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Una volta vinta la guerra, [[Otto von Bismarck]], [[Cancelliere del Reich|cancelliere di Prussia]], con l'appoggio del Kaiser [[Guglielmo I di Germania|Guglielmo I]] procedette alla proclamazione del [[Impero tedesco|Secondo Reich]], e l'evento si celebrò all'interno della Galleria degli specchi della [[Reggia di Versailles]], fino all'ora uno dei maggiori simboli di rappresentanza dell'[[Assolutismo monarchico|assolutismo francese]] nonché della Francia in generale. Questo atto segnò il processo di unificazione nazionale tedesca, avvenuta nel [[1871]] nella quale la [[Confederazione Tedesca del Nord]] accorpò in se tutti gli stati tedescofoni presenti in quel momento, sotto la [[Scettro|corona]] degli [[Casato di Hohenzollern|Hohenzollern]].<ref>{{Cita libro|autore=Bortaï, Philippe Brousmiche, éd. Gamma, "Inédits".|titolo=|anno=|editore=|città=|p=|pp=|ISBN=}}</ref>
==L'esito delle colonie==
Le [[Impero coloniale francese|colonie francesi]], inseguitoin seguito alla disfatta, presentarono un elevato rischio di essere occupate militarmente dalla [[Germania]],; tuttavia, nella maggior parte dei casi, questo fu evitato tramite gli accordi [[Diplomazia|diplomatici]]. La Germania, avendo proclamato l'unità nazionale solo nel 1871, risulta essere indietro nella gara internazionale al [[colonialismo]], tant'è che nel [[Ottocento|19°XIX secolo]] [[Francia]] e [[Gran Bretagna]] occupavano già buona parte delle colonie occupabili nei diversi continenti, a eccezione di alcune regioni dell'[[Africa centrale|Africa Centrale]], ad esempio il [[Camerun]] futura colonia tedesca. Tuttavia, questa situazione di minoranza, non pregiudicò l'esito per le colonie francesi dell'epoca.<ref>{{Cita libro|autore=Carlin Romano|titolo=The Chronicle of Higher Education|anno=2014|editore=|città=|p=|pp=|ISBN=}}</ref>
 
== Il revanscismo tra le due guerre ==