Ruvo di Puglia: differenze tra le versioni

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|Sito = http://www.comune.ruvodipuglia.ba.it
}}
'''Ruvo di Puglia''' (''Rìuve'' in [[dialetto apulo-barese|dialetto ruvestino o ruvese]]<ref>{{Cita|AA. VV.|p. 560|utet}}.</ref>, [[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[ˈriːuvə]}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:24345}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Bari]] in [[Puglia]].
 
È una città d'arte<ref>{{Cita news|autore=Redazione di La Repubblica|url=https://bari.repubblica.it/cronaca/2018/03/02/news/ruvo_di_puglia_diventa_citta_d_arte_il_riconoscimento_della_regione-190230007/|titolo=Ruvo di Puglia diventa Città d'arte: il riconoscimento dalla Regione|pubblicazione= La Repubblica|data=3 marzo 2018}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Redazione ANSA|url=https://www.ansa.it/puglia/notizie/2018/03/02/ruvo-di-puglia-e-citta-darte_9579e630-9c9f-4536-a78a-d065b551cf50.html|titolo=Ruvo di Puglia è 'Città d'arte'|pubblicazione=[[ANSA]]|data=3 marzo 2018}}</ref> e località turistica <ref>{{Cita news|autore=Redazione|url=https://www.puglia.com/ruvo-di-puglia-turisti-ottobre-2018/|titolo=Ruvo di Puglia, solo giudizi positivi da parte dei turisti stranieri|pubblicazione=Puglia.com|data=22 ottobre 2018}}</ref>. Fa parte del [[parco nazionale dell'Alta Murgia]]<ref>{{cita web|url=http://www.parcoaltamurgia.gov.it/index.php?option=com_content&view=article&id=400&Itemid=100062/index.php?page=sedi|titolo=Sito ufficiale del Parco nazionale dell'Alta Murgia|data=2012}}</ref>, del quale ospita un ufficio operativo, ed era inclusa nella [[comunità montana della Murgia Barese Nord-Ovest]] come capoluogo<ref>{{cita web|url=http://www.cmmurgiabareseno.it/index.php?page=sedi|titolo=Sito ufficiale della Comunità montana della Murgia Barese Nord-Ovest|data=2012}}</ref>. Vi ha anche sede il [[museo archeologico nazionale Jatta]] che contiene migliaia di reperti archeologici di [[ellenismo|età ellenistica]]<ref>{{Cita|Di Palo, 1993|p. 7|Museo}}.</ref>, compreso il vaso di [[Talo (mitologia)|Talos]]<ref name=vasotalosrep>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/06/10/quel-vaso-di-talos-che-da-lustro.html|titolo=Quel vaso di Talos che dà lustro a Ruvo|data=10 giugno 2001}}</ref>, pezzo pregiato della collezione<ref name=vasotalosrep/>.
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* Lapide in ricordo del 13 febbraio [[1503]]. Posta il 28 ottobre [[1930]] sulla facciata di palazzo Melodia, essa ricorda la partenza da Ruvo dei tredici francesi verso [[Barletta]] per la [[disfida di Barletta|disfida]].
* Lapide in ricordo dei Caduti di tutte le guerre. Installata l'11 ottobre [[2003]], essa rappresenta l'omaggio dell'amministrazione comunale ai ruvestini caduti nelle guerre del [[XX Secolo|Novecento]]. La lapide si trova in prossimità del sacrario dei caduti militari.
* Lapide in ricordo dei partigiani ruvestini. La lastra di marmo apposta sulla facciata del municipio ([[palazzo Avitaja]]) fu realizzata nel secondo dopoguerra per commemorare alcuni dei partigiani ruvestiniruvesi caduti durante la [[Resistenza italiana]]. Le fotografie ritraggono i seguenti caduti: Vincenzo Ficco, caduto in [[Grecia]] dopo i fatti dell'[[8 settembre 1943]]; [[Domenico De Palo]], partigiano della VI Divisione Alpina "Mario Costa" di [[Giustizia e Libertà]], caduto il 4 marzo [[1944]] presso [[Prascorsano]]; [[Saverio De Palo]], partigiano della [[Divisione Garibaldi "Pinan-Cichero"]], caduto il 20 dicembre [[1944]] presso [[Dova Superiore]]<ref>{{cita web|url=https://www.pietredellamemoria.it/pietre/lastra-commemorativa-a-ricordo-di-ficco-vincenzo-de-palo-domenico-e-de-palo-saverio-a-ruvo-di-puglia-ba/|titolo=Lastra a ricordo di Ficco Vincenzo, De Palo Domenico e De Palo Saverio – Ruvo di Puglia|data=2022}}</ref>.
* Monumento ai Caduti della Grande Guerra. Sito in piazza [[Giovanni Bovio]], fu eretto il 20 novembre [[1921]] in memoria dei 367 ruvestini morti durante la [[prima guerra mondiale]]<ref name=moncaduti>{{cita web|url=http://www.ruvolive.it/City/492/VistaSez.aspx|titolo=Monumento ai Caduti|data=2011}}</ref>. Il monumento è composto da un piedistallo, sul quale sono riportati tutti i nomi e i [[grado militare|gradi militari]] delle vittime, il quale regge la statua [[bronzo|bronzea]] dell'[[allegoria]] della [[Vittoria (divinità)|Vittoria]], posta davanti a una colonna spezzata<ref name=moncaduti/>. [[File:Lapide partigiani ruvo.jpg|thumb|Lapide in ricordo dei partigiani ruvestini.]]Tuttavia durante il [[ventennio fascista]], in preparazione alla [[seconda guerra mondiale]], l'Amministrazione Comunale di Ruvo decise di vendere la statua in modo che il [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regime]] potesse fonderla, ricavandone armi<ref name=moncaduti/>. Nel [[2009]], grazie al contributo della cittadinanza, la statua della Vittoria è stata riforgiata e ricollocata al proprio posto<ref name=moncaduti/>.
* Monumento ai Caduti della Grande Guerra. Fu inaugurato il 4 novembre [[1980]] presso il cimitero civico. Il monumento è formato da un basamento in pietra su cui si erge una colonna spezzata<ref>{{cita web|url=https://www.pietredellamemoria.it/pietre/monumento-ai-caduti-a-ruvo-di-puglia-ba/|titolo=Monumento ai Caduti a Ruvo di Puglia (BA)|data=2022}}</ref>.
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=== Scuole ===
[[File:Scuola giovanni bovio ruvo di puglia.JPG|miniatura|La scuola elementare "Giovanni Bovio"]]
* [[scuola media|Scuola secondaria di primo grado]] "[[Domenico Cotugno]]". È la più antica scuola presente nel territorio di Ruvo. Essa sorse nel [[1820]] per volere dei [[Chierici Regolari Poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie|padri Scolopi]] e trovò sede nel convento della [[Chiesa di San Domenico (Ruvo di Puglia)|chiesa di san Domenico]], configurandosi come una scuola laica di impostazione religiosa<ref name=cotugnoscuola>{{cita web|url=http://www.scuolamediacotugno.it/scuola.html|titolo=Storia della scuola "D. Cotugno"|data=2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121004063202/http://www.scuolamediacotugno.it/scuola.html}}</ref>. Tuttavia con la [[legge Casati]] e la partenza da Ruvo degli Scolopi, l'istituto fu trasformato prima in [[scuola elementare]] e poi in scuola di avviamento professionale di tipo agrario nel [[1923]]<ref name=cotugnoscuola/>. Essa divenne nel [[1963]] scuola media statale e fu intitolata già dal [[1900]] a [[Domenico Cotugno]], illustre [[anatomista]] ruvestinoruvese<ref name=cotugnoscuola/>. Sarà poi negli anni 90 che la sede cambierà, sorgendo in una nuova sede moderna nella zona est della città, divisa in due grandi plessi, definiti "plesso rosa" e "plesso bianco" (quest'ultima è in fase di restauro). La precedente sede all'interno del convento di San Domenico, è stata trasformata nell'attuale sede della Pinacoteca comunale di arte contemporanea intitolata a [[Domenico Cantatore]], pittore espressionista e cubista ruvestinoruvese.
* [[Liceo scientifico]] e [[Liceo linguistico|linguistico]] "[[Orazio Tedone]]". Fu fondato nel [[1935]] come un [[ginnasio (sistema scolastico italiano)|ginnasio]] privato e solo nel [[1946]] divenne un liceo scientifico, intitolato al [[matematico]] [[Orazio Tedone]] dal [[1937]]<ref>{{cita web|url=http://www.liceotedone.it/index.php?option=com_content&view=article&id=47&Itemid=54|titolo=Storia del Liceo scientifico e linguistico "Orazio Tedone"|data=2009|accesso=5 luglio 2012|dataarchivio=28 settembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130928035233/http://www.liceotedone.it/index.php?option=com_content&view=article&id=47&Itemid=54|urlmorto=sì}}</ref>. Tra gli alunni celebri del Liceo "Tedone" si ricorda il governatore della [[Regione Puglia]], [[Nichi Vendola]]<ref>{{cita web|url=http://www.ruvodipugliaweb.it/news/print.asp?iData=412&iCat=623&iChannel=1&nChannel=News|titolo=Studenti alle urne per il Parlamento Regionale dei Giovani|autore=Michelangelo Lorusso|data=2006}}</ref>.
* [[Scuola primaria in Italia|Scuola primaria]] "[[Giovanni Bovio]]". È particolarmente ricordato l'edificio scolastico progettato dall'ingegnere [[Egidio Boccuzzi]], la cui costruzione gli valse l'onorificenza dell'[[Ordine al merito del lavoro]]<ref>{{Cita|Tedone, 1997|p. 14|Tedone}}.</ref>.