Stazione di servizio dell'Île des Sœurs

La ex Stazione di servizio dell'Île des Sœurs è un edificio situato a Montreal, all'Île des Sœurs, progettato nel 1968[1] ed esempio architettonico del Movimento Moderno.

Stazione di servizio dell'Île des Sœurs
La struttura dopo la conversione in centro culturale
Localizzazione
StatoBandiera del Canada Canada
LocalitàMontreal
IndirizzoBoulevard de l'Île des Soeurs (Rue Berlioz), Verdun
Coordinate45°27′36.36″N 73°32′40.56″W / 45.4601°N 73.5446°W45.4601; -73.5446
Informazioni generali
CondizioniRiconvertita a centro culturale
Costruzione1968
StileMovimento Moderno
UsoStazione di servizio
Realizzazione
ArchitettoLudwig Mies van der Rohe
CommittenteImperial Oil

La struttura fu disegnata da Ludwig Mies van der Rohe, che lavorò assieme a due project manager della sua agenzia, Joseph Fugikawa e Gerry Johnson, e all'architetto Paul H. Lapointe, esperto in stazioni di servizio.[2] Rimasta chiusa per alcuni anni, è stata ristrutturata e convertita a centro culturale.[3][4]

È stata la prima stazione di servizio dell'isola, commissionata dalla Imperial Oil.[5]

Architettura modifica

 
L'impianto nel 2007, poco prima della chiusura

L'impianto fu progettato da Mies van der Rohe tra il 1967 e il 1968 per la Esso, proprietaria della Imperial Oil.[1]

Ritenuta da alcuni come "la stazione di servizio più bella del mondo"[1], è un esempio architettonico del Movimento Moderno; è caratterizzata da una pensilina rettangolare poggiante su una struttura d'acciaio dipinta di nero.[1]

Le pareti dell'edificio sono realizzate con ampie vetrate, che danno luce agli spazi interni che ospitavano l'officina, il negozio e gli spazi di accoglienza.[1]

Centro culturale modifica

Nel 2008[1] la stazione di servizio viene chiusa; in seguito il quartiere di Verdun ha trasformato l'edificio in un centro artistico denominato La Station.[6] Eric Gauthier, che ha curato il progetto, ha ricostruito i due padiglioni di vetro con le loro dimensioni originali di 93 m2.[7]

La Station è un centro culturale per teenager e anziani; i due spazi principali sono chiamati salle blanche (sala bianca) e salle noire (sala nera) per i colori del pavimento.

L'originale cabina in vetro dell'addetto al rifornimento espone la storia di Mies van der Rohe e dell'edificio, mentre in corrispondenza degli ex distributori di carburante sono posizionati dei pozzi di ventilazione. Il centro utilizza energia geotermica.[8]

Note modifica

  1. ^ a b c d e f Museo Fisogni, Circuito Lombardo Musei Design, Architettura on the Road - Il disegno dei distributori, opuscolo di approfondimento, 2020, p. 15.
  2. ^ Ancienne station-service de Mies-Van der Rohe - Répertoire du patrimoine culturel du Québec, su www.patrimoine-culturel.gouv.qc.ca. URL consultato l'8 aprile 2021.
  3. ^ In Your Neighbourhood: The Mies Van Der Rohe Buildings, in City of Montreal Web site. URL consultato il 24 marzo 2008.
  4. ^ Les Perreaux, The Ritz of gas stations looks for a new life, in The Globe and Mail, 27 gennaio 2009. URL consultato il 28 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2009).
  5. ^ Master architect designs unique station, in Montreal Gazette, 20 settembre 1968, p. 90. URL consultato il 26 dicembre 2009.
  6. ^ Patrick Lejtenyi, Nuns saves Mies, in Montreal Mirror, Communications Gratte-Ciel Ltée. URL consultato il 26 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2011).
  7. ^ Dave Leblanc, Mies's Montreal gas station gets new lease on life, in The Globe and Mail, 8 luglio 2011. URL consultato l'8 luglio 2011.
  8. ^ John Woolfrey, LA STATION: THE JEWEL IN THE NUNS' ISLAND CROWN, in Openfile Montreal, 24 febbraio 2012. URL consultato il 26 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2013).

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