La spongada è una focaccia dolce, preparazione tradizionale della cucina della Valcamonica, dall'aspetto di una piccola pagnotta cosparsa di zucchero. Prodotto da forno tipico del periodo pasquale, la spongada viene preparata e consumata anche in altri periodi dell'anno.

Spongada
Origini
Altri nomi'[1]
Luogo d'origineBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
DiffusioneVallecamonica
Zona di produzioneVallecamonica
Dettagli
Categoriadolce

Preparazione e ingredienti modifica

La preparazione del dolce segue una ricetta che può presentare variazioni nelle proporzioni degli ingredienti a seconda delle tradizioni dei singoli borghi camuni[2]. Di base, la ricetta prevede il mescolamento di due diversi impasti in due momenti successivi.

Il primo impasto è a base di farina bianca, zucchero, burro, uova, lievito, con aggiunta dell'aroma di vaniglia . Dopo circa tre ore di lievitazione, alla massa così lievitata si aggiunge un secondo impasto a base di farina, zucchero, burro o strutto, uova intere, tuorli d'uovo, vanillina, lievito di birra. Dopo l'amalgama, il nuovo impasto viene sottoposto a una seconda lievitazione per qualche ora, prima di essere modellato in forme di palle o pagnotte di circa 150 grammi.

Le pagnotte vengono poste a lievitare ancora per il tempo necessario a ottenere un raddoppio del volume originario.

La cottura delle pagnotte avviene con un passaggio in forno della durata di 20-25 minuti, alla temperatura di 180 °C.

Al momento della presentazione, la spongada viene ricoperta in superficie di zucchero.

Il termine spongada compare già nel vocabolario Bresciano-Italiano del Melchiori del 1817, viene definita: "Focaccia, schiacciata, berlingotto. Pasta nota"[3].

Note modifica

  1. ^ Marino Marini, La cucina bresciana Storia e ricette, TARKA, 2014, ISBN 88-98823-37-1.
  2. ^ In Valle Camonica alla ricerca dei sapori autentici: la Spongada di Breno, su Brescia a Tavola News. URL consultato il 9 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2018).
  3. ^ Spongada – cenni storici, su salvettibakery.com. URL consultato il 9 gennaio 2018.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica