Stanisław Koniecpolski

generale polacco

Stanisław Koniecpolski (o Stanislas Koniecpolski; 1590/1594[1]Brody, 11 marzo 1646) è stato un generale polacco, di famiglia nobile, era il vicecomandante militare della Confederazione Polacco-Lituana dopo il re.

Il generale Stanisław Koniecpolski.

Biografia modifica

Stanisław Koniecpolski visse una vita di guerre continue, accumulando vittorie e sconfitte. Prima di compiere vent'anni aveva combattuto nella Dymitriads, poi aveva partecipato alla Guerra dei Magnati di Moldavia. Nel 1620, nella Battaglia di Cecora (1620), fu fatto prigioniero dagli Ottomani e rinchiuso ad Istanbul.[2] Rilasciato nel 1623 dai turchi, Koniecpolski guidò l'esercito della Confederazione contro i turchi ed i Tartari vassalli del sultano più volte durante il biennio 1624-1626.

Con un esercito numericamente inferiore combatté contro gli Svedesi di Gustavo II Adolfo che avevano invaso la Prussia, ma la battaglia finì in parità e non vide un vero vincitore. Koniecpolski tentò più volte di sconfiggere gli Svedesi, ma fu respinto, durante la seconda fase della guerra polacco-svedese (1626-1629), che si concluse con la tregua di Altmark.[3]

Nel 1632 Koniecpolski venne eletto Grand Hetman della Corona.

Koniecpolski sconfisse gli Ottomani che avevano invaso l'Ucraina nel 1634, e durante la sua vita riportò molte altre vittorie contro i Cosacchi ribelli e i Tartari invasori.

Stanisław Koniecpolski morì 11 marzo 1646, secondo Joachim Jerlicz per overdose di un afrodisiaco.[4] È considerato uno dei comandanti più esperti e famosi militare nella storia della Polonia e della Lituania.[5]

Note modifica

  1. ^ George J. Lerski, Jerzy Jan Lerski, Piotr Wróbel, Richard J. Kozicki, "Historical dictionary of Poland, 966-1945", Greenwood Publishing Group, 1996, pg. 262.
  2. ^ Treccani
  3. ^ Britannica
  4. ^ Maria Bogucka, "Women in early modern Polish society, against the European background", Ashgate Publishing, Ltd., 2004, pg. 6.
  5. ^ Biografia di Koniecpolski, su portalwiedzy.onet.pl. URL consultato il 17 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2017).

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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