Ferrovia Torre Annunziata-Castellammare di Stabia-Gragnano: differenze tra le versioni
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{{Linea ferroviaria
|nome = Torre Annunziata-Castellammare di Stabia-Gragnano
|originale =
|inizio =
|fine =
|apertura = [[1842]] (Torre A.-Castellammare)<br />[[1885]] (Castellammare-Gragnano)
|apertura2 =
|gestore = [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI]]<br/> <small>(dal 2001)</small>▼
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|gestore2 = Bayard (1844-1863)<br />[[Strade Ferrate Meridionali|SFM]] (1863-1885)<br />[[Società per le Strade Ferrate del Mediterraneo|RM]] (1885-1905)<br />[[Ferrovie dello Stato|FS]] (1905-2001)▼
▲|gestore2 = Bayard (1844-1863)<br />[[Strade Ferrate Meridionali|SFM]] (1863-1885)<br />[[
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|nazioni = {{ITA}}
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|elettrificata = {{M|3000|ul=V}} [[Corrente continua|CC]]
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|note = Tratta Castellammare-Gragnano senza traffico dal 2010
}}
La '''ferrovia Torre Annunziata–Castellammare di Stabia–Gragnano''' è una [[
La linea, classificata da [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI]] come complementare,<ref>{{cita web|url=http://www.rfi.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid{{=}}25bc8c3e13e0a110VgnVCM10000080a3e90aRCRD|titolo=Classificazione delle linee ferroviarie secondo RFI|accesso=8 giugno 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111204091124/http://www.rfi.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=25bc8c3e13e0a110VgnVCM10000080a3e90aRCRD}}</ref> ha una rilevante importanza storica per i trasporti ferroviari italiani: infatti è stata La tratta terminale Castellammare di Stabia-Gragnano è ufficialmente sospesa dal [[2010]] e da allora risulta priva di traffico.
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== Storia ==
=== Le origini ===
Nel [[1836]], la società francese Bayard, propose al re del [[Regno delle Due Sicilie]], [[Ferdinando II di Borbone]], il progetto di una strada ferrata che collegasse [[Napoli]] con [[Nocera Inferiore]], con un deviazione a [[Torre Annunziata]] per [[Castellammare di Stabia]]
Nel frattempo lungo la ferrovia iniziano a sorgere numerose piccole industrie, invogliate dal fatto
▲Nel [[1836]], la società francese Bayard, propose al re del [[Regno delle Due Sicilie]], [[Ferdinando II di Borbone]], il progetto di una strada ferrata che collegasse [[Napoli]] con [[Nocera Inferiore]], con un deviazione a [[Torre Annunziata]] per [[Castellammare di Stabia]]:<ref>{{cita web|http://www.ilportaledelsud.org/ferrovia.htm|La prima ferrovia d'Italia|08-06-2008}}</ref> la linea attraversava tutto il [[golfo di Napoli]] correndo lungo la costa fino a Torre Annunziata, per poi proseguire lungo la piana del [[Sarno (fiume)|Sarno]] fino a Nocera Inferiore, mentre la deviazione per la città stabiese continuava a seguire la linea costiera. Il re, entusiasta del progetto, diede l'approvazione<ref>{{cita web|http://www.trenidicarta.it/leggi/18360619.html|Il decreto d'approvazione della ferrovia Napoli–Nocera Inferiore/Castellammare di Stabia|06-06-2008}}</ref> per l'inizio dei lavori, che iniziarono nel [[1838]]: il 3 ottobre [[1839]] venne inaugurata la prima tratta ferroviaria italiana, ossia la [[Ferrovia Napoli-Portici|Napoli-Portici]], a trazione a vapore e doppio binario.
=== Dalla fine dell'Ottocento alla Seconda Guerra Mondiale ===
[[File:Raccordo Cirio.jpg|thumb|La fabbrica Cirio con il raccordo ferroviario]]
La ferrovia porta ad un incremento notevole dei traffici sia per movimento passeggeri che soprattutto per trasporto merci: Castellammare di Stabia e Torre Annunziata diventano un crocevia fondamentale per il trasbordo sul treno sia dalle merci che provengono via terra dalla [[Calabria]] e dalla [[Puglia]], sia per quelle che provengono dal mare. Per facilitare lo scambio tra il treno e le navi il 15 aprile [[1886]]<ref>{{cita web|http://www.trenidicarta.it/aperture.html|Data d'apertura dei raccordi|08-06-2008}}</ref> vengono aperti due raccordi con le aree portuali di [[Porto di Torre Annunziata|Torre Annunziata]] e di [[Porto di Castellammare di Stabia|Castellammare di Stabia]], entrambi a binario singolo: il
▲Nel frattempo lungo la ferrovia iniziano a sorgere numerose piccole industrie, invogliate dal fatto di poter ricevere più velocemente materie prime e allo stesso tempo avere un mezzo rapido per il trasporto dei prodotti una volta terminati: proprio basandosi su questa tesi, nel [[1884]] la nascente fabbrica di conserve [[Cirio]] si raccorda poco dopo lo scalo stabiese con la ferrovia.<ref>{{cita web | url = http://www.liberoricercatore.it/Tradizioni/monologhi/La%20'Cirio'%20di%20Castellammare....htm | titolo = La Cirio a Castellammare di Stabia |accesso=6 giugno 2008 | urlmorto = sì }}</ref> Lo sviluppo industriale interessa anche la vicina cittadina di [[Gragnano]] che con i suoi numerosi pastifici diventa la capitale mondiale della [[pasta]]: per velocizzare sia l'importazione di grano sia l'esportazione della pasta<ref>{{cita web | url = http://www.centroculturalegragnano.it/frame_05/gragnano.htm | titolo = Storia di Gragnano: la ferrovia e la pasta |accesso=6 giugno 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090415072347/http://www.centroculturalegragnano.it/frame_05/gragnano.htm | urlmorto = sì }}</ref> la società delle ''Meridionali'' decide di prolungare la ferrovia dalla stazione di Castellammare di Stabia verso Gragnano passando per la piana dove sorgono i numerosi pastifici: il 4 maggio [[1885]]<ref>{{cita web|http://www.trenidicarta.it/aperture.html|Data d'apertura della ferrovia Castellammare di Stabia–Gragnano|07-06-2008}}</ref> viene inaugurata la nuova tratta ferroviaria di 5 chilometri, a binario unico e trazione a vapore, caratterizzata da una pendenza del 25 per mille.
▲La ferrovia porta ad un incremento notevole dei traffici sia per movimento passeggeri che soprattutto per trasporto merci: Castellammare di Stabia e Torre Annunziata diventano un crocevia fondamentale per il trasbordo sul treno sia dalle merci che provengono via terra dalla [[Calabria]] e dalla [[Puglia]], sia per quelle che provengono dal mare. Per facilitare lo scambio tra il treno e le navi il 15 aprile [[1886]]<ref>{{cita web|http://www.trenidicarta.it/aperture.html|Data d'apertura dei raccordi|08-06-2008}}</ref> vengono aperti due raccordi con le aree portuali di [[Porto di Torre Annunziata|Torre Annunziata]] e di [[Porto di Castellammare di Stabia|Castellammare di Stabia]], entrambi a binario singolo: il [[Raccordo ferroviario di Torre Annunziata|primo]] si stacca dalla [[stazione di Torre Annunziata Centrale]] e dopo un percorso di circa 2 chilometri termina nella [[stazione di Torre Annunziata Marittima]], posta nei pressi del porto e della [[stazione di Torre Annunziata Città]] sulla [[Ferrovia Napoli-Salerno|linea Napoli-Salerno]], mentre il [[Raccordo ferroviario di Castellammare di Stabia|secondo]]<ref>{{cita web | url = http://www.stazionidelmondo.it/raccordocastellammaremarittima.htm | titolo = Il raccordo per Castellammare di Stabia Marittima |accesso=8 giugno 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20081214224600/http://www.stazionidelmondo.it/raccordocastellammaremarittima.htm | urlmorto = sì }}</ref> si stacca dalla ferrovia poco prima di giungere nella [[stazione di Castellammare di Stabia]] e dopo un percorso di circa 3 chilometri, che attraversa buona parte della città nei pressi del lungomare, giunge al porto dove si trova la [[stazione di Castellammare di Stabia Marittima]]. Questo raccordo inoltre prosegue per trecento metri fino a raggiungere i [[Cantiere navale di Castellammare di Stabia|cantieri navali]]: attualmente quello della città stabiese è l'unico utilizzato.
[[File:Tram a Castellammare di Stabia.jpg|thumb|left|Il tram per Sorrento all'esterno della stazione di Castellammare di Stabia]]▼
[[File:Interno stazione Castellammare di Stabia.jpg|thumb|L'interno della stazione di Castellammare di Stabia negli anni '20]]▼
La [[seconda guerra mondiale]] arreca pochissimi danni alla linea ed in breve riprendere il regolare servizio. Il 6 gennaio [[1948]] la Circumvesuviana prolunga la ferrovia da Castellammare di Stabia a [[Stazione di Sorrento|Sorrento]] e lo stesso giorno viene chiusa la linea tranviaria sostituita dal più veloce e comodo treno: la stazione di Castellammare di Stabia perde il ruolo di collegamento con la penisola sorrentina e con esso una buona fetta di utenza. Il [[miracolo economico italiano]] degli [[Anni 1960|anni sessanta]] investe la zona torrese-stabiese tanto da diventare uno dei luoghi più industrializzati d'[[Italia]]: cantieri metallurgici, industrie farmaceutiche, cartiere, pastifici a cui si aggiungevano quelli di Gragnano,<ref>{{cita web | url = http://www.lestradeferrate.it/mono4/4gragnano1.htm | titolo = Immagini del servizio merci e del trasporto della pasta nella stazione di Gragnano |accesso=8 giugno 2008 | urlmorto = sì }}</ref> si sviluppano tutti lungo la linea di costa e quindi lungo la ferrovia e da questo ne scaturisce un gran numero di raccordi industriali: in questo periodo sia i treni passeggeri, le cui destinazioni era diverse, da [[Napoli]] a [[Caserta]], [[Salerno]] e [[Benevento]], che quelli merci viaggiano 24 ore su 24. Per far fronte al cospicuo numero di operai che raggiungono le fabbriche, verso la fine degli anni '60, nei pressi dei cantieri metallurgici viene aperta una nuova fermata chiamata [[Stazione di Castellammare Cantieri|Castellammare Cantieri]]. Accanto allo sviluppo economico - industriale procede di pari passo il boom edilizio: le stazioni di Torre Annunziata Centrale e di Castellammare di Stabia, una volta poste all'estrema periferia si ritrovano ora ad essere al centro della città, così come lungo la tratta per Gragnano sorgono numerosi complessi abitativi: per venire incontro alle esigenze di queste persone viene creata una nuova fermata, presso la zona del Parco Imperiale, denominata [[Stazione di Madonna delle Grazie|Madonna delle Grazie]], mentre, negli anni '70, viene chiusa la fermata di Castellammare Industriale.<ref>{{cita web|http://www.lestradeferrate.it/mono4/4cmareind.htm|Fermata di Castellammare Industriale|3 novembre 2016}}</ref>▼
A metà [[Anni 1980|anni ottanta]] una grave crisi industriale colpisce la zona: le numerose industrie così come i pastifici di Gragnano vanno in fallimento e sono costrette a chiudere mentre le poche che riescono a salvarsi preferiscono affidarsi al trasporto su gomma per le loro merci, mezzo più rapido ed economico: segue un calo drastico del servizio merci e con esso la chiusura di quasi tutti i raccordi. Accanto a questo la concorrenza della Circumvesuviana, che ha treni per [[Napoli]] con cadenza di ogni 30 minuti e la fortuna di passare nel centro sia di Castellammare di Stabia che di Torre Annunziata, toglie parecchi utenti alla linea FS, la quale viene inserita nella lista dei cosiddetti ''rami secchi''<ref>{{cita web|http://www.ilmondodeitreni.it/ramisecchi.html|La lista dei rami secchi|06-06-2008}}</ref> ossia quelle tratte ferroviarie che hanno una così bassa percentuale d'utenza da rendere inutile il servizio ferroviario. Inoltre da Gragnano il trasporto mediante [[autobus]] viene di gran lunga preferito a quello in treno in quanto quest'ultimo impiega tempi maggiori per giungere a Napoli, dovendo cambiare anche senso di marcia nella stazione di Castellammare di Stabia. I traffici verso i porti diminuiscono ed in poco tempo viene chiuso il raccordo per Torre Annunziata Marittima, mentre quello stabiese resta in vita solo per servire i cantieri navali di legno e ferro, anche se la stazione marittima era stata già soppressa diversi anni prima<ref>{{cita web | url = http://www.stazionidelmondo.it/castellammaredistabiamarittima.htm | titolo = Storia della stazione di Castellammare di Stabia Marittima |accesso=8 giugno 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130717014240/http://www.stazionidelmondo.it/castellammaredistabiamarittima.htm | urlmorto = sì }}</ref> dopo la chiusura dei magazzini generali. ▼
=== Dalla Seconda guerra mondiale agli anni '80 ===
<div style="float:right; font-size:90%; width:390px; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:5px;margin-bottom:0px; text-align:left">
{{Approfondimento
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</div>
▲La [[
Gli anni [[2000]] si aprono con una linea sempre più vicina alla chiusura, dove i treni, solo 14 coppie, erano limitati oramai tra Torre Annunziata e Castellammare di Stabia, e solo 8 coppie raggiungevano Gragnano. Nella primavera del [[2003]] a causa di uno sciopero del personale la linea viene chiusa facendo presagire la definitiva soppressione. Dopo quasi sei mesi però tornano a circolare i treni e con l'entrata in vigore del nuovo orario il 14 dicembre dello stesso anno, [[Metronapoli]], la società che all'epoca gestiva anche la [[Linea 2 (servizio ferroviario metropolitano di Napoli)|linea 2]] della [[metropolitana di Napoli]], ottiene il permesso di far transitare i suoi treni, che arrivavano già a Torre Annunziata Centrale fino a Castellammare di Stabia.<ref>{{cita web | url = http://www.sito.regione.campania.it/governo%20regionale/comunicati_stampa/dicembre03/860.htm | titolo = Le novità con il nuovo orario 2003 |accesso=8 giugno 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070821222847/http://www.sito.regione.campania.it/governo%20regionale/comunicati_stampa/dicembre03/860.htm | urlmorto = sì }}</ref> Le coppie di treni per [[Stazione di Napoli Campi Flegrei|Napoli Campi Flegrei]] sono 11 con fermate in tutte le stazioni, tra cui quelle della metropolitana eccetto [[Stazione di Napoli Gianturco|Napoli Gianturco]], a cui si affiancano i servizi offerti da Trenitalia per Torre Annunziata e Gragnano. L'orario del [[2004]] prevede un ulteriore novità ossia l'integrazione dei servizi Metronapoli con quelli Trenitalia: infatti ai treni provenienti da Napoli venne istituita la coincidenza a Castellammare di Stabia con i treni per Gragnano. Nel [[2005]] la gestione dei treni metropolitani passa nuovamente nelle mani di Trenitalia e nel [[2007]] viene effettuato un piccolo cambiamento all'orario con l'eliminazione di una coppia di treni per Napoli e il ridimensionamento del servizio per Gragnano con alcune corse auto-sostituite: sempre in questo periodo due corse al mattino provenienti da Napoli vengono fatte arrivare a Gragnano ma il tutto dura solo pochi giorni. Nel [[2008]] piccoli lavori di manutenzione interessano la linea e le stazioni di Castellammare di Stabia e Gragnano; nel giugno dello stesso anno, con l'entrata in vigore del nuovo orario e la contemporanea apertura della [[linea a monte del Vesuvio]], le coppie di treni da Castellammare di Stabia a Napoli Campi Flegrei vengono portate da 10 a 13, offrendo per la prima volta una copertura quasi completa nell'arco dell'intera giornata, con un vuoto di treni solo per tre ore al mattino e cambiando la loro denominazione da metropolitani a [[Treno regionale|regionali]]. Durante questi anni il traffico merci è sparito definitivamente eccetto diverse tradotte che vengono effettuate alcuni giorni alla settimana alla volta dei cantieri navali di Castellammare di Stabia o per le officine di riparazioni dell'AVIS. Dal 12 dicembre [[2010]], contemporaneamente al cambio d'orario, la tratta compresa tra la città stabiese e Gragnano viene sospesa al traffico passeggeri; successivamente, il 9 settembre [[2012]], anche il restante tratto da Castellammare di Stabia a Torre Annunziata Centrale, viene sospeso:<ref>''Chiusure in Campania'', in "I Treni" n. 352 (ottobre 2012), p. 5</ref> tuttavia, a seguito delle proteste dei pendolari, nell'ottobre dello stesso anno la circolazione riprende regolarmente.<ref>''Ferrovie riaperte in Campania'', in "I Treni" n. 354 (dicembre 2012), p. 4</ref>▼
=== Dagli anni '80 al 2000 ===
Nel [[2022]], nell'ambito di un contratto istituzionale di sviluppo tra il governo e 19 comuni dell'area vesuviana, è stato presentato il progetto di realizzazione di un [[tram-treno]] sull'intera linea, da Torre Annunziata a Gragnano, riaprendo quindi anche la tratta sospesa; l'opera è stata finanziata con 33 milioni di euro e affidata all'[[Ente Autonomo Volturno]] come ente attuatore.<ref>{{cita web|url=https://www.ferrovie.it/portale/articoli/11807|titolo=EAV: finanziato il tram elettrico Gragnano - Castellammare - Torre Annunziata|data=22 maggio 2022|accesso=20 gennaio 2023}}</ref>▼
▲[[File:Tram a Castellammare di Stabia.jpg|thumb|left|<div align="center">Il tram per Sorrento al capolinea all'esterno della<br />stazione di Castellammare di Stabia</div>]]
▲A metà [[Anni 1980|anni ottanta]] una grave crisi industriale colpisce la zona: le numerose industrie così come i pastifici di Gragnano vanno in fallimento e sono costrette a chiudere mentre le poche che riescono a salvarsi preferiscono affidarsi al trasporto su gomma per le loro merci, mezzo più rapido ed economico: segue un calo drastico del servizio merci e con esso la chiusura di quasi tutti i raccordi. Accanto a questo la concorrenza della [[Ferrovia Circumvesuviana
=== Il XXI secolo ===
== Caratteristiche ==▼
▲[[File:Interno stazione Castellammare di Stabia.jpg|thumb|L'interno della stazione di Castellammare di Stabia negli anni '20]]
▲Gli anni [[2000]] si aprono con una linea sempre più vicina alla chiusura, dove i treni, solo 14 coppie, erano limitati oramai tra Torre Annunziata e Castellammare di Stabia, e solo 8 coppie raggiungevano Gragnano. Nella primavera del [[2003]] a causa di uno sciopero del personale la linea viene chiusa facendo presagire la definitiva soppressione. Dopo quasi sei mesi però tornano a circolare i treni e con l'entrata in vigore del nuovo orario il 14 dicembre dello stesso anno, [[Metronapoli]], la società che all'epoca gestiva anche la [[Linea 2 (servizio ferroviario metropolitano di Napoli)|linea 2]] della [[metropolitana di Napoli]], ottiene il permesso di far transitare i suoi treni, che arrivavano già a Torre Annunziata Centrale fino a Castellammare di Stabia
▲Nel
▲== Caratteristiche ==
{{Diagramma_fer
|percorso =
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La ferrovia si distacca dalla
Dopo una breve curva verso destra la linea si avvicina alla linea costiera che dista circa un centinaio di metri. Attraversato il piccolo ponte in ferro, che non presenta particolari aspetti architettonici, sul
Da Castellammare Cantieri alla stazione terminale di Castellammare di Stabia la linea procede interamente in rettilineo ed in piano, correndo lungo la costa, che dista sempre una cinquantina di metri. In questo tratto di circa un chilometro e mezzo la linea interseca la sede stradale tre volte, protetta da altrettanti passaggi a livelli con barriere. In piena linea si trova il raccordo per l'industria meccanica dell'AVIS, mentre poco prima della stazione stabiese parte il raccordo per la stazione marittima. Questo primo tratto di ferrovia è lungo 7 chilometri ed il binario è doppio.
Invertito il senso di marcia, il binario curva verso destra, procedendo in direzione Gragnano: la curva termina poco prima di un passaggio a livello e dopo averne superato un altro, la Superata la fermata di Madonna delle Grazie una curva sulla destra, nel pieno centro del borgo di Madonna delle Grazie, immette su un rettilineo di circa 2,5 chilometri che termina nella == Materiale rotabile ==
[[File:Aln 668 a Torre Annunziata Centrale.jpg|thumb|ALn 668 a Torre Annunziata Centrale]]
Sulla linea vengono impiegati<ref>{{cita web|http://www.lestradeferrate.it/mono4.htm#I%20ROTABILI|Rotabili sulla ferrovia Torre Annunziata - Gragnano|08-06-2008}}</ref> per il servizio metropolitano tra la [[stazione di Castellammare di Stabia]] e quella di [[Stazione di Napoli Campi Flegrei|Napoli Campi Flegrei]] gli [[Jazz (treno)|ETR 425]], denominati da Trenitalia "Jazz".▼
▲Sulla linea vengono impiegati<ref>{{cita web|http://www.lestradeferrate.it/mono4.htm#I%20ROTABILI|Rotabili sulla ferrovia Torre Annunziata - Gragnano|08-06-2008}}</ref>, per il servizio metropolitano tra
Per i servizi regionali tra la [[stazione di Torre Annunziata Centrale]] e quella di [[Stazione di Gragnano|Gragnano]] veniva utilizzata l'[[automotrice FS ALn 668]]. In principio erano usate due ALn 668 in coppia, poi in seguito allo scarso traffico ne è stata utilizzata una, proveniente dal deposito della [[stazione di Salerno]].▼
▲Per i servizi regionali tra
In principio, quando la trazione era a vapore, venivano utilizzate locomotive del [[Locomotiva Gruppo 835|gruppo 835]] e del [[Locomotiva Gruppo 880|gruppo 880]]. In seguito all'elettrificazione della linea, sono state utilizzate in sostituzione delle precedenti le [[Automotrice FS E.624|E.624]]. A partire dagli [[Anni 1970|anni settanta]] il servizio venne affidato alle [[Automotrice FS ALe 803|ALe 803]] ed alle [[Automotrice FS E.623|E.623]].▼
▲In principio, quando la trazione era a vapore, venivano utilizzate locomotive del [[Locomotiva Gruppo 835|gruppo 835]] e del [[Locomotiva Gruppo 880|gruppo 880]]
Per il traffico merci vengono utilizzati locomotive diesel del [[Locomotiva FS 214|gruppo 214]].
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* Gambini Antonio, Neri Paolo. ''Napoli - Portici. La prima ferrovia d'Italia. 1839''. Napoli, Fausto Fiorentino Editore, 1997.
* De Biase Corrado. ''Il problema delle ferrovie nel Risorgimento Italiano''. Modena, Società Tipografica Modenese, 1940.
== Voci correlate ==
* [[Ferrovia Napoli-Portici]]
* [[Rete ferroviaria della Campania]]▼
* [[Ferrovia Napoli-Salerno]]
* [[Raccordo ferroviario di Castellammare di Stabia]]
▲* [[Rete ferroviaria della Campania]]
== Altri progetti ==
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* {{cita web|http://www.lestradeferrate.it/mono4.htm|Sezione dedicata alla ferrovia Torre Annunziata - Gragnano}}
{{Portale|trasporti}}
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