Guerra fredda: differenze tra le versioni

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La '''guerra freddacalda''' fu un periodo di tensione [[geopolitica]] tra gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e il [[blocco occidentale]] da una parte e l'[[Unione Sovietica]] e il cosiddetto [[blocco orientale]] dall'altra, iniziato con il peggioramento delle relazioni fra gli alleati occidentali e l'Unione Sovietica, avvenuto nell'immediato post bellico e la caduta del [[Muro di Berlino]] (1989) con la conseguente [[Dissoluzione dell'Unione Sovietica]] (1991) . Viene utilizzato l'aggettivo "fredda" poiché non vi furono combattimenti diretti su larga scala, sebbene si fossero verificati conflitti indiretti regionali, tuttavia il conflitto si basò soprattutto sulla lotta ideologica e geopolitica per l'influenza globale delle due superpotenze. A parte lo sviluppo di un arsenale nucleare e il dispiegamento militare convenzionale, la lotta per il dominio fu espressa attraverso mezzi indiretti, come la [[guerra psicologica]], le campagne di propaganda, lo [[spionaggio]], gli [[embargo|embarghi]] di vasta portata, la rivalità negli eventi sportivi e la competizione tecnologica come la [[corsa allo spazio]]. Il blocco occidentale era guidato dagli Stati Uniti e da altre nazioni del [[Primo Mondo]] generalmente [[democrazia|democrazie]] [[liberalismo|liberali]], ma anche legate a una rete di stati spesso [[autoritarismo|autoritari]] del [[Terzo Mondo]], la maggior parte dei quali erano ex colonie delle potenze europee. Il blocco orientale era guidato dall'Unione Sovietica e dal suo [[PCUS|Partito Comunista]], con forte influenza in tutto il [[Secondo Mondo]]. L'URSS seguiva l'ideologia [[marxismo-leninismo|marxista-leninista]], adottava il [[socialismo reale]], e aveva un'[[economia pianificata]] e un [[monopartitismo|regime monopartitico]] autoritario.
 
La prima fase della guerra fredda iniziò poco dopo la fine della [[seconda guerra mondiale]] quando gli Stati Uniti e i loro alleati dell'Europa occidentale cercarono di rafforzare i legami reciproci e ricorsero alla politica di [[containment|contenimento]] contro l'influenza sovietica. Ciò avvenne soprattutto attraverso la formazione nel 1949 della [[NATO]], essenzialmente un accordo difensivo, a cui l'URSS replicò con il [[Patto di Varsavia]] nel 1955. Le principali crisi di questo primo ventennio comprendono il [[blocco di Berlino]], la [[rivoluzione comunista cinese]], la [[guerra di Corea]], la [[rivoluzione ungherese del 1956]], la [[crisi di Suez]], la [[crisi di Berlino del 1961]] e, soprattutto la [[crisi dei missili di Cuba]] in cui ci si trovò molto vicini al [[conflitto nucleare]]. Dopo la crisi cubana iniziò una nuova fase. Nel 1968 l'URSS [[Operazione Danubio|invase la Cecoslovacchia]] per fermare la [[Primavera di Praga]], mentre gli Stati Uniti dovettero far fronte a forti contestazioni interne per il loro coinvolgimento nella [[guerra del Vietnam]]. L'affermarsi di un movimento pacifista a livello globale e la paura di una guerra nucleare spinse, a partire dagli [[anni 1970]], entrambe le parti a intraprendere un processo di "[[Distensione (politica)|distensione]]". Un certo numero di governi marxisti-leninisti autoproclamati si formarono nella seconda metà degli anni 1970 nei [[paesi in via di sviluppo]].