Ferrovia Urbino-Fabriano: differenze tra le versioni

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Ampliamento sez. Caratteristiche
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== Storia ==
=== Il progettoProgetto ===
{{Vedi anche|Progetto di ferrovia Subappennina}}
[[File:Ex Stazione FS Urbino.jpg|thumb|La stazione di Urbino]]
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La Subappennina fu inserita tra le ferrovie di terza categoria dalla legge Baccarini n. 5002 del [[1879]]<ref>[[s:L. 29 luglio 1879, n. 5002, per la costruzione di nuove linee di completamento della rete ferroviaria del Regno|Legge 29 luglio 1879, n. 5002, per la costruzione di nuove linee di completamento della rete ferroviaria del Regno]]. Tabella C. Punto 33.</ref>. Il progetto prevedeva che la linea ferroviaria si sarebbe staccata dalla [[stazione di Fabriano]], sulla [[ferrovia Roma-Ancona|Roma-Ancona]], per terminare a [[Santarcangelo di Romagna]], sulla [[Ferrovia Bologna-Ancona|Bologna-Ancona]], passando per [[Pergola (Italia)|Pergola]], [[Fermignano]], [[Urbino]], [[Auditore|Casinina/Auditore]], [[Sassocorvaro]] e [[San Leo (Italia)|San Leo]].
 
=== L'inaugurazioneInaugurazione ===
Nonostante tutte le buone intenzioni i lavori iniziarono tardi e il primo tratto fu aperto il 28 aprile [[1895]] tra Fabriano e Pergola, mentre Urbino fu raggiunta tre anni dopo, il 20 settembre [[1898]]<ref>{{cita web| url=http://trenidicarta.it/aperture.html| titolo=Trenidicarta.it - Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926| autore=Alessandro Tuzza| accesso=27 aprile 2009}}</ref>.
 
I lavori di prosecuzione oltre Urbino in direzione della Romagna furono ripresi solo nel [[1914]], andarono a rilento e furono sospesi definitivamente tra gli [[Anni 1920|anni venti]] e gli [[Anni 1930|anni trenta]] nonostante tante opere importanti fossero già state realizzate. La crisi degli anni trenta fece il resto: il traffico scarso e la crisi dello zolfo portarono presto alla ricerca di sistemi di esercizio più economici.
 
Nel [[1926]] la ferrovia Urbino-Fabriano fu sede del primo esperimento in Italia di [[Dirigente Unico|Dirigenza unicaUnica]] che riduceva ad uno soltanto, il [[Dirigente Unico]], la dotazione di [[capostazioneDirigente Locale|capistazione]] della linea sostituiti da [[assuntore|assuntori]].
 
=== La distruzioneDistruzione e il ripristino ===
[[File:Stazione_di_Fermignano.jpg|thumb|La stazione di Fermignano]]
 
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== Caratteristiche ==
La linea è una ferrovia a singolo [[binario ferroviario|binario]] non elettrificato e a [[scartamento ferroviario|scartamento]] ordinario da {{m|1435|ul = mm}}, è gestita da [[Rete Ferroviaria Italiana]].<ref name = "RFI_FL_105_6_3">{{cita|Fascicolo Linea 105|sez. 6.3 e seguenti|RFI_FL_105}}.</ref>
 
La lunghezza complessiva dei tratti riattivati nel secondo dopoguerra ([[Urbino]]-[[Fermignano]] e [[Pergola (Italia)|Pergola]]-[[Fabriano]]) è di {{m|37,186|ul = km}} di cui {{m|5,586|u=km}} tra Urbino e Fermignano e {{m|31,6|u=km}} tra Pergola e Fabriano. In origine la lunghezza complessiva era di {{m|79,4|ul = km}}. L'armamento della linea è costituito da [[Rotaia|rotaie]] tipo FS 46,3 tra Urbino e Fermignano e da rotaie tipo 60 UNI tra Pergola e Fabriano, quest'ultimo in grado da supportare una [[Peso per asse|massa assiale]] fino a {{m|20|ul = t}}/[[Sala montata|asse]] (con prescrizione di velocità massima di {{m|70|ul = km/h}} per i treni caricati in C3).<ref name = "CTF_IFN_6">{{cita|Caratteristiche tecnico-funzionali IFN|tab. 2, p. 10|CTF_IFN}}.</ref> In riguardo al [[trasporto intermodale]], la [[sagoma limite]] è di tipo FS per l'intera tratta.<ref name = "CTF_IFN_49">{{cita|Caratteristiche tecnico-funzionali IFN|pp. 45, 61|CTF_IFN}}.</ref>
L'infrastruttura e gli impianti ferroviari sono gestiti da [[Rete Ferroviaria Italiana]].
 
È attrezzata, tra Pergola e Fabriano, con [[Blocco Elettrico conta-assi|blocco conta-assi]] per il distanziamento e [[sistema di supporto alla condotta]] per la protezione dei treni.<ref name = "RFI_FL_105_6_3"/> Le località intermedie in precedenza stazioni e la terminale sono state private di segnali e i [[Deviatoio|deviatoi]] immobilizzati, riabilitati solamente in occasione di treni speciali o treni cantiere.<ref name = "RFI_FL_105_4_13">{{cita|Fascicolo Linea 105|sez. 4.13|RFI_FL_105}}.</ref>
La lunghezza complessiva dei tratti riattivati nel secondo dopoguerra ([[Urbino]]-[[Fermignano]] e [[Pergola (Italia)|Pergola]]-[[Fabriano]]) è di {{m|37,186|ul = km}} di cui {{m|5,586|u=km}} tra Urbino e Fermignano e {{m|31,6|u=km}} tra Pergola e Fabriano. In origine la lunghezza complessiva era di {{m|79,4|ul = km}}.
 
La circolazione dei treni tra Urbino e Fermignano si svolgeva con [[Dirigente Unico]] (con sede a [[Fano]]) mentre tra Pergola e Fabriano è esercita con circolazione a [[Esercizio ferroviario a spola|spola]] (regolata dal [[CapostazioneDirigente Locale|Dirigente Movimento]] della [[stazione di Fabriano]]).<ref consentendoname velocità= massima di {{M|75|-|90|u=km"RFI_FL_105_4_13"/h}} (rango B).>
L'armamento della linea è costituito da [[Rotaia|rotaie]] tipo FS 46,3 tra Urbino e Fermignano e da rotaie tipo 60 UNI tra Pergola e Fabriano.
 
Ha un andamento altimetrico variabile, con ascesa dallo 0 al 25 [[per mille]] ([[grado di prestazione]] dal 1º al 24º) e con [[grado di frenatura]] che oscilla dal VI al VIII.<ref name = "RFI_FL_105_6_3"/> La linea è impostata su due [[Rango (ferrovia)|ranghi]], con velocità regolate in base all'andamento plano-altimetrico, qui riportate sinteticamente:
Il regime di circolazione in uso tra Pergola e Fabriano è il [[Blocco Elettrico conta-assi|blocco conta-assi]]. Le stazioni intermedie e la terminale sono prive di segnali e con i [[Deviatoio|deviatoi]] immobilizzati ed attivati solamente in occasione di treni speciali o di treni cantiere. La sicurezza è assicurata dal [[sistema di supporto alla condotta]].<ref>{{Cita web|url=http://www.rfi.it/rfi/SICUREZZA-E-INNOVAZIONE/Tecnologie/SCC-e-CTC:-telecomando|titolo=SCC e CTC per il telecomando della circolazione - SCC e CTC: telecomando - RFI|accesso=27 marzo 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160310002117/http://www.rfi.it/rfi/SICUREZZA-E-INNOVAZIONE/Tecnologie/SCC-e-CTC:-telecomando}}</ref>
 
{| class = "wikitable" style = "margin-left:auto; margin-right:auto;"
La circolazione dei treni tra Urbino e Fermignano si svolgeva con [[Dirigente Unico]] (con sede a [[Fano]]) mentre tra Pergola e Fabriano è esercita con circolazione a [[Esercizio ferroviario a spola|spola]] (regolata dal [[Capostazione|Dirigente Movimento]] della [[stazione di Fabriano]]) consentendo velocità massima di {{M|75|-|90|u=km/h}} (rango B).
! Rango !! Vmin (km/h) !! Vmax (km/h)
|-
| A || 75 || 85
|-
| B || 75 || 90
|}
 
Per i treni storici la velocità non è mai superiore ai {{m|50|ul = kmh}}.<ref name = "RFI_FL_105_4_13"/> Particolarità della linea è che è una delle poche dove non è garantita la copertura [[GSM-R]] e pertanto è attrezzata con telefoni selettivi.<ref name = "RFI_FL_105_4_13"/>
 
=== Percorso ===
{{Diagramma_fer|note = <ref name = "RFI_FL_105_6_3"/>|percorso =
{{Percorso_fer1|exLCONTg|||[[Progetto di ferrovia Subappennina|per Santarcangelo di Romagna]] (non completata)}}
{{Percorso_fer1|exBHF|79+359|[[Stazione di Urbino|Urbino]]|† 1987|306 [[Metri sul livello del mare|m s.l.m.]]}}
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{{Percorso_fer1|HSTeBHF|28+210|[[Stazione di Bellisio Solfare|Bellisio Solfare]]||360 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer3|dWASSERq|WBRÜCKE1|dWASSERq|26+948||viadotto sul fiume [[Cesano (fiume)|Cesano]]|(88 m)}}
{{Percorso_fer1|tSTRa|24+650||galleria Morello|(10871.087 m)}}
{{Percorso_fer1|tSTRe|23+563||}}
{{Percorso_fer1|HSTeBHF|O1 = BST|21+232|[[Stazione di Monterosso Marche|Monterosso Marche]]||385 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer1|HSTeBHF|16+500|[[Stazione di Sassoferrato Arcevia|Sassoferrato Arcevia]]||324 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer3|dWASSERq|hKRZWae|dWASSERq|15+167||viadotto sul torrente Sentino|(204 m)}}
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{{Percorso_fer1|eHST|10+340|San Donato-Coccore|* 1914 † 2003<ref group="A">Aperta al servizio viaggiatori il 01/06/1914 e chiusa dal 14/12/2003.</ref>|377 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer1|eHST|6+859|Bastia-Rucce|* 1951 † 2003<ref group="A">Aperta al servizio viaggiatori il 20/05/1951 e chiusa dal 14/12/2003.</ref>|413 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer3|dKDSTaq|ABZg+r|d|4+197||raccordo Alia Centro{{#tag:ref|Raccordo formalmente attivo e senza traffico, immobilizzato per il corretto tracciato.<ref name = "RFI_FL_105_4_13"/>|name = "Raccordo"}}}}
{{Percorso_fer1|HSTeBHF|O1 = BST|3+997|[[Stazione di Melano Marischio|Melano Marischio]]||345 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer1|BSTHSTeBHF|23+753997|[[Stazione di FabrianoMelano Cà MaianoMarischio|FabrianoMelano Cà MaianoMarischio]]|* 1983<ref group="A">Aperta al servizio viaggiatori il 29/05/1983.</ref>|331345 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer3|d|ABZg+l|dCONTfq|3+746||raccordo scalo merci<ref name = "Raccordo"/>}}
{{Percorso_fer1|HST|2+753|[[Stazione di Fabriano Cà Maiano|Fabriano Cà Maiano]]|* 1983<ref group="A">Aperta al servizio viaggiatori il 29/05/1983.</ref>|331 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer3|dCONTgq|ABZg+r|d|||[[Ferrovia Roma-Ancona|per Roma]]}}
{{Percorso_fer1|BHF|0+000|'''[[Stazione di Fabriano|Fabriano]]'''||325 m s.l.m.}}
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In alcuni casi la sede ferroviaria è stata reimpiegata per allargare la sede di [[strada statale|strade statali]] o [[strada provinciale|provinciali]] già esistenti; in alcuni casi anche per costruirne di nuove (località di Frontone). L'espansione urbanistica dei centri urbani maggiori e l'edificazione di zone industriali hanno cancellato altri tratti del tracciato.
 
La linea iniziava nei pressi della stazione di Fermignano e proseguiva in affiancamento alla strada provinciale SP4 ''Metaurense'' fino alla stazione di Urbania, attraversando poco dopo il fiume Metauro con un viadotto (ad oggipoi smantellato) e la galleria Ca' Menocchio (lesionata nella seconda guerra mondiale dall'esercito tedesco in ritirata) giungendo quindi alla frazione Pole del comune di Acqualagna. Qui la ferrovia proseguiva per un breve tratto in affiancamento alla strada provinciale SP257 ''Apecchiese'' per poi attraversare con un viadotto il fiume Candigliano e giungere alla stazione di Acqualagna.
 
Questo primo tratto, da Fermignano ad Acqualagna, risulta quasi del tutto integro nel tracciato ad eccezione di alcuni tratti reimpiegati o come pista ciclabile (Fermignano) o riutilizzati a vari scopi. Alcuni ponti e viadotti, come quello sui fiumi Metauro e Candigliano, risultano smantellati. Il tracciato presenta una pendenza media del 10‰.
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Lungo tutto il percorso, da Fermignano a Pergola, sopravvivono alcuni edifici, come le stazioni di Canneto Marche e Pole-Piobbico oltre a numerosi caselli, spesso riutilizzati per gli scopi più diversi, ed alcune opere d'arte, come gallerie e ponti.
 
Il tracciato presenta raggi di curvatura superiori ai {{m|300|ul metri= m}} e una pendenza massima del 25‰, lungo due brevi tratte tra le località di Cagli e Frontone.
 
Le principali opere d'arte, oltre alle citata galleria Ca' Menocchio, sono la galleria dei Cappuccini, di Frontone e il viadotto sul vallone di Paravento.
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La tratta inizia dalla stazione di Pergola e prosegue in direzione sud toccando dapprima la località di Bellìsio-Solfare e poco dopo la gola del Cesano, dominata dal convento della Madonna del Sasso, oltrepassandola con l'omonima galleria, e giungendo quindi nella valle del Tasseto.
 
La linea quindi percorre la galleria Morello, lunga {{Formatnum:m|1087|u = m}} metri, raggiungendo, poco dopo, il punto più alto del percorso ad una quota di 431 metri; prosegue quindi percorrendo la valle del torrente Sanguerone, dominata dalle vette del Monte Strega, giungendo a Sassoferrato.
 
Superata la località di Sassoferrato, percorre la valle del torrente Marena e supera poco dopo la galleria di Fontanaldo, detta anche di Colpeloso, arrivando quindi alla fermata dismessa di Bastia-Rucce.
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I raggi di curvatura sono superiori ai 300 metri. Sono presenti 18 passaggi a livello pubblici e 6 privati.
 
Le principali opere d'arte, oltre alle citate gallerie Morello e Fontanaldo, sono la galleria della Madonna del Sasso e il viadotto sul torrente Sentino.
{{clear}}
 
== Traffico ==
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore = Stefano Orazi|titolo = La linea ferroviaria Fabriano-Urbino-Santarcangelo di Romagna, tra storia e immagini|editore = Comunità montana del Catria e Nerone & Istituto per la Storia del Risorgimento italiano. Comitato di Pesaro-Urbino|anno = 2005|città = Cagli}}
* {{citaCita testoweb|url = https://normativaesercizio.rfi.it/NormativaEsercizio/|titolo = Fascicolo Linea 105|autore = [[Rete Ferroviaria Italiana]] - Direzione Circolazione|titolowkautore = FascicoloRete LineaFerroviaria 105Italiana|editore = RFI|dataoriginaleDirezione =Operativa primaInfrastrutture pubblicazioneTerritoriale dicembredi 2003Ancona|urledizione = https://normativaesercizio.rfied.it/Default.aspx dicembre 2003|ISBNcid = noRFI_FL_105|cidaccesso = RFI13 FLagosto 1052022}}
* {{Cita web|url = https://epodweb.rfi.it/Modules/Documenti/WFInfoScheda.aspx?q=SmVlZ4y1hSd9NbccIVn8RA%3D%3D|titolo = Caratteristiche tecnico-funzionali dell'infrastruttura ferroviaria nazionale|autore = Rete Ferroviaria Italiana - Direzione Tecnica|wkautore = Rete Ferroviaria Italiana|edizione = ed. 2019|cid = CTF_IFN|accesso = 13 agosto 2022}}
* TuttoTreno & Storia 17, ''L'impresa Cidonio'', Duegi Editrice, 2007, Ponte San Nicolò.