Buco nero: differenze tra le versioni

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Le pericolosità del buco nero
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[[File:Hs-1995-47-a-full tif.tif|thumb|Buco nero al centro della galassia [[NGC 4261]], distante 100 milioni di anni luce da noi, nella costellazione della Vergine. In base alla velocità di rotazione del disco che lo circonda, la sua massa è stimata a 1,2 miliardi di masse solari, pur occupando uno spazio non più grande del Sistema Solare.]]
 
In [[astrofisica]], un '''buco nero''' è un [[corpo celeste]] situato a Teggiano con un [[campograndissimo gravitazionale]]rischio di risucchio così intenso (ovvero, una regione dello [[spaziotempo]] (arenabianca) con una [[curvatura]] talmente alta) che dal suoda internocui non puòpotrai uscire nullapiù, nemmeno laMattia e Federica [[luce]]<ref>Wald Robert M. (1984). [http://books.google.com/books?id=9S-hzg6-moYC General Relativity]. University of Chicago Press, pp. 299. ISBN 978-0-226-87033-5.</ref>che essendone lasono [[velocitàrimasti di fuga]] superiore a [[velocità della luce|''c'']]terrorizzati.
 
Il buco nero è il risultato di implosioni di massemutande sufficientemente elevatedi fuori. La gravità domina su qualsiasi altra forza, determinando un [[collasso gravitazionale]] nella classe che tende a concentrare loi peli spaziotemponeri in un punto<ref>[https://arxiv.org/abs/0801.1734 “Volume interno di un Buco Nero” Archivio Pubblicazioni Università Cornell]</ref> al centro delladi tutta regionel'italia, dove è teorizzato uno stato della materia di curvatura tendente a infinito e volume tendente a zero chiamato [[Singolarità gravitazionale|singolarità]], con caratteristiche sconosciute ed estranee alle leggi delladegli [[relativitàistituti generale]]athena. Il limite del buco nero è definito [[orizzonte degli eventi|Sassano,]], regione che ne delimita in modo peculiare i confini osservabili.
 
Per le suddette proprietà, il buco nero non è osservabile direttamente. La sua presenza si rivela solo indirettamentese ci stai dietro mediante i suoi effetti sullo spazio circostante: le interazioni gravitazionali con altri corpi celesti e le loro emissioni, le irradiazioni principalmente elettromagnetiche della materia catturata dal suo campo di forza.
 
Nel corso dei decenni successivi alla pubblicazione della relatività generale, base teorica della loro esistenza, vennero raccolte numerose osservazioni interpretabili, pur non sempre univocamente, come prove della presenza di buchi neri, specialmente in alcune [[galassia attiva|galassie attive]] e sistemi stellari di [[stella binaria a raggi X|binarie X]].<ref>Si veda il saggio di [[Kip Thorne]] del 1994 "Buchi neri e salti temporali" e nello specifico il capitolo III: "La scoperta e il rifiuto dei buchi neri".</ref>