Giulio Gabrielli il Giovane: differenze tra le versioni

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Nacque a [[Roma]] il [[20 luglio]] [[1748]] da [[Gabrielli|famiglia nobile]] originaria di [[Gubbio]] e trasferitasi successivamente a [[Roma]]. Suo padre era il marchese Angelo Gabrielli e sua madre era la marchesa Caterina Trotti. Un suo antenato, [[Giulio Gabrielli il Vecchio]], fu anch'egli cardinale.
 
Dopo gli studi di legge, il [[9 marzo]] [[1800]] ricevette il suddiaconato ed il diaconato il [[16 marzo]] di quello stesso anno. Consacrato sacerdote il [[23 marzo]] [[1800]], divenne poco dopo protonotaro[[protonotario apostolcoapostolico]] e reatorerettore della Sacra ConregazioneCongregazione del Buon Governo. Venne nominato Segretario della Sacra[[Congregazione del ConsulaConcilio|Congregazione del ConsiglioConcilio di Trento]].
 
[[Papa Pio VII]] lo elevò al rango di [[cardinale]] nel [[concistoro]] del [[23 febbraio]] [[1801]], il [[26 febbraifebbraio]] successivo ricevette la berretta cardinalizia ed il [[20 luglio]] [[1801]] il titolo di San Tommaso in Parione.
 
Dopo la sua nomina cardinalizia, venne eletto vescovo di SenigagliaSenigallia dall'[[11 gennaio]] [[1808]] per poi venire consacrato domenica [[14 febbraio]] [[1808]] a [[Roma]] nella cappella privata del pontefice dallo stesso [[Pio VII]], assistito da [[Francesco Bertazzoli]], arcivescovo titolare di Edessa, e da [[Giuseppe Bartolomeo Menocchio]], vescovo titolare di Porfireone, sacrestano ponificio.
 
Servì come [[Cardinale Segretario di Stato]] dal [[26 marzo]] [[1808]] al [[25 luglio]] [[1814]], poco dopo la sua nomina ([[16 giugogiugno]] [[1808]]) venne arrestato dai francesi e deportato dapprima a [[Novara]] e poi a [[Milano]]. Nel [[1809]] venne confinato in [[Francia]] con [[Pio VII]] e trasferito quindi a [[Sedan]]. Al suo rifiuto di presenziare al matrimonio deldell'Imperatore [[Napoleone Bonaparte]] con [[Maria Luisa d'Asburgo-Lorena]] celebratosi il [[2 aprile]] [[1810]], assieme ad altri dodici cardinali, venne privato delle proprie proprietà e del propriadella dignità cardinalizia venendoe obbligato ad indossare gli abiti clericali neri. Raggiunse il papa a [[Fontainbleau]] nel [[1813]] e nel febbraio del [[1814]] venne nuovamente confinato a [[Le Vigan]], [[Cevennes]] nel sud della Francia, sino alla sua successiva liberazione. Tornato a [[Roma]] con la corte pontificia, venne nominato Prefetto della Sacra Congregazione del Concilio di Trento dal [[26 luglio]] [[1820]], dopo aver rinunciato alla reggenza della propria diocesi il [[5 febbraio]] [[1816]]. Optò quindi per il titolo cardinalizio di San Lorenzo in Lucina dal [[17 dicembre]] [[1819]] in concomitanza allcon l'ottenimentottenimento del titolo di cardinale protopresbitero. Pro-datario di Sua Santità dal [[12 maggio]] [[1820]], rimase in carica sino alla propria morte unitamente alla reggenza delle abbazie commendatarie di San Paolo in [[Valdiponti]] (Perugia) edie di San Giovanni dell'Eremo di [[Città della Pieve]], nonché dei Santi Vito e Pancrazio a [[Todi]].
 
Morì il [[26 settembre]] [[1822]] all'età di 74 anni. Fu sepolto ina [[Roma]], anella [[Basilica di Santa Maria sopra Minerva]].
 
==Fonti==