Franco Anselmi (terrorista): differenze tra le versioni

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Le prime azioni del gruppo furono due attentati contro altrettante redazioni di quotidiani romani: il 30 dicembre del [[1977]] attaccano, a colpi di molotov, l'entrata de ''[[Il Messaggero]]'' in via dei Serviti mentre, il 4 gennaio [[1978]], entrano nella redazione del [[Corriere della Sera]] minacciando gli impiegati e lanciando tre molotov, una delle quali, tirata da Anselmi, colpisce per sbaglio il portiere dello stabile che ne rimase gravemente ustionato.<ref>''A mano armata. Vita violenta di Giusva Fioravanti'' - Giovanni Bianconi [http://books.google.it/books?id=OD9EYkj8kIMC&printsec=frontcover&dq=A+mano+armata.+Vita+violenta+di+Giusva+Fioravanti&hl=it&ei=4TE8TunaNcb5sga-k8Ei&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CC0Q6AEwAA#v=onepage&q&f=false], pp.1117</ref>
 
Il 28 febbraio [[1978]], in occasione del terzo anniversario della morte di Mantakas, Anselmi partecipa, assieme con i fratelli Fioravanti ed altri terroristi, alla sparatoria di piazzale Don Bosco in cui rimane ucciso il militante di [[Lotta Continua]] [[Roberto Scialabba]]. Cristiano Fioravanti riferì inseguitoin seguito che Anselmi scaricò tutto il suo caricatore nell'azione, senza però colpire nessuno.<ref>[http://www.reti-invisibili.net/robertoscialabba/ ''Roberto Scialabba: Scheda a cura di Andrea Barbera''] su Reti-invisibili.net</ref> L'omicidio di Scialabba, considerato come la prima azione violenta del gruppo, resterà un caso insoluto per molti anni, fino alla confessione del pentito Cristiano Fioravanti che, nel [[1982]], consentirà di attribuirne le responsabilità agli stessi [[Nuclei Armati Rivoluzionari|NAR]].
 
=== La morte ===