Civico museo archeologico di Milano: differenze tra le versioni

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Il museo è l'erede del '''Museo patrio archeologico''', fondato nel [[1862]], e del più antico '''Gabinetto numismatico di Brera''' fondato fondato nel [[1808]].
La fondazione del primo museo archeologico fu sancita con Regio Decreto del 13 novembnrenovembre 1862 e promossa dall'allora Ministro della Pubblica Istruzione [[Carlo Matteucci]].
 
Il concetto di un museo arccheologicoarcheologico nella città di Milano era tuttavia nato molto tempo prima, allorquando il pittore milanese [[Giuseppe Bossi]], allora presidente dell'Accademia di Brera, fin dal 1799 si era curato della raccolta di alcuni reperti sparsi in diversi luoghi della città e del loro trasferimento presso la chiesa di Brera, già dell'[[Ordine degli Umiliati]], soppressa nell'anno 1808.
L'attività di raccolta di reperti provenienti principalmente da alcune chiese soppresse fu incoraggiata dal Governo che costituì una Commissione incaricata di scegliere i più rappresentativi: della Commissione fecero parte lo storico e letterato [[Luigi Bossi (letterato)|Luigi Bossi]], il numismatico [[Gaetano Cattaneo]] e, appunto il pittore Bossi a cui successe l'architetto [[Giuseppe Zanoja]].
 
Fu quindi acquisito dalla nascente collezione il [[Monumento equestre a Bernabò Visconti]] proveniente dalla [[Cripta di San Giovanni in Conca]], la cui cessione fu approvata melnel 1808 ma il cui trasferimento a Brera fu attuato nel 1811 per difficoltà pratiche nel suo spostamento. Contemporaneamente furono acquisiti e trasferiti alla collezione alcuni marmi dalle chiese di [[Chiesa di San Salvatore in Xenodochio|San Salvatore in Xenodochio]] (demolita nel 1814), Sant'Ambrogio ad nemus e [[Chiesa di Santa Maria della Pace (Milano)|Santa Maria della Pace]] (sconsacrata nel 1806).
 
Seguì un lungo periodo di inattività determinata dai fatti milanesi del 1814, e la collezione rimase quasi abbandonata e non più accessibile al pubblico in una parte della chiesa di Brera venendo saltuariamente arricchita da pochi reperti provenienti da demolizioni di palazzi, monumenti e chiese. Fu solo nel 1858 che il Comune di Milano istituì una Commissione per la creazione di un vero Museo, la quale ebbe però vita breve: infatti nel 1862, due anni dopo l'Unità d'Italia, venne istituio con il succitato Regio Decreto il ''Museo patrio d'archeologia'' con sede a Brera. La consulta per la creazione del Museo era presieduta dal Senatore del Regno [[Antonio Beretta]], allora sindaco di Milano.<ref>{{Cita libro