Stazione di Airole (1914)

stazione ferroviaria italiana

La stazione di Airole era una stazione ferroviaria, posta sulla linea Cuneo-Ventimiglia, al servizio del comune omonimo.

PM km 11+959
stazione ferroviaria
già Airole (1914-1979)
ALn 502/503 presso l'impianto
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàAirole
Coordinate43°52′22.08″N 7°32′47.9″E / 43.8728°N 7.54664°E43.8728; 7.54664
Lineeferrovia Cuneo-Limone-Ventimiglia
Storia
Stato attualeIn uso come posto di movimento
Attivazione1914
Soppressione1944
Riattivazione1979
Caratteristiche
TipoPosto di movimento in superficie, passante
Binari2 + 2 tronchi
DintorniAirole

Dalla riattivazione della linea nel 1979, l'impianto è utilizzato come posto di movimento, denominato "P.M. km 11+959"[1][2] mentre per il servizio viaggiatori venne inaugurata una nuova fermata.

Storia modifica

La stazione venne attivata il 16 maggio 1914, quale capolinea nord della linea che da Ventimiglia avrebbe dovuto ricongiungersi con Cuneo attraverso il territorio francese[3][4][5][6][7].

Dal 1928, anno di apertura della tratta francese Tenda-Airole, l'impianto perse parte della sua importanza quale località di interscambio fra i servizi ferroviari e le diligenze; per tale ragione il fabbricato viaggiatori, di dimensioni significative e ancora esistente, risultò sottoutilizzato.

L'impianto venne definitivamente chiuso al servizio viaggiatori nel 1944 in conseguenza degli eventi bellici che portarono all'interruzione della ferrovia Cuneo-Ventimiglia.

Riattivata la linea nel 1979, la stazione venne trasformata in Posto di Movimento (progressiva chilometrica 11+959)[8], mentre per il servizio viaggiatori fu inaugurata una fermata, posta 586 metri ad est dalla precedente in direzione Ventimiglia, più vicina al centro abitato. In occasione della riapertura si installarono nella stazione gli impianti ACEI all'interno dell'ufficio movimento presente nel fabbricato viaggiatori[8].

Strutture e impianti modifica

La stazione disponeva di un fabbricato viaggiatori e di una banchina a servizio del primo binario. A seguito della riapertura della linea tale binario venne reso tronco ed è ora utilizzato per il ricovero di treni lavoro per la manutenzione della linea. Vi sono inoltre altri due binari sprovvisti di banchina utilizzati per il traffico della linea.

L'impianto possiede anche uno scalo merci, non più utilizzato, dotato di un magazzino con annesso piano caricatore e di un tronchino, non più presente.

Movimento modifica

Dal 1979 la stazione non è più servita dal traffico passeggeri e da allora si operano soltanto servizi di manovra dei convogli.

Servizi modifica

La stazione disponeva di:

  •   Biglietteria a sportello
  •   Sala d'attesa

Note modifica

  1. ^ RFI, p. 23-66-68-74-75-204-206.
  2. ^ Lo testimonia il pannello installato per l'occasione sulla facciata lato binari del fabbricato di stazione (foto del fabbricato dal piano del ferro Archiviato il 9 agosto 2014 in Internet Archive.).
  3. ^ Storia delle ferrovie in Piemonte, op. cit., p. 135.
  4. ^ Collidà 1982, p. 148.
  5. ^ Annali dei lavori pubblici, Volume 66
  6. ^ Ufficio Centrale di Statistica delle Ferrovie dello Stato, Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926, su Trenidicarta.it, Alessandro Tuzza, 1927. URL consultato il 9 agosto 2014.
  7. ^ Ferrovie dello Stato, Ordine di servizio n. 152, 1914.
  8. ^ a b Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato

Bibliografia modifica

  • Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato, Relazione per l'anno finanziario 1920-21, 1922.
  • Ministero dei lavori pubblici, Annali dei lavori pubblici, Volume 66, 1928.
  • Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato, Relazione annuale - 1979, 1979.
  • Franco Collidà, Max Gallo; Aldo A. Mola, Cuneo-Nizza - Storia di una ferrovia, Cuneo, Cassa di Risparmio di Cuneo, luglio 1982, ISBN non esistente.
  • Luigi Ballatore, Storia delle ferrovie in Piemonte, Il Punto, Savigliano, 2002. ISBN 88-88552-00-6
  • Rete Ferroviaria Italiana, Fascicolo Linea 7, RFI, prima pubblicazione dicembre 2003, ISBN non esistente. URL consultato il 9 agosto 2014 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2014).

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