Sphyrapicus

genere di uccelli

Sphyrapicus Baird, 1858 è un genere di uccelli piciformi della famiglia dei Picidi.[1].

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Sphyrapicus
Illustrazione di Sphyrapicus varius
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Classe Aves
Ordine Piciformes
Famiglia Picidae
Sottofamiglia Picinae
Tribù Melanerpini
Genere Sphyrapicus
Baird, 1858
Specie

Etimologia modifica

Il nome scientifico del genere è dato dall'unione della parola greca σφυρα (sphyra, col significato di "martello") e di quella latina picus ("picchio").

Descrizione modifica

Gli uccelli del genere Sphyrapicus sono tipici picchi, con becco appuntito, lunghe ali, zampe e coda corti e forti: la loro colorazione si basa sul nero, sul bianco e sul rosso (colore quest'ultimo presente in particolare nelle aree cefaliche).

Biologia modifica

Al genere vengono ascritte delle specie note per la loro abitudine di scavare numerosi buchi in sequenza col becco nelle cortecce degli alberi per nutrirsi della linfa che fuoriesce. Essi si nutrono tuttavia anche d'insetti, in particolare di quelli attratti dalla linfa. L'abitudine di bucherellare i tronchi degli alberi fa sì che questi uccelli vengono considerati in alcune aree nocivi ai frutteti e agli arboreti da legname[2].

Distribuzione e habitat modifica

Diffusi nelle aree boschive e forestali nordamericane, hanno abitudini di vita perlopiù diurne e solitarie. Il loro volo segue un andamento ondulatorio, con battiti di ali inframezzati da pause con le ali strette contro il corpo.

Tassonomia modifica

Al genere vengono attualmente ascritte quattro specie[1]:

Nell'ambito della famiglia dei Picidae, questi picchi occupano la sottofamiglia dei Picinae, dove vanno a formare un clade assieme ai generi Xiphidiopicus e Melanerpes nell'ambito della tribù dei Melanerpini.

Note modifica

  1. ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Picidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato l'11 maggio 2014.
  2. ^ Tate, J., Methods and annual sequence of foraging by the sapsucker, in Auk, n. 90, 1973, p. 840-856.

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