Stefano Erardi (La Valletta, 16301716) è stato un pittore maltese del periodo tardo manierista-primo barocco.

Incontro di Cristo e la donna Samaritana al pozzo
Immacolata Concezione ritratta con San Paolo Apostolo
Adorazione dei Magi, concattedrale di San Giovanni

Biografia modifica

Nato da Sebastiano Erardi e Paulica Xerri, sposò Caterina Buttigieg. Il figlio Alessio Erardi seguì le orme paterne. Anche il fratello più piccolo, Pietro Erardi, fu un artista minore nel campo della pittura.

Le sue opere possono essere considerate esempi del tardo manierismo o del primo barocco, familiarità acquisita con lo studio dei dipinti custoditi nelle chiese e nelle collezioni a Malta. Subì il fascino e l'influenza dalle opere d'elevato spessore come Caravaggio, Domenichino[1] e Guido Reni.

Favorito dal governo e dalle autorità ecclesiastiche, i suoi dipinti sono sparsi in molte chiese, edifici e collezioni di Malta e Gozo.[2] Aveva anche collegamenti con la Sicilia, Napoli e Roma che erano garantiti dall'Ordine di San Giovanni e dalla chiesa.

Tra i discepoli, oltre il figlio,[1] si ricordano don Carlo Gimach del Zebbug, Sigismondo Dimech.[3]

Opere modifica

Gozo modifica

La Valletta modifica

Concattedrale di San Giovanni:

  • 1667, Adorazione dei Magi, dipinto su tela, opera custodita nella Cappella della Lingua di Germania.[1][5]
  • XVII secolo, Strage degli Innocenti e Natività di Cristo, dipinti nelle lunette della Cappella della Lingua di Germania.[1][5]
  • XVII secolo, Santi, dieci raffigurazioni di piccole dimensioni, opere documentate nella piccola sacrestia.[6]

  • XVII secolo, Quadro titolare, dipinto su tela, opera documentata nell'Oratorio della Carità.[7]


  • XVII secolo, San Rocco e Lapidazione di Santo Stefano, dipinti su tela, opere presenti nella chiesa di San Rocco.[9]

  • XVII secolo, Resurrezione di Cristo, dipinto su tela, opera presente nella chiesa di Nostra Signora della Damascena di rito greco.[10]

Chiesa della Circoncisione di Gesù del Collegio dei Gesuiti:

  • XVII, Martirio dei Santi Paolo, Giovanni e Giacomo della Compagnia di Gesù, dipinto su tela, opera custodita in una cappella minore.[11]
  • XVII secolo, Assunzione della Vergine, quadro titolare su tela, opera documentata nell'Oratorio degli Onorati sotto il titolo dell'Assunzione della Vergine.[12]

Mdina modifica

Mosta modifica

Basilica dell'Assunzione di Nostra Signora:

  • 1677, San Sebastiano, Santa Rosalia e San Rocco, opera documentata.[20]
  • XVII secolo, Beata Vergine della Consolazione, opera presente in sacrestia.[21]

Naxxar modifica

  • XVII secolo, Fuga della Sacra Famiglia in Egitto e Adorazione di Magi, dipinti su tela ispirati a simili soggetti di Giulio Romano, opere presenti nel cappellone del duomo di Nostra Signora.[22]

Rabat modifica

Basilica di San Giorgio:

  • 1683, San Paolo naufrago morso da una vipera, dipinto su tela.[1][23]
  • XVII secolo, Ratto di San Paolo al terzo cielo, dipinto documentato.[1]

Senglea modifica

Tal Ballut modifica

  • XVII secolo, Quadro titolare, dipinto su tela, opera documentata nella chiesa della Beata Vergine degli Abbandonati.[26]

Vittoriosa modifica

Collegiata di San Lorenzo:

  • XVII secolo, Fuga della Sacra Famiglia in Egitto, dipinto ispirato a simile soggetto del Domenichino.[27]
  • Cristo Salvatore, dipinto su tela, opera presente nella Cappella di San Francesco, copia dall'originale di Guido Reni.[28]
  • Morte di Cristo, dipinto su tela, opera presente nella Cappella di San Francesco.[28]

Zabbar modifica

  • XVII secolo, Beata Vergine con Bambino, dipinto su tela, opera documentata nella chiesa della Beata Vergine delle Grazie.[29]

Elenco opere sparse modifica

Altri dipinti sono documentati nel Museo Wignacourt, nel Museo Nazionale delle Belle Arti e nel Palazzo dell'Inquisitore. Da fonti locali nelle chiese parrocchiali di:

e in numerose altre chiese e cappelle.

Alessio Erardi modifica

Note modifica

  1. ^ a b c d e f Stefano Zerafa, p. 27.
  2. ^ Pagina 73, [1].
  3. ^ Stefano Zerafa, p. 28.
  4. ^ Achille Ferres, pp. 570.
  5. ^ a b Achille Ferres, pp. 143.
  6. ^ Achille Ferres, pp. 144.
  7. ^ Achille Ferres, pp. 163.
  8. ^ Achille Ferres, pp. 164.
  9. ^ Achille Ferres, pp. 169.
  10. ^ Achille Ferres, pp. 184.
  11. ^ Achille Ferres, pp. 192.
  12. ^ a b Achille Ferres, pp. 194.
  13. ^ Achille Ferres, pp. 197.
  14. ^ Achille Ferres, pp. 202.
  15. ^ Achille Ferres, pp. 208.
  16. ^ Achille Ferres, pp. 240.
  17. ^ Achille Ferres, pp. 96.
  18. ^ Achille Ferres, pp. 100.
  19. ^ Achille Ferres, pp. 102.
  20. ^ Achille Ferres, pp. 468.
  21. ^ Achille Ferres, pp. 469.
  22. ^ Achille Ferres, pp. 336.
  23. ^ Achille Ferres, pp. 554.
  24. ^ Achille Ferres, pp. 250.
  25. ^ Achille Ferres, pp. 261.
  26. ^ Achille Ferres, pp. 347.
  27. ^ Achille Ferres, pp. 269.
  28. ^ a b Achille Ferres, pp. 270.
  29. ^ Achille Ferres, pp. 483.
  30. ^ Achille Ferres, pp. 228.
  31. ^ Achille Ferres, pp. 298.

Bibliografia modifica

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