Gabriella Sica: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Nata a Viterbo, vive a [[Roma]] dall'età di dieci anni. Ha compiuto i suoi studi a [[Roma]], dove attualmente insegna letteratura italiana all'università "La Sapienza".
 
Inizia a pubblicare i suoi testi poetici sulla rivista «Prato pagano» nel 1980 e su l'«Almanacco dello specchio» nel 1983. Nel 1986 pubblica il suo primo libro di poesie, dal titolo "La famosa vita", che vince il Premio di Poesia Brutium-Tropea. Escono poi nel 1992 "Vicolo del Bologna", nel 1997 "Poesie bambine", nel 2001 "Poesie familiari" ([[Fazi Editore]]), che vince il Premio Internazionale di Poesia Camaiore ed è finalista vincitore al Premio Frascati di Poesia e al Premio Metauro. Nel 2009 pubblica il suo ultimo libro di poesia, "Le lacrime delle cose", vincitore del [[Premio Alghero Donna|Premio Nazionale Alghero Donna di Letteratura e Giornalismo]] per la sezione poesia nel 2010, del Premio Garessio-Ricci, finalista vincitore al Premio Internazionale Dessì e al Premio Lucia Rodacanachi-Arenzano.
 
A partire dagli anni '80 inizia a svolgere un'intensa e generosa attività nell'ambito della poesia contemporanea, aggregando attorno alla rivista «Prato pagano», che dirigerà dal [[1980]] al [[1987]], molti poeti della cosiddetta "generazione dell'80" (detta anche della "parola ritrovata"). Lei stessa racconta, nell'introduzione a un libro di Flavia Giacomozzi, ''Campo di battaglia. Poeti a Roma negli anni ottanta (antologia di «Prato pagano» e «Braci»)'', come in quegli anni ci sia stata «una postura morale acquisita dai poeti giovani, l'aggiunta di un supplemento di interiorità che rappresentò un modo per ristabilire l'autenticità e la credibilità del fare poesia».
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Ha inoltre ideato e realizzato per la Rai, con la regia di Gianni Barcelloni, alla fine degli anni Novanta, sei video sui grandi poeti del Novecento ([[Giuseppe Ungaretti]], [[Eugenio Montale]], [[Pier Paolo Pasolini]], [[Umberto Saba]], [[Sandro Penna]] e [[Giorgio Caproni]]), i cui primi tre sono stati pubblicati in videocassetta da Einaudi (2000 e 2001).
 
Nel 2000 ha scritto e letto alla Radio "C'erano i contadini", testo che alterna commenti d'autore alle voci popolari della [[Tuscia]] di cui è originaria.
 
Il suo ultimo libro, "Emily e le Altre. Con 56 poesie di Emily Dickinson", uscito nel 2010, ha avuto riconoscementiriconoscimenti di critica e di pubblico.
 
Le poesie di Gabriella Sica, apprezzate fin dall'inizio da [[Elsa Morante]], [[Attilio Bertolucci]] e [[Giovanni Raboni]], sono state tradotte in francese, inglese, rumeno e, in particolare, in spagnolo (in alcune antologie di poesia italiana e con il volume "No sentirás el ruisenor que llora", nella traduzione di Mercedes Arriaga).