=onepage&q=%22Carolina%20jackson%22%20%22Napoli%22&f=true ''Elogio storico del barone cavalier gran-croce Giovanni Spanocchi-Piccolomini''], Firenze, Galileana, 1840 a p.8.</ref>
Successivamente prese parte all’[[Assedio di Tolone (1793)|assedio ed evacuazione di Tolone nel 1793]].
Elevato con ''motu proprio'' di [[Ferdinando III di Toscana|Ferdinando III]] al grado di [[maggior generale|general maggiore]] il 3 marzo 1796, con biglietto reale del 10 marzo fu posto a governatore civile e militare di Livorno ottenendo anche il comando del porto, del litorale e della Marina. Tuttavia, pochi mesi dopo fu rimosso dall'incarico ed arrestato su ordine di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], da poco entrato nella città Labronica, per aver permesso ad alcuni bastimenti mercantili inglesi di lasciarne il [[porto di Livorno|porto]], venendo quindi tradotto presso la [[Forte Belvedere|Fortezza Belvedere]] a Firenze<ref>Cfr. al lemma [https://www.treccani.it/enciclopedia/spannocchi-piccolomini-francesco-barone ''Spannòcchi Piccolòmini, Francesco, barone''] sulla Treccani.</ref> per poi essere rinviato a Siena nel 1798 e condotto
Liberato poco dopo su pressione di amici e rientrato in patria, il generale austriaco [[Annibale Sommariva]] lo pose nel 1800 a comando di un corpo di austro-toscani noto come i «''[[Viva Maria]]''» col fine di liberare la Toscana dai francesi.
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Rientrò a Livorno con grandi onori solo nel 1814 ivi spegnendosi il 20 ottobre 1822.
Gran parte della sua biblioteca rappresenta oggi il nucleo della [[Biblioteca Labronica|Biblioteca Labronica “Francesco Domenico Guerrazzi”]]
== Note ==
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