Stato epilettico

malattia
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Lo stato epilettico, anche definito status epilepticus (SE), corrisponde ad una crisi epilettica, unica o ripetuta, che persiste per un tempo sufficiente a produrre un danno neurologico. È considerata un'emergenza medica, in particolare se il trattamento farmacologico è ritardato.[1]

Stato epilettico
Specialitàneurologia e epilettologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-10G41
MeSHD013226
eMedicine1164462

Colpisce generalmente soggetti con sottostanti lesioni cerebrali (trauma, ictus, neoplasie) o nel contesto di encefalopatie tossico-metabolico o infezioni del sistema nervoso centrale (encefaliti, meningiti). Spesso si verifica in pazienti con una diagnosi di epilessia generalizzata o focale idiopatica.

Viene suddiviso in convulsivo e non-convulsivo:

  • stato epilettico convulsivo: può manifestarsi con crisi tonico-cloniche bilaterali e perdita di coscienza (generalized convulsive status epilepticus, GCSE), o con forme focali, miocloniche o toniche, generalmente senza perdita di coscienza. È storicamente definito come una crisi che persiste oltre 30 minuti[2]. Tuttavia, considerata la gravità dei sintomi in caso di crisi generalizzata (GCSE), tale da richiedere l'inizio dei trattamenti già dopo pochi minuti dall'esordio, tale definizione si è rivelata non applicabile al contesto clinico. Ad oggi, una definizione comunemente accettata, definisce lo SE convulsivo come una singola crisi che dura per più di 5 minuti, o due o più crisi che si verificano senza recupero delle condizioni cliniche di base fra di esse.[3]
  • stato non convulsivo (nonconvulsive status epilepticus, NCSE): consiste in uno stato epilettico senza prominenti sintomi motori, ed è definito dal riscontro elettroencefalografico di elementi epilettiformi[4] persistenti per oltre 10 minuti consecutivi o più di 30 minuti totali nell'arco di 1 ora di registrazione[5][6]. Generalmente il paziente presenta alterazione dello stato di coscienza, variabile da gradi lievi fino al coma, talvolta con minimi tic oculari/peribuccali, o deviazione di capo e sguardo.

Note modifica

  1. ^ Al-Mufti F e Claassen J, Neurocritical Care: Status Epilepticus Review, in Critical Care Clinics, 30 (4): 751–764., Oct 2014, DOI:10.1016/j.ccc.2014.06.006, PMID 25257739.
  2. ^ Trinka E, Höfler J e Zerbs A, Causes of status epilepticus, in Epilepsia, 53 Suppl 4: 127–38., September 2012, DOI:10.1111/j.1528-1167.2012.03622.x.
  3. ^ Brophy GM, Bell R e Claassen J et al. Neurocritical Care Society Status Epilepticus Guideline Writing Committee, Guidelines for the evaluation and management of status epilepticus, in Neurocrit Care, 17(1):3-23., 2012, DOI:10.1007/s12028-012-9695-z.
  4. ^ Per epileptiform discharges (EDs) si intendono: punte (spikes) e polipunte, onde aguzze (sharp-waves), complessi di onde aguzze/onde lente.
  5. ^ Kaplan PW, EEG criteria for nonconvulsive status epilepticus, in Epilepsia, 48(Suppl. 8):39–41, 2007, DOI:10.1111/j.1528-1167.2007.01345.x.
  6. ^ Beniczky S, Hirsch LJ e Kaplan PW et al., Unified EEG terminology and criteria for noncunvulsive status epilepticus, in Epilepsia, 54(Suppl. 6):28–29, 2013, DOI:10.1111/epi.12270.

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