Mario Sossi: differenze tra le versioni
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[[File:Mario_sossi.jpg|thumb|Sossi prigioniero delle [[Brigate Rosse]]]]Alle 20.50 del 18 Aprile 1974, Sossi viene sequestrato davanti alla sua abitazione in via Forte dei Giuliani 2 da un commando composto da due brigatisti: Alfredo [[Alfredo bonavita|Bonavita]] e [[Paolo Maurizio Ferrari]]. Sossi viene quindi incatenato, coperto da un sacco di iuta e fatto salire su un furgone diretto alla “prigione del popolo” ossia una villetta di Tortona, precedentemente acquistata da [[Alberto Franceschini|Franceschini]] il quale spacciatosi per un ingegnere sempre in giro per il mondo, sosteneva di star cercando una dimora tranquilla e appartata per se e la sua futura moglie: Mara [[Mara Cagol|Cagol]]. La villetta, si sviluppava su due piani, con quello superiore destinato ad accogliere la prigione ricavata in una stanza. Gli unici a conoscenza della prigione di Sossi erano Franceschini, la Cagol e Piero Bertolazzi. Dopo aver percorso qualche centinaio di metri, il furgone si ferma e Sossi viene spostato su una A112 color crema col tettuccio nero guidata da Franceschini, al suo fianco siede Bertolazzi. Prima di imboccare una strada in costruzione e ancora sterrata, la A112 raggiunge una Fiat 128 bianca guidata da Cagol la quale ha il compito di precederli e avvertirli in caso di pericolo (un posto di blocco) tramite una ricetrasmittente. La quale risulterà essere difettosa quindi inefficace.<ref name=":1">{{Cita libro|autore=Pino Casamassima|titolo=Brigate Rosse. Storia del partito armato dalle origini all'omicidio Biagi (1970-2002)|data=17 marzo 2022|editore=Baldini + Castoldi|pp=194-254|capitolo=Capitolo 6: Girasole}}</ref>
Il pm torinese Bruno Caccia,
<ref>Puntata "Partita a tre: il sequestro Sossi" di ''La storia siamo noi'', andata in onda mercoledì 11 gennaio 2012 su Rai 2.</ref>
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