Madonna della Cesta (Rubens): differenze tra le versioni

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==Storia==
Le menzioni più antiche dell'opera la ricordano nella guardaroba della [[villa di Poggio Imperiale]] ([[Archivio di Stato di Firenze|ASF]], Guardaroba 657) nel 1654-1655, poi dal [[1697]], a [[Palazzo Pitti]] nella Sala dei Pappagalli (ASF, Guardaroba 1051, c.498, n. 346). Nelle successive registrazioni si tracciano vari spostamenti in una stanza o un'altra, finché nel [[1799]] i commissari francesi non inviarono l'opera a [[Parigi]], dove venne inviata in deposito al [[Musée des Beaux-Arts (Digione)|Museo]] di [[Digione]], in cui rimase fino al 1815, tornando a Firenze l'anno successiuvosuccessivo.
 
Una copia antica si trova in collezione privata a Vienna, che L. Burchard ritenne autografa e di qualità migliore della versione fiorentina, mentre un'altra più modesta e ingrandita si vede nella galleria di [[Palazzo Spinola]] a Genova (n. 59), già attribuita a [[Jacob Jordaens]].