Operazione Chaos: differenze tra le versioni
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Nel 1969 il piano CHAOS viene espanso perché la Presidenza Nixon espresse gli stessi dubbi della precedente sulla influenza straniera nella protesta domestica. Venne pertanto richiesto alla CIA un documento sul supporto comunista straniero ai movimenti di protesta rivoluzionari negli USA, che doveva essere inclusivo anche delle attività di incoraggiamento ed assistenza. Il rapporto fu completato in dieci giorni ed in esso si affermava che vi era solo un appoggio molto limitato da parte di comunisti stranieri ai movimenti di protesta rivoluzionari negli Stati Uniti e, in ogni caso, nessuna evidenza di direzione o controllo della protesta. In sostanza, l'appoggio consisteva in attività di propaganda. Dall'estate del 1967 le sorgenti all'estero non avevano rilevato alcuna assistenza o direzione significativa.
Analogo risultato pervenne dalla stretta collaborazione realizzata con l'FBI. Questo rapporto, datato 30
In merito ai movimenti della sinistra radicale, così come per gli attivisti neri, si esclusero evidenze di supporto, istigazione o fomentazione attraverso impiegati governativi, sindacati, scuole, università e mass-media. Nell'autunno del 1969 furono sviluppati due programmi addizionali. Il primo fu un programma interno gestito dal DOMESTIC CONTACT SERVICE (DCS). Il secondo fu sviluppato con agenti del gruppo CHAOS, istruiti negli USA e poi inviati in missione all'estero. Tra il 1969 ed il 1973 il DCS inviò ben 200 rapporti al gruppo CHAOS, anche in questo caso senza trovare obiettivi riscontri all'influenza straniera.
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