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Le '''chiese''' presenti sul territorio di Rende in tutto sono 30, divise fra sette [[Parrocchia|parrocchie]] differenti: di queste sono una di rito [[Ortodossia|ortodosso]], una [[Chiesa evangelica|evangelica]], due sconsacrate, tre private, solo ventidue aperte regolarmente al culto, alcune di queste temporaneamente in stato di [[restauro]].
* '''[[Chiesa di Santa Maria Maggiore (Rende)|Chiesa di Santa Maria Maggiore]]''' fu eretta presumibilmente attorno al [[XII secolo]] col titolo di Santa Maria Maggiore o di [[Madonna della Neve|Santa Maria della Neve]], ma a causa di gravi danni causati dagli scuotimenti sismici alla fabbrica nel corso dei secoli, dovette essere ricostruita varie volte e in epoche diverse: segnatamente nel primo [[1500|'500]] e poi ancora tra il [[1740]] e il [[1799]]. La chiesa, con titolo di parrocchiale, si presenta oggigiorno al termine di un'ampia scalinata sul piano del [[sagrato]], con un'armoniosa [[facciata a salienti]] che riproduce in sezione l'interno, nonché ripartita in basso da tre [[Portale (architettura)|portali]] in [[tufo]], in concordanza con l'interno a [[croce latina]] scandito da tre altre [[Navata|navate]], di cui la mediana doppia delle laterali. Nel mezzo della fronte campeggia un bel rosone tufaceo a raggiera con sedici colonnine sagomate. Nell'interno, dodici robusti pilastri quadrangolari, sovrastati da capitelli compositi rivestiti in foglia d'[[oro]] zecchino, sorreggono l'ampia volta a botte mediante una serie d'arcate a tutto sesto. Lungo le navate laterali con la volta a cupoletta si susseguono dodici altari minori (sei per parte) con altrettante [[Nicchia|nicchie]] corredate di statue o dipinti, tra cui emerge quello del Crocifisso. Sulla chiave di volta si stava l'arme civica costituita dallo scudo araldico sagomato con al centro le tre torri e alla base, inciso nel tufo in tutte le lettere, l'antico toponimo ''Renda''. Dal corpo della struttura si eleva una slanciata torre campanaria innalzata nel [[1700|'700]], ma ricostruita nel [[1923]] per i danni subiti dal terribile terremoto del [[1905]]. Composta da quattro piani coronato ognuno da una pronunziata corniciatura, ha le pareti esterne in cotto di lineare semplicità delimitate da lesene decorative e sovrastate da capitelli.
* '''[[Santuario di Santa Maria di Costantinopoli|Santuario di Maria Santissima di Costantinopoli]]''', posto nel centro storico di Rende, è stato edificato intorno al 1600, ma come si mostra attualmente risale al 1719. L'esterno ha una [[facciata a capanna]], nella parte superiore è presente un finestrone a vetri colorati raffigurante la [[Vergine di Costantinopoli]] con il Bambino. Sul lato destro è la sagrestia, sormontata dal campanile a vela. L'interno è a [[croce latina]], ed è ricco di decorazioni che fanno da corona ad un altare in marmi [[Policromia|policromi]]. All'altezza del [[transetto]] la [[cupola]] con la Madonna di Costantinopoli in Gloria affrescata a [[Pittura a tempera|tempera]] da [[Achille Capizzano]]. All'interno del luogo religioso, sulla sinistra, si trova una cappella dedicata a Maria Santissima di Costantinopoli, con la statua della Vergine e un'icona dipinta ad olio su rame, comunemente detta Macchietta. Il 15 maggio [[1978]], su decreto dell'Arcivescovo di Cosenza, [[Enea Selis|Mons. Enea Selis]], la chiesa è stata elevata agli onori di [[Santuario]]. I festeggiamenti, ricorrono 40 giorni dopo [[Pasqua]], nello specifico, il martedì successivo alla domenica di [[pentecoste]]. Di notevole pregio, sono i dipinti su [[tela]] e su tavola presenti nella Chiesa: nella cantoria troviamo ad opera di [[Cristoforo Santanna]] l'Allegoria della Madonna di Costantinopoli databile [[1777]]. Il Santuario è provvisto di uno spazio musealizzato dove sono esposti paramenti sacri, utilizzati nei secoli passati per officiare la Santa Messa. Nel museo sono esposti inoltre diversi argenti di notevole pregio come Pissidi, [[Calice (liturgia)|Calici]], [[Croce cristiana|Croci]], [[Ostensorio|Ostensori]] databili intorno al [[XVII secolo|XVII]]/[[XVIII secolo]]. Festa Titolare: Santa Maria di Costantinopoli, martedì dopo Pentecoste.
* '''[[Chiesa del Ritiro (Rende)|Chiesa del Ritiro]]''', è dedicata a [[Arcangelo Michele|San Michele Arcangelo]] e risale al periodo [[Normanni|normanno]]. Restaurata più volte, della facciata originale rimane il portale con le due colonne ai lati. La pianta è a [[croce greca]] ed in ciascun lato vi sono delle [[Cappella|cappelle]] in stile [[barocco]]. Sotto i quattro archi che formano la cupola sono state poste quattro statue che raffigurano la [[Prudenza]], la Fortezza, la [[Giustizia]], la [[temperanza]]. Numerosi quadri, alcuni dei quali di Pascaletti e di [[Cristoforo Santanna|Santanna]], abbelliscono la chiesa. Inoltre all'interno sono conservate anche sculture in [[legno]] e [[marmo]], una di queste è la statua lignea di San Giacomo qui portata dalla chiesa dell'Assunta quando questa fu distrutta da un terremoto.
* '''[[Chiesa del SS. Rosario (Rende)|Chiesa di Maria Santissima del Rosario]]''', immediatamente sotto il castello, sull'antica piazza del Seggio, si erge la chiesa [[XVIII secolo|settecentesca]] di [[Barocco|stile barocco]] del Rosario. Sulla facciata, interamente in pietra tagliata, risaltano quattro [[Nicchia|nicchie]] a conchiglia e gradevoli decorazioni che la rendono una delle chiese più belle del territorio. All'interno sono custoditi oggetti di grande valore, molti dei quali presenti nell'Inventario degli oggetti d'arte in Italia. Da ammirare durante le festività natalizie il presepe con statuette del [[1700]].
* '''Chiesa di [[Francesco d'Assisi|San Francesco d'Assisi]] e di [[Santa Maria delle Grazie]]''', la chiesa fu costruita nel Cinquecento ma, in seguito ai numerosi terremoti che sconvolsero la Calabria, subì ingenti danni. Più volte ricostruita, fu completamente restaurata nel [[1783]]. La facciata presenta un [[Portale (architettura)|portale]] con [[arco a tutto sesto]] in pietra calcarea sul quale poggia una piccola edicola con una statuetta della Madonna. Poco più in alto c'è un rosone rettangolare. L'interno è a unica [[navata]]. Sull'altare, inserito in un complesso murario ornato da stucchi, è stato sistemato l'olio su tela "''Immacolata tra due angeli''" (attribuito a [[Francesco De Mura]], XVIII secolo). Lungo la navata si susseguono altari incorniciati da archi lavorati che conservano dipinti e sculture. Tra questi, oltre alle statue di [[Antonio di Padova|S. Antonio da Padova]] e della [[Madonna delle Grazie]] con il Bambino, gli oli su tela "Madonna col Bambino tra [[Vincenzo di Saragozza|San Vincenzo]] e [[Pietro d'Alcántara|San Pietro d'Alcantara]]"(XVIII secolo),"Apparizione di [[Arcangelo Michele|San Michele Arcangelo]] a [[Francesco da Paola|San Francesco di Paola]] e a [[San Gennaro]] (XVIII secolo) e "La pietà" (di [[Cristoforo Santanna]], XVIII secolo). Sul soffitto spicca l'opera "Apoteosi dell'Immacolata", olio su tela attribuito a Cristoforo Santanna (1797). Nel presbiterio sono custoditi altri due oli su tela: '"Apparizione del Bambino Gesù a San Francesco d'Assisi e Sant'Antonio da Padova" (XVII secolo) "Madonna del Bambino tra San Luca e un Vescovo" (XVIII secolo). Da ammirare anche una serie di quattordici quadretti dipinti da [[Cristoforo Santanna]] raffiguranti le stazioni della [[Via Crucis]] e un tondo a fondo dorato con l'immagine della Vergine con il Bambino (olio su tavola) attribuibile all'artista cinquecentesco [[Dirk Hendricksz|Dirck Hendricksz]] (detto Teodoro d'Errico il Fiammingo). Nella chiesa, infine, sono custoditi un'[[acquasantiera]] in [[Marmo verde di Prato|marmo verde]] ([[XVII secolo]]) e sette busti porta-reliquie in legno dorato ([[XVII secolo]]).<ref name="convento">Ex convento dei Minori Francescani Osservanti, ora Convento delle Clarisse.</ref> Festa Titolare: Immacolata Concezione, 20 febbraio.
* '''Chiesa di Santa Maria [[Assunzione di Maria|Assunta]]''', più volte rasa al suolo dai terremoti, prima era intestata alla [[Madonna di Loreto]] (denominazione corrotta dal popolo in “Madonna d’u Ritu”). L’attuale edificio dell’Assunta fu edificato tra il 1858 ed il 1876. Sorge sul medesimo luogo dove sorgeva una chiesa dedicata a [[Santa Sofia]], il cui culto è di chiara origine [[Bisanzio|bizantina]]. La facciata, con la quale il sacro edificio si mostra alla vista, è sobria ma decorosa. Costruita in pietra di fiume e mattoni cotti al sole, la chiesetta ha l’ingresso costituito da un portale con una semplice [[modanatura]] perimetrale e da una [[lunetta]] con una formella in ceramica che riproduce una Madonna benedicente ed alcuni angeli, che rompe l’uniformità della massa muraria. Della vecchia chiesa sono rimaste due colonne, che ancor oggi sono i pilastri della nuova, ed un bassorilievo marmoreo che rappresenta il miracolo di [[Giacomo il Maggiore|San Giacomo]] in [[Santo Domingo de la Calzada]]. All’interno, il soffitto in legno spicca nella semplicità delle decorazioni; il presbiterio è diviso da un’arcata e comprende l’altare in pietra sovrastato dalla statua della Titolare. Di notevole fattura anche un quadro a tempera di Donato Magli raffigurante Santa Maria Assunta in Cielo. Durante i festeggiamenti di ferragosto ancora oggi si effettuano antichi giochi, come la corsa dei sacchi, la rottura delle pignatte attaccate ad una corda sospesa in aria e molti altri. Festa Titolare: Assunzione di Maria, 15 Agosto.
* '''Chiesa di [[Giovanni Battista|San Giovanni Battista]]''', nel centro storico, datata 1790 è stata da pochi anni restaurata: presenta un'unica navata semplice e di piccole dimensioni decorata da alcuni quadri sulle pareti; il presbiterio a pianta quadrata presenta un altare in marmi policromi e una tela rappresentante il Battista. La Chiesa custodisce anche le statue di [[Ippolito di Roma|sant'Ippolito]] e [[santa Lucia]].
* '''Chiesa dell'[[Annunciazione|Annunziata]]''': a pochi passi dalla chiesa di sant'Antonio e dal castello, sorge un piccolo edificio di stile moderno incompleto oggi inutilizzato, sorto sui resti dell'antica chiesa dell'Annunziata, gravemente danneggiata e demolita dopo il terremoto<ref>{{Cita web|url=https://www.cosenzachannel.it/2020/02/25/terremoto-a-rende-se-la-paura-fa-quaranta-il-1980/|titolo=Terremoto a Rende, la paura fa... quaranta · Cosenza Channel|sito=Cosenza Channel|lingua=it-IT|accesso=2023-02-11}}</ref> del [[1980]]. Le origini della chiesa sono perlopiù ignote e confuse, ma per certo si sa che la chiesa ospitava un'omonima [[Confraternita (Chiesa cattolica)|confraternita]] nel [[XVII secolo]]. Alcuni arredi ed elementi architettonici sono stati spostati nelle altre chiese del centro storico.
* '''Chiesa di [[Antonio abate|Sant'Antonio abate]]''', piccola chiesetta situata non lontano dal castello. Durante i festeggiamenti è usanza distribuire ai fedeli piccoli pezzetti di [[pane azimo]] (pane di Sant'Antonio) chiamato “chucchjiddru”; la sera dello stesso giorno, nella piazzetta antistante l'edificio, viene acceso un falò con vecchi mobili e legna presa per l'occasione.
* '''Chiesa di [[Nostra Signora della Neve|Santa Maria della Neve]]''', il piccolo edificio presenta una semplice facciata con portale in pietra liscia e finestrella circolare. In alto due nicchie con campana. All'interno, sull'altare in arenaria intagliato (1616),spicca una tela raffigurante Maria SS. della Neve (di Andrea Carino, 1703). Il culto per questa Madonna si deve a una miracolosa nevicata in pieno agosto e alla contemporanea apparizione della Vergine a [[papa Liberio]] (352-366).
* '''Chiesa della [[Pietà|Santissima Vergine della Pietà]]:'''<ref>{{Cita web|url=https://www.rendecentrostorico.it/chiese/chiesa-della-ss-vergine-della-pieta/|titolo=Chiesa della SS. Vergine della Pietà – Rende Centro Storico|lingua=it-IT|accesso=2023-03-01}}</ref> È una delle chiese più antiche (un frammento all'interno indica l'anno [[1117]]) e anche una delle più riedificate negli anni. Sorge a Nogiano nei pressi della cosiddetta “''guardiola''”, importante posto di guardia all’epoca dei [[Saraceni]], considerato anche il primitivo luogo d’insediamento degli antichi abitanti di Rende. La facciata ad intonaco della chiesetta è abbellita da un [[Portale (architettura)|portale]] in [[tufo]] intagliato con motivi geometrici a rilievo profilati da un’ampia dentellatura perimetrale. Al centro del prospetto è posto un [[oculo]] circolare mentre sulle estremità laterali si trovano due [[Nicchia|nicchie]] ognuna delle quali contiene una statua di santo. L’interno ha un soffitto decorato ed è organizzato in un solo vasto ambiente a sviluppo longitudinale. Sulla parete posta dietro la mensa eucaristica risalta un dipinto ad olio su tela settecentesco di autore sconosciuto su cui è raffigurata una Madonna della Pietà. Nella navata, su un altarino sulla sinistra, è custodita in una nicchia una statua processionale di fattura artigianale della suddetta Madonna. All'esterno, a seguito del terremoto del [[1980]] è stato edificato un campanile di moderna concezione. Festa titolare: Madonna della Pietà, 3 Maggio.
* '''[[Chiesa di Maria Santissima della Consolazione (Arcavacata)|Chiesa di Santa Maria della Consolazione]]''', parrocchiale, sorge in [[Arcavacata]] centro storico. È stata edificata nel '700 a seguito di una guarigione miracolosa di uno zoppo e di un cieco, fu ampliata per opera della famiglia Magdalone e conclusa nel 1892. L'edificio si mostra alla vista col garbo decorativo delle maestranze locali nel bel prospetto delimitato da [[Lesena|lesene]] sovrastate da originali [[Capitello|capitelli]], da [[Nicchia|nicchie]], da ricche [[Cornice (architettura)|cornici]] e dal [[Timpano (architettura)|timpano]] di coronamento; mentre sulla destra vi è una robusta torre campanaria quadrangolare costituita da tre piani coronati nella parte alta da un terrazzino cinto da un'elegante balaustra. L'interno di gusto [[barocco]] tardo-meridionale è costituito da una sola, ampia [[navata]] delimitata da piatte lesene incassate nei muri e capitelli, quali racchiudono nello spazio libero alcune tele di carattere sacro. Numerose statue, tra cui quella della Madonna della Consolazione, da cui prende il nome l'edificio, sono custodite entro stipi [[XVIII secolo|settecenteschi]] appoggiati alle pareti della navata. La festa titolare è il [[lunedì dell'Angelo]].
* '''Chiesa di [[Santa Maria della Consolazione|Santa Maria Della Consolazione]]''' a [[Santo Stefano (Rende)|Santo Stefano]] è l'antica Cappella della famiglia Magdalone, le cui origini sono incerte. Al suo interno riposano le spoglie mortali di alcuni dei suoi esponenti<ref>{{Cita web|url=http://www.nobili-napoletani.it/Magdalone-Maddalone.htm|titolo=Famiglia Magdalone o Maddalone|accesso=2022-05-02}}</ref>. All'esterno è presente un piccolo cortile recintato da un elegante muretto in mattoni e ringhiere di ferro. L’interno della chiesa, di stile ottocentesco, è molto semplice: il [[presbiterio]] a pianta circolare è decorato da capitelli barocchi e al centro sorge l’altare sul quale è posta la “''Madonna della Consolazione''”, olio su tela di Giovanni Greco (1929). La Cupola, all’interno affrescata da stucchi barocchi, all’esterno è composta da dodici file di coppi di terracotta. La chiesa, anticamente unico luogo di culto della zona, viene riaperta in occasione della sua festa titolare l’ultima domenica di Agosto.
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* '''Chiesa di [[Paolo di Tarso|San Paolo Apostolo]]''', la chiesa di titolo parrocchiale, sorge in un edificio che in passato era un grande panificio denominato PAB (Panificio Automatico Bruzio). Nel [[1973]] [[Papa Paolo VI]] decise di fornire un’assistenza spirituale ai giovani studenti dell'[[Università della Calabria]] tramite i [[Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù|Padri Dehoniani]]. La parrocchia è ubicata vicino al [[Università della Calabria|Campus universitario]] di [[Arcavacata]] in Contrada San Gennaro al confine fra Arcavacata e Quattromiglia. L'interno della chiesa è alquanto austero, di forma rettangolare, manca di elementi decorativi, a parte la grande croce in legno dietro l'altare e le 14 raffigurazioni della passione di Cristo. All'esterno dell'edificio svetta una croce a forma di tàu, con uno spazio vuoto a forma di cuore all'estremità superiore, che simboleggia il Sacro Cuore di Gesù. La parrocchia, soprattutto grazie alla presenza dei [[Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù|Dehoniani]], conta un gran numero di fedeli provenienti da tutto l’hinterland.
* '''Cappella Universitaria,''' la cappella è ospitata in un’aula del palazzo del Rettorato sul ponte Pietro Bucci dell’[[Università della Calabria]]. Questo piccolo luogo di culto, supporto spirituale per gli studenti e il personale dell’Unical, afferisce alla parrocchia di San Paolo Apostolo.
* '''Chiesa di [[San Rocco]]''', piccola chiesa, in contrada Rocchi di [[Arcavacata]]<ref>{{Cita web|url=http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/AccessoEsterno.do?mode=ParrocchieMAP&idSessioneEsterna=112233445566778899&sercd=88077|titolo=Le CHIESE delle Diocesi ITALIANE Chiesa di San Rocco - - Rende - Cosenza - Bisignano - elenco censimento chiese|sito=www.chieseitaliane.chiesacattolica.it|accesso=2023-03-01}}</ref>. Prima dell'ingresso è posto un piccolo atrio coperto che è più recente rispetto al resto dell'edificio, l'interno è molto semplice con alcune tele e due piccole statue. La chiesa fa parte della Parrocchia universitaria di [[Paolo di Tarso|San Paolo Apostolo]] retta dai [[Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù|Dehoniani]]. Per molto tempo fu attivo nei pressi di questa chiesa, il monastero dei santi Pietro e Paolo e qui sorgeva la chiesa più antica di Rende, dedicata all’apostolo Pietro. La festa titolare è la prima domenica di Ottobre.
* '''Chiesa di [[Santa Maria di Monserrato]]:''' vicino all'attuale edificio sorgeva fino a pochi anni fa una antica chiesetta di proprietà della famiglia Magdalone, dismessa all’inizio degli anni 60, dedicata prima a [[Madonna dell'Olmo|Santa Maria dell'Olmo]] e poi alla Madonna di [[Monastero di Montserrat|Montserrat]], della quale oggi resta un solo muro a seguito della sua totale demolizione dopo mezzo secolo di abbandono e rovina. L'edificio sacro fu eretto una prima volta nel [[1950]], ma a causa dei danni riportati nel corso del sisma del [[1980]], fu nello stesso periodo ristrutturato, con l'aggiunta di una slanciata torre campanaria di stile moderno. Nel [[2021]], in seguito ai lavori di rimodernamento degli interni, la chiesa ha riaperto le porte ai fedeli dopo alcuni anni. La facciata della nuova chiesa è preceduta da un ampio [[Portico|porticato]] sorretto da quattro [[Pilastro|pilastri]] a sezione quadrangolare; l'interno è ad un unico corpo a svolgimento longitudinale, costituito da lesene e balaustre moderne e da un rivestimento in gradevoli mattoncini. Nella chiesa sono custodite alcune statue processionali e delle tele con immagini sacre.<ref>{{Cita web|url=http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/AccessoEsterno.do?mode=ParrocchieMAP&idSessioneEsterna=112233445566778899&sercd=88076|titolo=Le CHIESE delle Diocesi ITALIANE Chiesa di Santa Maria di Monserrato - - Rende - Cosenza - Bisignano - elenco censimento chiese|sito=www.chieseitaliane.chiesacattolica.it|accesso=2023-03-01}}</ref> La festa titolare è la terza domenica di Settembre.
* '''Chiesa di [[Carlo Borromeo|San Carlo Borromeo]]''',<ref>{{Cita web|url=http://www.sancarlorende.it/index.html|titolo=Home Page|autore=Webmaster A&A|sito=sancarlorende|lingua=it-IT|accesso=2023-03-01}}</ref> parrocchiale, è integrata nel Parco Rossini e la pianta è di forma circolare. Le grandi dimensioni della struttura rendono visibile, anche da molto lontano, la particolare cupola semisferica, che raggiunge i 30 metri d'altezza. La struttura geometrica si concretizza in un effetto visivo di grande suggestione. L'ingresso aperto sulla facciata è provvisto di un portale superiore. All'interno sono poste 21 colonne e nell'aula possono trovare spazio oltre 500 persone con ampia libertà di movimento. Di notevole fattura le immagini del percorso di Gesù. La cupola della chiesa insieme al municipio sono diventati l'emblema della parte nuova della città.
* '''Chiesa Santuario della Beata [[Nostra Signora di Lourdes|Vergine di Lourdes]]''': questa chiesa parrocchiale sorge in prossimità del parco Robinson. Interamente realizzata in cemento armato, con l'utilizzo di particolari pannelli prefabbricati, garantisce un ottimo isolamento termico ed acustico. L'interno della chiesa è illuminato da una grande vetrata istoriata posta dietro l'altare. Festa titolare: 11 febbraio.
* '''Chiesa di [[Antonio di Padova|Sant'Antonio da Padova]]''' si trova a Commenda ed ha titolo di chiesa parrocchiale<ref name="minube.it">{{Cita web|url=https://www.minube.it/posto-preferito/chiesa-san-giovanni-battista-a3616380|titolo=Chiesa San Giovanni Battista|sito=Minube|lingua=it-IT|accesso=2023-03-01}}</ref>. Elevata tra il [[1979]] e il [[1985]] su disegno dell'architetto Raffaele Filippelli, si raccorda perfettamente con l'ambiente naturale e la scenografica fuga dei palazzi circostanti. L'uso di materiali come [[cemento]] e [[ferro]] conferiscono alla struttura una notevole eleganza formale, come si evince dall'armoniosa geometria delle membrature che confluiscono verso la [[Cuspide (architettura)|cuspide]] la quale corona la fabbrica con la lanterna vetrata e la croce commessa in cima. La torre campanaria è incorporata alla chiesa e svetta con la sua forma slanciata per favorire la propagazione del suono delle [[Campana|campane]] a distanza notevole. L'interno riceve in abbondanza la luce proveniente dai ventiquattro finestroni, dalle fessure verticali poste dietro l'altare, che crearono con le proprie lame di luce effetti suggestivi. L'ampia struttura architettonica incorpora anche il [[convento]] dei [[Ordine dei Frati Minori|Frati Minori]] con le celle dei religiosi e gli spazi comuni (biblioteca, refettorio). La festa del patrono è il 13 giugno.
* '''Chiesa di [[Giovanni Battista|San Giovanni Battista]]''', a Commenda<ref name="minube.it" />: il terreno su cui sorge questa chiesa apparteneva al Supremo [[Sovrano Militare Ordine di Malta|Ordine Militare di Malta]]. L'antica chiesetta fu fondata nel [[XVII secolo]] dall'[[abate commendatario]] Giuseppe d'Aquino. Nel corso degli anni fu più volte rimaneggiata. Oggi la facciata è divisa da [[Lesena|lesene]] piatte con [[Capitello|capitelli]] e decorazioni che racchiudono due [[Nicchia|nicchie]] vuote. Il [[Portale (architettura)|portale]] è in [[pietra]] e senza motivi ornamentali. All'interno, a unica [[navata]], si possono ammirare il soffitto decorato, due statue processionali vicino all'altare dell'[[Maria Addolorata|Addolorata]] e [[Giovanni Battista|San Giovanni]] e alcuni quadri con soggetto sacro.
* '''Chiesa di [[Francesco da Paola|San Francesco da Paola]]''', in località Surdo<ref>{{Cita web|url=https://www.sstrinitarende.it/?page_id=51|titolo=Chiesa San Francesco di Paola – Parrocchia SS.ma Trinità|lingua=it-IT|accesso=2023-03-01}}</ref>: già cappella privata della famiglia Zagarese<ref>{{Cita web|url=http://www.nobili-napoletani.it/Zagarese.htm|titolo=Famiglia Zagarese|sito=www.nobili-napoletani.it|accesso=2022-07-19}}</ref>, il sacro luogo fu varie volte ripreso, nel [[1973]] quando venne ampliato per far fronte all'accresciuto numero di fedeli, e nel [[1980]] dopo il tremendo [[terremoto]]. La [[facciata]] è divisa in fasce rettangolari ad [[intonaco]], il [[Portale (architettura)|portale]] in [[tufo]] è profilato da una sobria [[Cornice (architettura)|cornice]], la parte superiore è coronata da un [[Timpano (architettura)|timpano]] triangolare, il quale regge la [[campana]] entro un semplice [[campanile a vela]]. L'ambiente interno è molto semplice: il [[presbiterio]] è diviso dalla [[navata]] da un possente [[Arco (architettura)|arco]] e l'altare posto sul fondo è in muratura. All'interno della chiesa sono custodite la statua di [[Francesco da Paola|San Francesco da Paola]] e un bel quadro della [[Madonna del Rosario]], posto sull'altare. La Festa patronale è l'ultima domenica di [[maggio]].
* '''Chiesa della [[Trinità (cristianesimo)|SS. Trinità]]''', sede parrocchiale di recente realizzazione<ref>{{Cita web|url=https://www.sstrinitarende.it/?page_id=36|titolo=Chiesa SS.ma Trinità – Parrocchia SS.ma Trinità|lingua=it-IT|accesso=2023-03-01}}</ref>, sorge sul lato sinistro del fiume Surdo, in contrada Linze. La facciata rettangolare è caratterizzata da due grandi archi in [[calcestruzzo]] faccia-vista che incrociandosi individuano simbolicamente l'ingresso principale. La chiesa, completamente rivestita in mattoni faccia-vista tipici del luogo (Rende ospitava proprio in località Surdo alcuni mattonifici), presenta all'interno un'unica ampia navata con struttura a [[semicerchio]]. Il portone d'entrata si affaccia su una scalinata semicircolare che si estende sull'ampia piazza antistante dedicata a [[Dino Trabalzini|mons.Trabalzini]].
* '''Chiesa di [[Francesco da Paola|San Francesco da Paola]]''', Il piccolo edificio<ref>{{Cita web|url=http://www.sanfrancescodapaolasanianni.com/storia-history/|titolo=Storia}}</ref>, di proprietà della Famiglia Basile, si trova in un castagneto di contrada Sant’lanni. È di origine incerta e nel corso degli anni è stato più volte ristrutturato. Oggi la facciata, molto sobria, presenta un semplice portale affiancato da [[Lesena|lesene]] appena accennate. Nella parte superiore è poi visibile un piccolo campanile a vela e a destra nel [[1993]] è stato edificato un piccolo campanile. All'interno, ad unica navata, rimane l'altare in legno sormontato da una tela raffigurante il Santo affiancata da due statue di santi. Una di queste, in legno scolpito, raffigura San Francesco d'Assisi. Nella chiesa, inoltre, è custodita una preziosa reliquia: una spina della corona imposta dai soldati mercenari a Cristo dopo la flagellazione. La chiesa fu edificata per ricordare che San Francesco era solito fermarsi in questi luoghi durante i suoi viaggi da Paola a [[Paterno Calabro|Paterno]] e [[Spezzano della Sila]]. Festa titolare: Ultima settimana di Luglio.
* '''Chiesa di [[Agostino d'Ippona|Sant'Agostino]]''', sorge nell'omonima frazione, si sviluppa su un crinale immerso nel verde nei pressi di quello che un tempo fu un antico convento dei padri Agostiniani soppresso durante l'occupazione francese a Rende. Cappella gentilizia della [[Spada (famiglia)|famiglia Spada]], la chiesa è molto espressiva nella sua semplicità: l'ingresso è coperto da una piccola tettoia a tegole, sovrastata da un oculo circolare e dal [[campanile a vela]] posto sopra il [[frontone]]. All'interno, è presente un piccolo altare in muratura sovrastato dall'immagine del Santo in un dipinto in olio su tela, e dai lati due dipinti sacri unici nell'interno privo di decorazioni.
* '''Chiesa di [[Chiara d'Assisi|Santa Chiara]]''', il piccolo edificio recentemente restaurato sorge vicino al moderno parco acquatico.