Christoph Friederich Bretzner: differenze tra le versioni
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La produzione letteraria iniziata nel 1769 con la commedia ''Il ladro di mele'' (''Der Apfeldieb oder der Schatzgräber'') si conclude già nel 1796. Insieme alla occupazione letteraria, l'autore esercita la professione di ragioniere e poi quella di partner di un procacciatore di affari. Con le parodie della sensibilità Wertherschen, Siegwartischer notte Schwärmerei e fisionomiche ed i frammenti di Lavater ("Karl u. Sophie oder die Physiognomisten", Leipzig, 1780). Bretzner è rappresentante dello spirito dell'epoca, che si identifica nella collisione di emozioni e cultura illuminista. La grande popolarità delle sue commedie vanta opere quali la sopravvissuta "Räuschchen" (1786), giunta fino ai nostri giorni. L'uso del dialetto è caratteristico per il suo disegno di figura.
L'approccio all'[[opera buffa]] nella sua Singspielen e G. Stephani e conte Rosenberg nella direzione generale della Wiener può trovare motivo nel tentativo di modificare un modulo allora in voga il Singspiel. "Belmonte e Constanze o il ratto dal serraglio" (1781) ne è un degno esempio. Proposta
Il valore storico e culturale delle opere di Bretzner è indiscusso, anche se rimane
== Bibliografia ==
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