Fabro: differenze tra le versioni

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Livia Capranica fu figlia di Angelo Capranica e di Marzia del Bufalo, e sorella di Ortensia moglie di Mario [[Capizucchi]]. Nel 1574, sposò Michele Bonelli di Alessandria, futuro Duca di Salci, fratello del [[Michele Bonelli|Cardinale Michele Bonelli]], detto l'Alessandrino, e pronipote di Papa [[Papa Pio V|Pio V]], [[Michele Ghislieri]]. Alla morte della marchesa Capranica, nel 1627, il castello di Fabro e una parte del territorio di Salci (corrispondente all'attuale isola amministrativa di Poggiovalle) furono ereditati da suo nipote [[Capizucchi|Francesco Capizucchi]], figlio della sorella Ortensia. Il castello fu proprietà di questa famiglia solo per dieci anni, poiché per debiti di gioco, Francesco fu costretto a vederlo al Comune di Orvieto nel 1638.
 
Il Comune di Orvieto possedette il castello fino al 1654, quando il feudo fu comprato dal marchese viterbese Carlo Maria Lanci. In quello stesso anno il feudo fu elevato [[Marchese|marchesato]] da [[Papa Innocenzo X]], come attestato dai documenti presenti nell'archivio storico comunale. Nello statuto del castello compaiono anche la moglie, la Marchesa Girolama Chigi Lanci, della famiglia [[Chigi]] di LudovisiViterbo, che morì nel 1677, e il figlio Francesco Antonio Lanci. Per via ereditaria, il castello fu anche breve possesso della famiglia Bichi di Siena, nella figura di Galgano Bichi marito di Girolama, figlia del marchese Lanci, come testimoniato dal libro dei Proventi del castello del 1639-1754, conservato in comune.
 
Alla morte di questa, nel 1743, rivendicò i diritti di successione sui possedimenti di Girolama, Don Girolamo Vaini Principe di Cantalupo. Tale passaggio di proprietà è segnalato nel libro dei proventi del castello del 1639-1754.