Stazione di Bellinzona RhB
La stazione di Bellinzona delle RhB era una stazione ferroviaria posta lungo la ex linea ferroviaria a scartamento ridotto Bellinzona-Mesocco chiusa nel 1972, era a servizio del comune di Bellinzona.
| Bellinzona RhB stazione ferroviaria | |
|---|---|
 | |
| Localizzazione | |
| Stato |  Svizzera
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| Località | Bellinzona, via Mesolcina |
| Coordinate | 46°11′55.34″N 9°01′34.38″E / 46.198705°N 9.026218°E |
| Linee | ferrovia Bellinzona-Mesocco |
| Storia | |
| Stato attuale | Demolita |
| Attivazione | 1907 |
| Soppressione | 1972 |
| Caratteristiche | |
| Tipo | Stazione in superficie, di testa |
| Binari | 4 |
| Operatori | Ferrovia Retica |
Storia modifica
La stazione fu aperta il 6 maggio 1907, della prima tratta da Bellinzona a Lostallo per il completamento della linea Bellinzona-Mesocco. Fu chiusa il 27 maggio 1972 insieme all'intera linea.
Era anche previsto un prolungamento con la stazione FFS, ma a causa dell'aumento urbanistico di Bellinzona, il progetto non venne mai realizzato[1].
Strutture ed impianti modifica
Era costituita da un fabbricato viaggiatori, un deposito locomotive e quattro binari. Non rimane traccia della stazione e del deposito. Vennero demoliti negli anni ottanta[2] e i quattro binari vennero smantellati e al loro posto sono presenti dei palazzi.
Note modifica
- ^ Pieracci, op. cit., p. 23
- ^ Fotografia aerea della stazione durante la costruzione dei palazzi sull'area dell'ex stazione risalente al 1989 sul sito dell'Ufficio federale di topografia, su api3.geo.admin.ch.
Altri progetti modifica
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Collegamenti esterni modifica
- Immagine della stazione negli anni ottanta (JPG), su eingestellte-bahnen.ch. URL consultato il 24 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).
- Il fabbricato viaggiatori negli anni ottanta (JPG), su eingestellte-bahnen.ch. URL consultato il 24 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).
- Immagine del piazzale dei binari della stazione nel 2007 (JPG), su eingestellte-bahnen.ch. URL consultato il 24 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).
