Battaglia di Girolata: differenze tra le versioni
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In risposta alla minaccia ottomana, il grand'ammiraglio di Calo, [[Andrea Doria]], preparò una flotta di circa 80 galee presso il porto di [[Messina]] per ripulire le acque del Mediterraneo occidentale dai pirati ottomani, seguendo l'antico esempio di [[Pompeo]] nella sua guerra contro i pirati della [[Cilicia]]; come lui divise le sue navi in cinque squadroni che assegnò al controllo di diverse regioni.<ref name="Guglielmotti"/> Andrea Doria stessò salpò da Messina diretto a [[Tunisi]] alla fine di aprile alla testa di 55 galee, sperando di sorprendere Dragut nel suo porto al largo di [[Djerba]].<ref name="Graviere"/> Ad ogni modo il luogotenente del Barbarossa era stato più veloce.<ref name="Fernández Duro"/> L'ammiraglio genovese aveva dato il compito ad un suo parente, [[Erasmo Doria]], di far da guardia alle [[Isole Baleari]] al comando di una flottiglia di 10 galee, suo nipote Gianettino Doria e Berenguer de Requesens vennero inviati in Corsica ed in [[Sardegna]] con 21 galee, [[Fadrique de Toledo]] ottenne l'incarico di difendere il [[Golfo di Napoli]] con 11 galee ed il conte di Anguillara, aiutato dai [[Cavalieri di Malta]], quello di proteggere la [[Sicilia]] con 17 galee.<ref name="Guglielmotti"/>
Fu lo squadrone di Giannettino e Requesens che trovò e si scontrò con le galee di Dragut.<ref name="Brantome">De Bourdeille de Brantôme, Pierre: ''[https://books.google.es/books?id=1gVbAAAAQAAJ Mémoires]''. In: ''Collection Universelle des Mémoires Particuliers Relatifs à l'Histoire de France'', 67. Paris: Impr. L. Orizet, 1806, pp. 94–95.</ref> Lo squadrone ottomano venne avvistato dapprima al largo di [[Bonifacio (Francia)|Bonifacio]] e poi, quando Dragut attaccò l'isola di [[Capraia Isola|Capraia]], la prima cannonata venne udita anche a bordo delle galee spagnole e genovesi. I pescatori locali lasciarono le loro posizioni e corsero ad avvisare Doria e Requesens sulla posizione di Dragut che ora era salpato da [[Capo Corso]] e,
==La battaglia==
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