Alfredo Signori: differenze tra le versioni

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Compì i propri studi presso il Liceo artistico di Brera. In seguito si iscrisse all'[[Accademia di belle arti di Brera|Accademia]], ma frequentò solo per un anno, conseguendo però un diploma valido per l'insegnamento dell'educazione artistica nelle [[scuole medie]], attività che svolgerà fino al 1968.
 
Il suo interesse era originariamente legato alle figure e al ritratto, con uno stile pittorico che si avvicinava all'[[Espressionismo tedesco (pittura)|espressionismo tedesco]] e mitteleuropeo, noto in Italia sopratttuttosoprattutto grazie alle [[Esposizione internazionale d'arte di Venezia|Biennali veneziane]].
 
Nel dopoguerra uno schiarimento della tavolozza e una maggiore attenzione al paesaggio lo collocarono con più sicurezza nel solco della tradizione pittorica lombarda, ancora memore dell'esperienza [[Chiarismo lombardo|chiarista]]<ref>Le informazioni biografiche sono tratte da AA. VV., ''Il Premio Bergamo 1939-1942. Documenti, lettere, biografie'', Electa, 1993 (pagina 336).</ref>.
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==Esposizioni==
 
L'evento di maggior importanza a cui Signori partecipò fu senza dubbio la seconda edizione (1940) del [[Premio Bergamo]] di [[Giuseppe Bottai]], con l'opera ''Uomini in treno'', dai toni espressionisti e quasi caricaturali. Nel 1993 venne inaugurata nel capoluogo orobico la mostra "Gli anni del Premio Bergamo", una retrospettiva in cui fu esposta una selezione di opere tra quelle che parteciparono a quella storica manifestazione, fra cui ''Uomini in treno'' di Signori, e di alcuni dipinti partecipanti al "contrapposto" [[Premio Cremona]] di [[Roberto Farinacci|Farinacci]]<ref>AA. VV., ''Gli anni del premio Bergamo. Arte in Italia intorno agli anni Trenta'', Electa, 1993 (scheda del dipinto a pagina 229 e riproduzione a pagina 177).</ref>.
 
Altre partecipazioni furono quelle del Premio nazionale Cremona (da non confondere con il Premio Cremona di Farinacci) del 1949, del Premio città di [[Clusone]] del 1957 e del Premio nazionale [[Casalmaggiore]] del 1957, dove gli venne conferito il diploma d'onore e il premio acquisto dell'opera esposta<ref>AA. VV., ''Il Premio Bergamo 1939-1942. Documenti, lettere, biografie'', Electa, 1993 (pagina 336).</ref>.
 
 
Mostre personali postume di rilievo furono quelle tenute a Cremona (dicembre 2011-gennaio 2012)<ref>''[{{cita web|url=http://www.cremonaoggi.it/2011/12/07/alfredo-signori-un-artista-metropolitano-mostra-alla-fondazione-citta-di-cremona/ |titolo=Alfredo Signori, un artista metropolitano - Mostra alla Fondazione Città di Cremona]'', |editore=CremonaOggi, .it|data=7 dicembre 2011.}}</ref> e a [[Mantova]] (autunno 2013), nella quale furono esposti numerosi ritratti di familiari e di numerosi personaggi della cultura internazionale eseguiti tra gli anni Settanta e Ottanta<ref>[{{cita web|url=http://gazzettadimantova.gelocal.it/tempo-libero/arte-e-fotografia/evento/alla_galleria_einaudi_i_volti_di_alfredo_signori-12593.html ''|titolo=Alla galleria Einaudi i "Volti" di Alfredo Signori''], |editore=Gazzetta di Mantova (senza data).}}</ref>.
 
==Opere in collezioni pubbliche==
Il Museo civico "Ala Ponzone" di Cremona possiede due dipinti di Signori, ''Autunno'' (1949) e ''Inverno'' (1950), ispirati dalla tematica delle stagioni e dai toni più chiari e pacati, sulla scorta dell'evoluzione stilistica degli anni del dopoguerra, di cui sopra<ref>AA. VV., ''il Premio Bergamo 1939-1942. Documenti, lettere, biografie'', Electa, 1993 (pagina 336).</ref>.
==Note==
<references/>