Stan Van Gundy

è atato allenatore di pallacanestro statunitense

Stan Van Gundy, ufficialmente Stanley Alan Van Gundy (Indio, 26 agosto 1959), è un allenatore di pallacanestro statunitense.

Stan Van Gundy
Stan Van Gundy nel 2015
Nazionalità Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Altezza 173 cm
Peso 122 kg
Pallacanestro
Ruolo Allenatore
Carriera
Giovanili
Alhambra High School
Brockport Golden Eagles
Carriera da allenatore
1981-1983UVM Catamounts(vice)
1983-1986Castleton Spartans68-18
1986-1987Canisius G. Griffins(vice)
1987-1988Fordham Rams(vice)
1988-1992UMass River Hawks54-60
1992-1994Wisconsin Badgers(vice)
1994-1995Wisconsin Badgers13-14
1995-2003Miami Heat(vice)
2003-2005Miami Heat112-73
2007-2012Orlando Magic259-135
2014-2018Detroit Pistons152-176
2020-2021N.O. Pelicans31-41
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 16 giugno 2021

È il fratello di Jeff a sua volta allenatore.

Carriera modifica

Giocatore e allenatore nella NCAA modifica

Stan Van Gundy gioca, al college, nella squadra guidata da suo padre Bill, a SUNY Brockport e nel 1981 viene nominato nella sua città come Atleta-Scolaro dell'anno.

Lavora come assistant coach al Canisius College e alla Fordham University rispettivamente nel 1987 e nel 1988. Van Gundy viene poi nominato capo allenatore del Castleton State College facendo registrare un record di 68 vittorie e 18 sconfitte. Gli ottimi risultati lo portano a guidare i ragazzi dell'Università di Massachusetts Lowell. Nel 1994, Stan rimpiazza Stu Jackson come head coach dell'University of Wisconsin-Madison.

In otto anni di college Van Gundy registra un record di 135-92 con una percentuale di vittorie del 59,5%.

Miami Heat modifica

Dopo aver svolto il ruolo di assistant coach di Pat Riley, Van Gundy viene nominato head coach della squadra quando Riley si dimette improvvisamente come allenatore prima della stagione 2003-04. Comunque Riley viene nominato presidente della franchigia. Van Gundy si trova a guidare una squadra che nella stagione precedente aveva vinto solo 25 partite nella stagione regolare. Riesce a portare la squadra a vincere ben 42 partite e raggiunge sorprendentemente anche il secondo turno dei Playoffs NBA del 2004, quando riesce quasi a sconfiggere gli Indiana Pacers grazie alle grandi giocate del rookie Dwyane Wade.

Durante la off-season, Riley riesce a mettere sotto contratto per gli Heat Shaquille O'Neal. La squadra arriva a metà stagione con il miglior record nella Eastern Conference e per questo Van Gundy si ritrova, primo coach nella storia degli Heat, a guidare una squadra dell'Est all'All-Star game, peraltro conclusosi vittoriosamente. I Miami Heat terminano la stagione con 59 vittorie, confermando il miglior record della Conference. Nei playoff arrivano fino a Gara-7 delle Eastern Conference Finals dove si devono arrendere ai Detroit Pistons, complice un infortunio a Dwyane Wade.

Dopo voci su presunti dissapori con Riley, iniziate fin dalla post-sesson del 2005, Van Gundy si dimette il 12 dicembre, ufficialmente per il motivi familiari. Riley riprende il posto di head coach e guida i Miami Heat al titolo NBA del 2006.

Van Gundy lascia gli Heat con una percentuale di vittorie pari al 60,5% (112-73).

Orlando Magic modifica

Nel maggio 2007 riceve l'offerta di sostituire il licenziato Rick Carlisle come head coach degli Indiana Pacers. Van Gundy rifiuta, ma comincia a rilasciare interviste dichiarandosi in cerca di un altro posto come allenatore di una squadra NBA.

Viene subito preso in considerazione come candidato per la guida degli Orlando Magic e dei Sacramento Kings. Proprio in quei giorni Billy Donovan decide di tornare ad allenare all'Università della Florida e quindi, il 5 giugno 2007, Van Gundy viene nominato allenatore dei Magic al posto di Donovan.

Detroit Pistons modifica

Il 14 maggio 2014 viene ingaggiato dai Detroit Pistons[1]. In seguito ai risultati non soddisfacenti ottenuti dalla franchigia del Michigan sotto la sua guida, il 7 maggio 2018 Van Gundy viene ufficialmente esonerato[2].

Carriera televisiva modifica

Ha ricoperto il ruolo di commentatore e analista per ESPN.[3]

Statistiche modifica

Allenatore modifica

  V   Partite vinte   P   Partite perse   % V   Percentuale di vittorie   G   Partite giocate   Grassetto   Miglior risultato
Stagione Squadra Regular Season Post Season
V P % V G Posizione finale
2003-04 Miami Heat 42 40 51,2 82 2º nella Atlantic Division Sconfitto alle Semifinali di Conference dai Pacers (2-4)
2004-05 Miami Heat 59 23 72,0 82 1º nella Southeast Division Sconfitto alle Finali di Conference dai Pistons (3-4)
2005-06 Miami Heat 11 10 52,4 21 - -
2007-08 Orlando Magic 52 30 63,4 82 1º nella Southeast Division Sconfitto alle Semifinali di Conference dai Pistons (1-4)
2008-09 Orlando Magic 59 23 72,0 82 1º nella Southeast Division Sconfitto alle NBA Finals dai Lakers (1-4)
2009-10 Orlando Magic 59 23 72,0 82 1º nella Southeast Division Sconfitto alle Finali di Conference dai Celtics (2-4)
2010-11 Orlando Magic 52 30 63,4 82 2º nella Southeast Division Sconfitto al Primo Round dagli Hawks (2-4)
2011-12 Orlando Magic 37 29 56,1 66 3º nella Southeast Division Sconfitto al Primo Round dagli Pacers (1-4)
2014-15 Detroit Pistons 32 50 39,0 82 5º nella Central Division Manca i play-off
2015-16 Detroit Pistons 44 38 53,7 82 3º nella Central Division Sconfitto al Primo Round dai Cavaliers (0-4)
2016-17 Detroit Pistons 37 45 45,1 82 5º nella Central Division Manca i play-off
2017-18 Detroit Pistons 39 43 47,6 82 4º nella Central Division Manca i play-off
2020-21 N.O. Pelicans 31 41 43,1 72 4º nella Southwest Division Manca i play-off
Carriera 554 425 56,6 979

Palmarès modifica

Note modifica

  1. ^ nba.com/pistons
  2. ^ (EN) Detroit Pistons part ways with Stan Van Gundy, seek new direction, su Detroit Free Press. URL consultato il 24 dicembre 2018.
  3. ^ (EN) Ben Cafardo, Stan Van Gundy Joins ESPN as NBA Analyst, su espnmediazone.com, 3 ottobre 2018. URL consultato il 24 dicembre 2018.

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