Papa Alessandro VI: differenze tra le versioni

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[[File:Cesareborgia.jpg|thumb|left|Presunto ritratto di Cesare Borgia, il duca Valentino. Opera di [[Altobello Melone]].]]
{{Citazione|E che per Alessandro VI il papato e la Chiesa costituirono solo un mezzo per arricchire ed elevare la sua famiglia, assicurando a ognuno dei figli una posizione di dominio.|C. Rendina, ''I Papi'', cit., p. 601}}
Il nome di Alessandro VI è legato a una politica tesa a rendere grande la propria famiglia, favorendo la creazione di un regno per il proprio figlio [[Cesare Borgia|Cesare]] e imparentando per puri calcoli politici la figlia [[Lucrezia Borgia|Lucrezia]]. La politica borgiana, di carattere estremamente personalistico, andò ben oltre il semplice [[Nepotismo papale|nepotismo]] che affliggeva la Chiesa da secoli: Alessandro VI non si limitò ad arricchire solamente la sua famiglia, ma tentò di darle una posizione egemonica.
 
L'ultima fase del pontificato di Papa Alessandro vide le numerose conquiste operate dal figlio in [[Romagna]], con l'intento di creare per lui un dominio personale a discapito dello stesso Stato Pontificio. Grazie ai proventi finanziari dell'Anno Santo e alla [[simonia|vendita]] di numerose cariche ecclesiastiche e cappelli cardinalizi<ref name=":12" />, il Papa riuscì a ottenere i fondi necessari per l'allestimento di un'armata da porre alle dipendenze del figlio. Luigi XII acconsentì tacitamente alle imprese dei Borgia in cambio del mantenimento dei buoni rapporti<ref name=":12" />. Così, nel novembre del 1499<ref name=":12" />, il Valentino poté imbarcarsi in questa campagna di conquista. Con notevole audacia e sfrontatezza il giovane Borgia conquistò, in successione, prima [[Pesaro]], [[Cesena]] e [[Rimini]] e poi anche [[Faenza]], [[Urbino]] e [[Senigallia]].
 
Il [[12 gennaio]] [[1500]] si arrese [[Forlì]]<ref name=":12" />: il capoluogo romagnolo, governato fin dal [[1488]] da [[Caterina Sforza]], madre di [[Giovanni dalle Bande Nere]], capitolò cedendo la [[Rocca di Ravaldino]]. Dopo di che Alessandro VI investì il figlio del titolo di duca di Romagna ([[15 maggio]] [[1501]]<ref name=":12" />). Da quel momento lo Stato della Chiesa perdeva una parte cospicua del suo territorio che passava nelle mani della famiglia Borgia.
 
Nel frattempo, mentre Cesare operava militarmente, il Papa cercò di indebolire la nobiltà romana per favorire l'ascesa della famiglia nella città eterna: furono confiscati i possedimenti ai [[Savelli]], ai [[Caetani]] e ai [[Colonna (famiglia)|Colonna]] e furono ridistribuiti tra i membri della famiglia Borgia: Giovanni, figlio di appena due anni dello stesso Papa, diventò Duca di [[Nepi]]; mentre Rodrigo, figlio di due anni di Lucrezia, divenne Duca di [[Sermoneta]]<ref name=":0" />. Infine venne attaccata la [[Orsini|famiglia Orsini]], con l'eliminazione fisica del [[Giovanni Battista Orsini (cardinale)|cardinale Giovan Battista]] e il bando decretato contro tutti gli altri componenti della famiglia<ref name=":0" />. Solo la morte del Papa ([[18 agosto]] [[1503]]) poté bloccare quest'ascesa politica.
 
Dei ruoli dei vari membri della famiglia Borgia se ne parlerà con più attenzione più avanti. Si dica soltanto che Rodrigo, già nel concistoro del 31 agosto 1492, nominò cardinale [[Juan Borgia (cardinale 1492)|Juan de Borja y Llançol de Romani]]<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.catholic-hierarchy.org/event/cs1492d.html|titolo = Concistoro del 31 agosto 1492|accesso = 18 dicembre 2014|data = }}</ref>, mentre il 20 settembre del 1493 conferirà la porpora cardinalizia al figlio [[Cesare Borgia|Cesare]]<ref name=cesare>Cesare ritornerà allo stato laicale il 18 agosto 1498 ({{Cita web|autore = |url = http://www.catholic-hierarchy.org/bishop/bdeborjac.html|titolo = Cesare Borgia in ''catholic hierarchy''|accesso = 18 dicembre 2014|data = }})</ref><ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.catholic-hierarchy.org/event/cs1493.html|titolo = Concistoro del 20 settembre 1493|accesso = 18 dicembre 2014|data = }}</ref>. Verso la fine del pontificato, Papa Alessandro e il figlio Cesare cominceranno a costruire quei progetti egemonici pianificati nei primi anni: la conquista di un territorio perché diventasse un regno per la loro famiglia, caposaldo sicuro per le generazioni a venire.
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{{Citazione|Lucrezia e Cesare erano dunque i [figli] prediletti [del Papa] e tutti e tre formavano la trinità diabolica che regnò per undici anni sul trono pontificio, come una parodia sacrilega della Trininità celeste.<ref>{{Cita|Dumas, 2007|p. 52}}.</ref>| [[Alexandre Dumas padre]]}}
 
Già i loro contemporanei<ref>Basti ricordare il [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]], che nel [[Il Principe|Principe]] presentò Cesare Borgia come il prototipo del vero governante</ref> rimasero impressionati dalla spietatezza che il Pontefice dimostrava in certe occasioni, pur di favorire lai suasuoi famigliacari, alimentando così voci o libelli volti a screditare la famiglia catalana.
 
Se Papa Alessandro e Cesare furono, nellain maggior parte delle accuse,verità operatori di atroci azioni come l'assassinio di cardinali; il(si pensi al tacito assenso del pontefice nell'eliminazione di [[Alfonso duca di Bisceglie|Alfonso di Bisceglie]], secondo marito di Lucrezia, e laalla ferocia e freddezza con cui Cesare fece uccidere non solo Alfonso, ma anche i suoi oppositori politici), è vero anche che alla verità si unirono le dicerie e falsità riguardanti Lucrezia, le quali sono da considerarsi del tutto spurie. Le accuse che le sono state rivolte (incesto con il padre e il fratello; fabbricatrice di veleni usati) sono frutto della leggenda nera, nate nel corso dei secoli successivi<ref name=":16">{{Cita libro|autore = C. Rendina|titolo = I Papi|anno = |editore = |città = |p = 602-603}}</ref>. Al contrario, Lucrezia non solo era una donna estremamente intelligente, tanto da rivestire il ruolo di reggente per il padre quando questi si allontanava da Roma<ref name=":16" />, ma anche pia e devota<ref>A Ferrara, della quale divenne duchessa nel 1505 in quanto moglie di [[Alfonso I d'Este]], fu lodata per la sua carità e la sua fede, tanto da morire in odore di santità nel 1519.</ref>. Pertanto, ella era piuttosto una "pedina" politica per i piani del fratello e del padre, chee non complice delle loro nefandezze.
 
=== Morte e sepoltura ===