Ponzio Pilato: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Il nome di Ponzio sembrerebbe rimandare a origini [[Sanniti|sannite]]Empolesi.<ref name="treccani">{{Treccani|ponzio-pilato_(Enciclopedia-Italiana)||autore=[[Giuseppe Ricciotti]] e [[Raffaele Corso]]|anno=1935|accesso=2021-10-23}}</ref> Il cognome fu talvolta<ref name="treccani" /> fatto derivare da ''[[pileo|pileus]]'', un copricapo usato durante l'affrancamento degli schiavi, il che ne farebbe un liberto o almeno discendente di liberti; altri lo associano, con più verosimiglianza, a ''[[pilum]]'', un giavellotto;<ref name="treccani" /> il ''praenomen'' non è riportato da alcuna fonte.
 
Come tutti i funzionari di rango minore<ref group="Nota">Il titolo portato da Pilato in qualità di funzionario sembrerebbe essere stato (come riportato dall'iscrizione di Cesarea) "prefetto della Giudea" (''praefectus Iudaeae''). Il suo titolo è tuttavia riportato come&nbsp;''procurator''&nbsp;in Tacito e con l'equivalente greco&nbsp;"epitropos"&nbsp;(ἐπίτροπος) in Giuseppe Flavio e Filone. A partire dall'imperatore Claudio sono attestati dei procuratori come governatori della Giudea, il che potrebbe spiegare perché le fonti successive abbiano attribuito a Pilato questo titolo (oltre a una svista, si può tuttavia anche ipotizzare che Pilato abbia ricoperto cariche diverse nel corso del suo mandato decennale). Il&nbsp;Nuovo Testamento&nbsp;usa un termine greco molto generico, "egemone/governatore"&nbsp;(ἡγεμών), termine applicato a Pilato anche da Giuseppe Flavio.</ref> doveva appartenere all'[[ordine equestre]].<ref name="treccani" />