Stemonaceae

famiglia di piante monocotiledoni

Le Stemonacee (Stemonaceae Caruel, 1878) sono una famiglia di angiosperme monocotiledoni appartenenti all'ordine Pandanales.[1]

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Stemonaceae
Stemona sp.
Intervallo geologico
Cretacico superiore – recente 84–0Ma
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
Ordine Pandanales
Famiglia Stemonaceae
Caruel, 1878
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Sottoclasse Liliidae
Ordine Liliales
Famiglia Stemonaceae
Sinonimi

Croomiaceae
Roxburghiaceae

Generi
Croomia heterosepala

Descrizione modifica

I fustii sono eretti o striscianti, di colore verde o giallo-verde o in alcuni casi rossastro.

Le foglie sono di colore verde scuro, alterne nella maggior parte delle specie.

Come in altre famiglie dell'ordine Pandanales, la morfologia dei fiori nelle Stemonaceae ha caratteristiche particolari, che le differenziano dalle altre monocotiledoni.[2][3][4] Nella maggior parte delle specie, i fiori sono tetrameri (composti cioà da quattro parti identiche) o talvolta dimeri, laddove la maggior parte delle monocotiledoni hanno fiori trimeri. Gli stami sono in numero di quattro. Nella maggior parte delle specie, i tepali sono quattro. Sono lisci o talvolta papillati, probabilmente perché funzionano come componenti che producono odori (osmofori). Tuttavia, nel genere Pentastemona, i fiori sono pentameri e il numero di stami è cinque. Le strutture riproduttive sono colorate nei toni del viola, marrone, verde o giallo, e talvolta rilasciano un odore simile a quello delle carogne, che attira le mosche, le quali funzionano come impollinatori.

I semi sono ellissoidali o globulari.

Biologia modifica

La dispersione dei semi ad opera delle formiche (mirmecoria) è comune nella famiglia.[5] Nel caso di Stemona tuberosa la dispersione è inizialmente opera delle vespe, attratte dagli arilli, ed è poi completata dalle formiche.[6]

Distribuzione e habitat modifica

La maggior parte delle specie è distribuita in aree con clima tropicale o subtropicale, dal Giappone e dalla Cina meridionale attraverso il sud-est asiatico sino all'Australia settentrionale. Una specie (Croomia pauciflora) si trova negli Stati Uniti.[1]

Tassonomia modifica

Classificata nell'ordine Pandanales sin dalla classificazione APG del 1998, la famiglia Stemonaceae era inserita nell'ordine Liliales (Sottoclasse Liliidae) dal sistema Cronquist.[7] Le Stemonaceae sono anche state classificate sia in un ordine a parte, Stemonales[8] che in Dioscoreales,[9][10] che oggi si ritiene essere strettamente imparentato con Pandanales. Il genere Croomia veniva collocata all'interno di una famiglia a sé stante (Croomiaceae).[10]

La famiglia è composta da quattro generi con 37 specie conosciute:[11][12]

Filogenesi modifica

La famiglia Stemonaceae è sister group di Cyclanthaceae e Pandanaceae. All'interno della famiglia, la linea filetica di Pentastemona è stata la prima a discostarsi rispetto al resto della famiglia, e oggi mostra caratteristiche piuttosto diverse dagli altri membri delle Stemonaceae.[2] Nelle classificazioni precedenti, questo genere è stato inserito in una famiglia a sé stante (Pentastemonaceae). Tuttavia, anche Stemona è sister group rispetto agli altri due generi, Croomia e Stichoneuron, che formano un clade.

Pentastemona

Stemona

Stichoneuron

Croomia

Il crown group della famiglia appare nel tardo Cretaceo, circa 84 milioni di anni fa (Ma), sebbene la divergenza dello stem group avvenga in precedenza nello stesso periodo, circa 108 Ma.[13]

Usi modifica

Alcune specie della famiglia hanno usi terapeutici in luoghi come Cina, Laos, Giappone, Thailandia e altri.[14] Alcune specie sono usate per fare un insetticida. In Laos, le persone li usano contro pulci e pidocchi facendo un'infusione che bevono per rendere il loro sangue velenoso. Alcune piante della famiglia vengono utilizzate per la preparazione di un veleno per pesci. Altre svolgono un ruolo nella medicina popolare e sono apprezzati per le loro proprietà antibatteriche, antitosse, antifungine e altre contro le malattie polmonari o della pelle.

Note modifica

  1. ^ a b (EN) P. F. Stevens, Stemonaceae, in Angiosperm Phylogeny Website, 2013. URL consultato il 22 settembre 2019.
  2. ^ a b (EN) Bateman R., Morphological phylogenetic analysis of Pandanales: testing contrasting hypotheses of floral evolution [collegamento interrotto], in Systematic Botany, 31(2), 2006, pp. 223–238.
  3. ^ (EN) Watson L. and Dallwitz M.J., Stemonaceae Engl., in The Families of Angiosperms. URL consultato il 13 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2010).
  4. ^ (EN) Rudall, P. J., Cunniff, J., Wilkin, P. e Caddick, L. R., Evolution of dimery, pentamery and the monocarpellary condition in the monocot family Stemonaceae (Pandanales), in Taxon, vol. 54, 2005, pp. 701-711.
  5. ^ (EN) Lengyel, S. Gove, A. D., Latimer, A. M., Majer, J. D., & Dunn, R. R. 2010. Convergent seed dispersal by ants, and phylogeny and biogeography in flowering plants: A global survey. Persp. Plant Ecol. Evol. Syst. 2010; 12: 43-55.
  6. ^ (EN) Chen, G., Wang, Z.-W., Qin, W., & Sun, W.-B. Seed dispersal by hornets: An unusual insect-plant mutualism. J. Integr. Plant Biol. 2017; 59: 792-796.
  7. ^ (EN) Cronquist A., The evolution and classification of flowering plants, Bronx, NY, New York Botanical Garden, 1988.
  8. ^ Huber 1969.
  9. ^ Hutchinson 1959.
  10. ^ a b Dahlgren & Clifford 1982.
  11. ^ (EN) Christenhusz, M. J. M. e Byng, J. W., The number of known plants species in the world and its annual increase, in Phytotaxa, vol. 261, n. 3, Magnolia Press, 2016, pp. 201–217, DOI:10.11646/phytotaxa.261.3.1.
  12. ^ (EN) Stemonaceae Caruel, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  13. ^ (EN) Janssen T., Bremer K., The age of major monocot groups inferred from 800+ rbcL sequences, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 146, n. 4, 2004, pp. 385-398.
  14. ^ (EN) Pajaree Inthachub, Taxonomic revision of family Stemonaceae in Thailand (PDF), su research.rdi.ku.ac.th, 2008. URL consultato il 13 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2014).

Bibliografia modifica

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