Stazione di Locarno Piazza Castello

La stazione di Locarno Piazza Castello della Ferrovie Autolinee Regionali Ticinesi (FART) è stata una fermata ferroviaria della ferrovia Locarno-Domodossola ("Centovallina") e della ferrovia Locarno-Bignasco ("Valmaggina").

Locarno Piazza Castello
stazione ferroviaria
La fermata nel 1981.
Localizzazione
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
LocalitàLocarno
Coordinate46°10′02.56″N 8°47′35.44″E / 46.167377°N 8.793178°E46.167377; 8.793178
LineeLocarno-Bignasco (1907-1965)
Domodossola-Locarno (1923-1988)
Tranvia di Locarno (1908-1960)
Storia
Stato attualeDismessa
Attivazione1908
Soppressione1988
Caratteristiche
Tipofermata in superficie, passante
Binari1
OperatoriFerrovie Autolinee Regionali Ticinesi
DintorniCastello Visconteo

Storia modifica

La fermata venne inaugurata nel 1908 come prolungamento della linea Locarno-Bignasco avvenuta nel 1907. Nello stesso anno la fermata venne utilizzata dalla linea tranviaria cittadina. Nel 1923 servì anche la linea Domodossola-Locarno. Nel 1965 fu soppresso il traffico sulla Locarno-Bignasco. Con il disarmo della linea fino a Ponte Brolla, la fermata di Piazza Castello rimase quindi attiva solo per la Domodossola-Locarno. La fermata continuò il suo esercizio fino alla sua chiusura avvenuta il 29 maggio 1988[1], in occasione dell'interramento della tratta ferroviaria San Martino-Locarno FART.

A differenza delle stazioni di Locarno FART e di Sant'Antonio, che vennero sostituite dal 1990 da due stazioni nuove, la fermata di Piazza Castello non venne sostituita.

Strutture e impianti modifica

Era composto da un piccolo fabbricato viaggiatori aggiunto negli anni ottanta e dal solo binario di circolazione. Al 2018 non rimane nessuna traccia dell'infrastruttura: Il fabbricato venne demolito poco dopo la chiusura e il binario venne smantellato negli anni novanta. Il sito della stazione dove sorgevano gli impianti venne inglobato nelle strade cittadine di Locarno.

Note modifica

  1. ^ Lunedì il ritorno della Centovallina nella galleria da Solduno a Muralto, in Il Dovere, 15 dicembre 1990, p. 10.

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