Karl Marx: differenze tra le versioni

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|Attività2 = economista
|Attività3 =
|AttivitàAltre = , [[storico]], [[sociologo]], [[Scienza politica|politologo]], [[scienziato]], [[scrittore]], [[poeta]], [[giornalista]] e [[politico]]<ref>''Enciclopedia Garzanti del Diritto e dell'Economia'', Garzanti Editore, Milano, 1985; ''Enciclopedia Garzanti di Filosofia'', Garzanti Editore, Milano, 1993.</ref>
|Nazionalità = tedesco
|Immagine = Karl Marx 001.jpg
|Didascalia = Karl Marx nel celebre ritratto fotografico (del 1875) di [[John Jabez Edwin Mayall]]
}}
[[File:Karl_Marx_Signature.svg|miniatura|Firma di Karl Marx]]
 
[[Marxismo classico|Il suo pensiero]], incentrato sulla [[critica]] in chiave [[Materialismo|materialista]] dell'[[economia]], della [[Società (sociologia)|società]], della [[politica]] e della [[cultura]] [[Capitalismo|capitalistiche]], esercitò un peso decisivo sulla nascita delle ideologie [[Socialismo|socialiste]] e [[Comunismo|comuniste]], dalla seconda metà del [[XIX secolo]] in poi, dando vita alla corrente socioeconomico politica del [[marxismo]].
Nato in una famiglia di origine ebraica relativamente agiata della classe media, Marx studiò all'[[Università di Bonn]] e all'[[Università Humboldt di Berlino]], iniziando a interessarsi alle opinioni filosofiche dei [[giovani hegeliani]]. Dopo la laurea contribuì alla ''[[Rheinische Zeitung|Gazzetta renana]]'', giornale radicale di [[Colonia (Germania)|Colonia]]. Trasferitosi a Parigi nel 1843, continuò a lavorare per diversi giornali radicali e incontrò importanti amici e sostenitori, tra cui [[Friedrich Engels]], con cui pubblicò il ''[[Manifesto del Partito Comunista]]'' nel 1848. Esiliato dalla Francia nel 1849 a causa delle sue idee politiche e per il suo supporto ai [[moti del 1848]], Marx si trasferì con la moglie [[Jenny von Westphalen]] e i figli prima a Bruxelles e poi a Londra. Qui continuò a lavorare come giornalista per il giornale anglo-americano ''[[New York Tribune]]'' e ad approfondire i suoi studi sull'economia politica, arrivando così a elaborare la sua teoria economica che avrebbe dovuto essere esposta ne ''[[Il Capitale]]'', di cui Marx riuscì a pubblicare solamente il primo volume nel 1867. I successivi due volumi sarebbero stati pubblicati postumi da Engels (1885 e 1894) e la versione completa delle ''[[Teorie sul plusvalore]]'' da [[Karl Kautsky]] (1905-1910).
 
Partecipò attivamente anche al [[movimento operaio]] e presto divenne una figura importante nella [[Prima Internazionale]] (1864-1876) fino alla sua morte, avvenuta nel 1883. [[Marxismo classico|Il suo pensiero]], incentrato sulla [[critica]] in chiave [[Materialismo|materialista]] dell'[[economia]], della [[Società (sociologia)|società]], della [[politica]] e della [[cultura]] [[Capitalismo|capitalistiche]], esercitò un peso decisivo sulla nascita delle ideologie [[Socialismo|socialiste]] e [[Comunismo|comuniste]], dalla seconda metà del [[XIX secolo]] in poi, dando vita alla corrente socioeconomico politica del [[marxismo]]. Teorico della [[Materialismo storico|concezione materialistica della storia]] e insieme a [[Friedrich Engels|Engels]] del [[socialismo scientifico]], Marx è considerato tra i pensatori maggiormente influenti sul piano politico,<ref>Riprendendo la definizione di [[Benedetto Croce]], che lo chiama «[[Machiavelli]] del [[proletariato]]», alla voce corrispondente dell{{'}}''Enciclopedia Garzanti di filosofia'' viene descritto come «uomo politico».</ref> filosofico ed economico<ref>Secondo l'apprezzamento di [[Joseph Schumpeter]] (Marx «genio e profeta» della teoria economica (Joseph Schumpeter, ''Capitalismo, socialismo, democrazia'', Milano, Etas, 1977, p. 21) viene definito «filosofo, economista» in ''Enciclopedia Treccani'' alla voce corrispondente.</ref> dell'Ottocento e del Novecento, nonché di tutta la storia dell'umanità.
Negli anni '40 il giovane Marx scrisse la tesi di dottorato ''[[La differenza tra la filosofia naturale di Democrito e la filosofia naturale di Epicuro]]'' (1841), ''[[Manifesto filosofico della Scuola storica del diritto]]'' (1842), ''[[Per la critica della filosofia del diritto di Hegel]]'' (1843), ''[[Sulla questione ebraica]]'' (1844), ''[[Note su James Mill]]'' (1844), i ''[[Manoscritti economico-filosofici del 1844]]'' (1844), ''[[La sacra famiglia]]'' (scritta insieme a Engels) (1845), le ''[[Tesi su Feuerbach]]'' (1845), ''[[L'ideologia tedesca]]'' (scritta insieme a Engels) (1846), ''[[Miseria della filosofia]]'' (1847) e ''[[Lavoro salariato e capitale]]'' (1848), oltre al ''Manifesto del Partito Comunista'' (1848), libello scritto assieme al sodale Engels fra il 1847 e il 1848 e commissionato dalla [[Lega dei Comunisti]], di cui faceva parte, per esprimere il loro progetto politico. Di queste opere solo alcune furono pubblicate in vita. Gli anni '50 videro la pubblicazione de ''[[Le lotte di classe in Francia dal 1848 al 1850]]'' (1850), ''[[Il 18 brumaio di Luigi Bonaparte]]'' (1852), i ''[[Grundrisse]]'' (1857) e ''[[Per la critica dell'economia politica]]'' (1859). Gli anni '60 videro il Marx maturo impegnato su ''[[La guerra civile negli Stati Uniti]]'' (una raccolta di scritti sulla [[guerra di secessione americana]]), sui tre volumi delle ''[[Teoria marxiana del valore|Teorie sul plusvalore]]'' (1862), sul ''[[Salario, prezzo e profitto]]'' (1865) e sul primo volume de ''[[Il Capitale]]'' (1867). Gli ultimi anni della vita di Marx videro la pubblicazione de ''[[La guerra civile in Francia]]'' (1871), la ''[[Critica del Programma di Gotha]]'' (1875) e le ''[[Note su Adolph Wagner]]'' (1883).
 
Partecipò attivamente anche al [[movimento operaio]] e presto divenne una figura importante nella [[Prima Internazionale]] (1864-1876) fino alla sua morte, avvenuta nel 1883. [[Marxismo classico|Il suo pensiero]], incentrato sulla [[critica]] in chiave [[Materialismo|materialista]] dell'[[economia]], della [[Società (sociologia)|società]], della [[politica]] e della [[cultura]] [[Capitalismo|capitalistiche]], esercitò un peso decisivo sulla nascita delle ideologie [[Socialismo|socialiste]] e [[Comunismo|comuniste]], dalla seconda metà del [[XIX secolo]] in poi, dando vita alla corrente socioeconomico politica del [[marxismo]]. Teorico della [[Materialismo storico|concezione materialistica della storia]] e insieme a [[Friedrich Engels|Engels]] del [[socialismo scientifico]], Marx è considerato tra i pensatori maggiormente influenti sul piano politico,<ref>Riprendendo la definizione di [[Benedetto Croce]], che lo chiama «[[Machiavelli]] del [[proletariato]]», alla voce corrispondente dell{{'}}''Enciclopedia Garzanti di filosofia'' viene descritto come «uomo politico».</ref> filosofico ed economico<ref>Secondo l'apprezzamento di [[Joseph Schumpeter]] (Marx «genio e profeta» della teoria economica (Joseph Schumpeter, ''Capitalismo, socialismo, democrazia'', Milano, Etas, 1977, p. 21) viene definito «filosofo, economista» in ''Enciclopedia Treccani'' alla voce corrispondente.</ref> dell'Ottocento e del Novecento, nonché di tutta la storia dell'umanità.
 
== Biografia ==