Biblioteca di San Giovanni Evangelista: differenze tra le versioni

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== Storia ==
La sala della Biblioteca venne riedificata nel 1523 inseguitoin seguito a un disastroso incendio che nel 1447 la distrusse completamente. <ref name=":0"> {{cita libro| nome=Boera | cognome=Pinotti-Michelotti | titolo=Il simbolismo nelle decorazioni della Biblioteca di San Giovanni Evangelista | città=Parma| editore=Tipografie Riunite Donati | anno=1999 | p.5}} </ref> La nuova organizzazione degli spazi della biblioteca dipende dal nuovo status assunto dall'[[Ordine di San Benedetto|abbazia benedettina]], entrata nel 1477 a far parte della [[Congregazione cassinese|Congregazione di Santa Giustina]] (nota anche come [[congregazione cassinese]]). Il monastero di Parma diventa, con la costituzione cassinese del 1520, una delle sedi destinate all'educazione dei monaci più inclini agli studi, specializzata nell'insegnamento della [[logica]] e della [[Filosofia della natura|filosofia naturale]].<ref name=":2"> {{cita libro| nome= Abbazia di San Giovanni Evangelista | titolo=La biblioteca monumentale dell'Abbazia di San Giovanni Evangelista in Parma | città=Parma| editore= Tipografia Benedettina | anno=1999 | p.17}} </ref> In nome della nuova funzione pedagogica assunta dall'abazia, il padre Stefano Cattaneo da Novara (periodo di abbaziato: dal 1573 al 1576) decise di decorare interamente le pareti della biblioteca ideando un [[Iconografia|apparato iconografico]] che potesse istruire i monaci<ref name=":0" />. Erudito ed esperto di lingue antiche e filologia, l'abate Stefano Cattaneo da Novara, aiutato dal monaco Vitale da Verona, si affida per l'elaborazione dell'iconografia ai più importanti testi classici oltre che a nuovi testi coevi, inserendo appieno il simbolismo degli affreschi nella [[Rinascimento|cultura rinascimentale]] dell'epoca. L'abate commissiona nel 1574 le pitture parietali a due pittori bolognesi Giovanni Antonio Paganino ed Ercole Pio che già nel 1575 completano il ciclo pittorico (come indicato in un [[cartiglio]] sulla parete del lato ovest in cui si legge ''Anno domini 1575 Parmae''). <ref name=":1"> {{cita pubblicazione |nome= Elena |cognome= Pratizzoli |titolo= Gli affreschi della biblioteca del Monastero di San Giovanni Evangelista di Parma |rivista= Aurea Parma |città= Parma |volume= 2003 |numero= 2 |anno= 2003 |pp= 207-226 }} </ref> Sullo stato di avanzamento dei lavori erano sempre informati i membri della [[famiglia Farnese]], con cui l'abate intrattenne in quel periodo una fitta corrispondenza.<ref name=":1" />
 
== Descrizione ==