Ono San Pietro: differenze tra le versioni

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'''Ono San Pietro''' (<!--[[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|['baːri]}}, -->''Dò'' in [[Dialetto camuno|camuno]]<ref>{{cita libro | cognome= Ertani| nome= Lino | titolo= Dizionario del dialetto camuno e di toponomastica| editore= Tipografia M. Quetti| città= Artogne | anno= [[1980]]| pagine=163}}</ref>) è un [[comune italiano]] di 985 abitanti<ref>[http://demo.istat.it/pop2007/index.html Dato Istat all'31/12/2007].</ref>, della [[Val Camonica]], [[provincia di Brescia]] in [[Lombardia]].
 
Il territorio del comune di Ono San Pietro confina con diversi comuni: a nord con quello di [[Capo di Ponte]], a nord-ovest con quello di [[Paisco Loveno]], a ovest e a sud con quello di [[Cerveno]] e a est con quello di [[Ceto]].
 
{{dx|[[Immagine:mappa ono san pietro.jpg|thumb|Il territorio di Ono San Pietro in [[Valle Camonica]]]]}}
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Il paese si espande sul [[cono di deiezione]] della [[Concarena]] formato dall'escavazione del torrente [[Ble]]. Sono presenti [[Dolina carsica|doline]] (in [[dialetto camuno]] ''bìs'') ed effetti di [[carsismo]] che provocano soventi smottamenti.
 
In passato era famoso per le sue [[calchera|calchere]] (da cui lo scotöm) e per le cave di [[marmo occhialino]]. Sono state ritrovate sei calchere, in uso fino agli anni '50.<ref>{{cita pubblicazione |cognome= Priuli|nome=Ausilio |linkautore=Ausilio Priuli|anno=[[2008]] |titolo= |rivista= InterValli|numero=2|pagine= 24|url=http://www.vallecamonicacultura.it/intervalli.php |accesso= 11-10-2008}}</ref>
 
===Idrografia===
L'abitato è attraversato dal torrente [[Ble]] che si scaricaconfluisce nell'[[Oglio]].
 
==Storia==
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Cricolo invece sorgeva più a nord, nei dintorni della chiesa di San Pietro.<ref name="sitcom"> {{cita web|url=http://www.comune.ono-san-pietro.bs.it/Paese/Conoscere/Storia_Arte_Cultura/menu.asp|titolo=Comune di Ono San Pietro|accesso=13-9-2008}}</ref>
 
Il [[14 ottobre]] [[1336]] il [[vescovo di Brescia]] [[Jacopo de Atti]] investe ''[[iure feudi]]'' dei diritti di decima nei territori di [[Cerveno]], Ono e Cricolo, [[Esine]] e [[Paisco Loveno|Paisco]] Oprandino Codaferri da [[Cemmo]].<ref name="celli19">{{cita libro|cognome=Celli |nome=Roberto |titolo= Repertorio di fonti medievali per la storia della Val Camonica|anno= [[1984]]|editore=Tipolitografia Queriniana |città= [[Brescia]]|id=ISBN 88-343-0333-4 |pagine=80}}</ref>
 
Si apre nel [[1338]] un forno fusorio che rimarrà in uso sino al [[1815]].<ref name="sitcom" />
 
L' [[11 gennaio]] [[1350]] il [[vescovo di Brescia]] [[Bernardo Tricardo]] investe [[''iure feudi]]'' dei diritti di decima nei territori di [[Berzo Inferiore]], Ono e Cricolo e [[Cerveno]] Rainaldo del fu Zanino [[Federici]] di [[Gorzone (Darfo Boario Terme)|Gorzone]].<ref name="celli19">{{cita libro|cognome=Celli |nome=Roberto |titolo= Repertorio di fonti medievali per la storia della Val Camonica|anno= [[1984]]|editore=Tipolitografia Queriniana |città= [[Brescia]]|id=ISBN 88-343-0333-4 |pagine=100}}</ref>
 
Alla [[pace di Breno]] del [[31 dicembre]] [[1397]] i rappresentanti della comunità di Dò, Buono di Pietro da Ono e il notaio Giorgio da [[Cemmo]], si schierarono sulla sponda [[ghibellina]].<ref>{{cita libro
|cognome=Brunelli
|nome=Gregorio
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}}</ref>
 
Il [[17 settembre]] [[1423]] il [[vescovo di Brescia]] [[Francesco Marerio]] investe [[''iure feudi]]'' dei diritti di decima nei territori di [[Monno]], [[Cevo]], [[Andrista]], [[Grumello (Paisco Loveno)|Grumello]], [[Saviore]], [[Cemmo]], Ono, [[Sonico]], [[Astrio]], [[Malegno]], [[Cortenedolo]], [[Vione]], [[Incudine]] e [[Berzo Demo]] a Bertolino [[della Torre]] di [[Cemmo]] .<ref name="celli19">{{cita libro|cognome=Celli |nome=Roberto |titolo= Repertorio di fonti medievali per la storia della Val Camonica|anno= [[1984]]|editore=Tipolitografia Queriniana |città= [[Brescia]]|id=ISBN 88-343-0333-4 |pagine=206}}</ref>
 
Il [[29 marzo]] [[1438]] vi è il decreto di unone delle chiese di San Pietro in Cricolo con San Alessandro, a favore di Ono. Il primo parroco dititolare della parrocchia risulta essreessere, daida documenti del [[1471]], tale don Massimo.<ref name="quad"> {{cita libro | cognome= Tarsia| nome= Enrico| titolo= Quaderni Camuni - n. 33| editore= [[Vannini]]| città= [[Brescia]] | anno= [[1986]]| capitolo=Malegno|pagine=61}}</ref>
 
Nel [[1493]] il comune di Ono o ''Hono'' risulta abitato da 250 anime, mentre [[Giovanni da Lezze]] ricoda agli inizi del ’600 le due comunità distinte di Hono e Cricolo. <ref> {{cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/2000841/?view=toponimi&hid=2000299|titolo=Lombardia beni Culturali|accesso=13-9-2008}}</ref>
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In principio del secolo XV una frana staccatasi dalla [[Concarena]] scende sul nucleo di Cricolo, ridimensionandolo fortemente. I danni ai campi furono così ingenti da costringere molti ad emigrare.<ref name="ric">{{cita libro | cognome= Ricardi| nome= Marcello |coautori=Giacomo Pedersoli | titolo= Grande guida storica di Valcamonica Sebino Val di Scalve| editore= Toroselle| città= [[Cividate Camuno]] | anno= [[1992]]|pagine=458}}</ref>
 
Secondo il ''Catalogo queriniano'' del [[1532]] indica che tale Pietro di [[Berzo Demo|Demo]] èera rettore della parrocchiale di [[Sant'Alessandro]] in unione a quella di San Pietro "de Gricolo", ed erano presenti le scuole del Santissimo Sacramento e dei [[Disciplini]].<ref> {{cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/11500710/?view=toponimi&hid=2000299|titolo=Lombardia beni Culturali|accesso=13-9-2008}}</ref>
 
Nel [[1559]] sono presenti la confraternita del Corpus Domini, con 100 confratelli, e quella dei [[Disciplini]], anch'essa con 100 membri.<ref name="quad" />
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Nel [[1599]] don Gregorio Camadini da [[Incudine (Italia)|Incudine]] promuove la fondazione del [[Monte di Pietà]], con lo scopo di aiutare i bisognosi in tempi difficili.
 
Il comune di Do e Ono è inserito nel cantone della Montagna con la legge del [[1° maggio]] [[1797]]. <ref> {{cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/2001242/?view=toponimi&hid=2000299|titolo=Lombardia beni Culturali|accesso=13-9-2008}}</ref> In seguito verrà unito al comune di [[Cerveno]] fino all'avvento del [[Regno Lombardo-Veneto]], quanto riotterrà l'autonomia.
Nel [[1798]] si costruisce la nuova chiesa di Sant'Alessandro, in quanto la vecchia era divenuta insufficiente.<ref name="quad" />
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Nel [[1867]] un incendio distrugge 20 case.<ref name="ric" />
 
Nel [[1927]], a segutoseguito della legge fascista contro i piccoli comuni (Regio Decreto del 28 ottobre), Ono San Pietro perde l'autonomia diventando frazione di [[Capo di Ponte]]: nel 1946 gli abitanti del paese si astengono dal votare alle primelibereprime libere elezioni amministrative, per protestare contro la mancata autonomia del comune. Nell'agosto dei [[1947]], tornato indipendente, un folto gruppo di cittadini penetrò nel municipio di Capo di Ponte spaccando su tutto e picchiando giu bestemie perché fin da allora quelli di ono erano bei catif e si riappropriò di bandiera, registri e suppellettili, portandoli in corteo sino ad Ono San Pietro.<ref name="sitcom" />
 
Nel secondo dopoguerra Ono viene congiunto con la [[strada Statale 42 del Tonale e della Mendola]] tramite un ponte sull'[[Oglio]]. Prima di sceglirescegliere questa soluzione l'amministrazione aveva soppesato l'idea di congiungerlo solo con [[Cerveno]] e [[Cemmo]].<ref name="quad" />
 
===Feudatari locali===
Famiglie che hanno ottenuto l'[[vescovo di Brescia|infeudazione vescovile]] dell'abitato:
 
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