Stazione di San Nicolò

stazione ferroviaria italiana

La stazione di San Nicolò è una stazione ferroviaria posta lungo la linea Alessandria-Piacenza.

San Nicolò
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàRottofreno, località San Nicolò a Trebbia
Coordinate45°03′31.32″N 9°36′23.9″E / 45.0587°N 9.60664°E45.0587; 9.60664
Lineeferrovia Alessandria-Piacenza
Storia
Stato attualein uso
Caratteristiche
Tipostazione in superficie, passante
Binari2
GestoriRete Ferroviaria Italiana
Statistiche viaggiatori
al giorno179 (nov. 2018)
FonteRegione Emilia-Romagna

Serve la località di San Nicolò a Trebbia, frazione di Rottofreno, in provincia di Piacenza.

Storia modifica

La stazione fu attivata il 20 ottobre 1859, all'apertura della linea Alessandria–Piacenza; fino all'apertura del tratto fino al ponte sul fiume Trebbia, il 20 novembre successivo, la stazione svolse la funzione di capolinea dell'infrastruttura[1].

 
Il piazzale binari

Nel 1883 la stazione era interessata da un flusso annuo di circa 3 000 passeggeri[2].

Nel 2021 la stazione venne dotata di un sovrappasso per permettere l'accesso al secondo binario senza l'attraversamento dei binari[3]. Nello stesso anno la stazione diventa impresenziata[4].

Strutture e impianti modifica

La stazione è fornita di un fabbricato viaggiatori a 2 piani, risalente all'epoca dell'apertura della linea, ma in seguito pesantemente rimaneggiato. Tutti i locali dell'edificio sono ceduti in comodato d'uso al comune di Rottofreno con l'eccezione della sala d'attesa e di un ambiente ad uso del personale operante presso lo scalo.[5]

Sono presenti 2 binari per il servizio passeggeri[6], serviti da 2 marciapiedi laterali collegati da un sovrappasso che nel 2021 ha sostituito la precedente passerella a raso[3]. In passato era presente un piccolo scalo merci, fornito di un magazzino merci, in seguito demolito. Nei pressi della stazione sono presenti alcuni binari di servizio[7] e un raccordo con lo stabilimento Sitav che si occupa di assemblaggio e revamping di convogli ferrotranviari[8].

Movimento modifica

La stazione è servita dai treni regionali operati da Trenord lungo le tratta Voghera-Piacenza e Piacenza-Stradella-Pavia-Milano Greco Pirelli[9] nonché da alcuni regionali veloci operati da Trenitalia Tper che collegano Voghera a Bologna e Rimini e Piacenza a Genova[9].

A novembre 2018, la stazione risultava frequentata da un traffico giornaliero medio di circa 179 persone (83 saliti + 96 discesi)[10].

Servizi modifica

La stazione è classificata da RFI nella categoria bronze[11] e offre i seguenti servizi:

Note modifica

  1. ^ Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926, su trenidicarta.it. URL consultato il 13 aprile 2021.
  2. ^ Piano Strutturale Comunale - Quadro conoscitivo: Sistema territoriale - Relazione illustrativa, p. 30.
  3. ^ a b Angela Zeppi, Posata la passerella alla stazione ferroviaria avrà anche l'ascensore, in Libertà, 11 aprile 2021, p. 28.
  4. ^ Da Castel San Giovanni a San Nicolò stazioni ferroviarie “fantasma”, senza personale, in Libertà, 22 febbraio 2022. URL consultato il 22 febbraio 2022.
  5. ^ a b Viaggio nelle stazioni: a San Nicolò c’è sicurezza ma pochi pendolari, in Libertà, 23 luglio 2016. URL consultato il 13 aprile 2021.
  6. ^ S.Nicolò, su rfi.it. URL consultato il 13 aprile 2021.
  7. ^ San Nicolò, fiamme sulla linea ferroviaria: due vagoni distrutti dal fuoco, in IlPiacenza, 16 agosto 2015. URL consultato il 13 aprile 2021.
  8. ^ Manufacturing, su sitav.eu. URL consultato il 13 aprile 2021.
  9. ^ a b [Quadro 142] Alessandria-Voghera-Piacenza (PDF), su trenord-europe-trenord-endpoint-prd.azureedge.net. URL consultato il 13 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2021).
  10. ^ Passeggeri trasportati: le frequentazioni. Il conteggio dei saliti/discesi sui treni del trasporto locale, su mobilita.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 4 gennaio 2022.
  11. ^ La rete oggi in Emilia Romagna, su rfi.it. URL consultato il 2 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2020).

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica