Strimone (mitologia)

re di Tracia nella mitologia greca, poi trasformato in divinità fluviale, figlio di Ares

Strimone (in greco antico Στρυμών Strümṑn) è un personaggio della mitologia greca, dio del fiume omonimo.

Strimone
Moneta celtica raffigurante il dio Strimone e il suo tridente
Nome orig.Στρυμών
Caratteristiche immaginarie
Speciedivinità fluviale
Sessomaschio
Luogo di nascitaTracia

Nell'Iliade, Omero cita Strimone anche con il nome di Eioneo indicandolo come "abitante di Eione"[1].

Genealogia modifica

Come gli altri potamoi, Strimone era figlio di Oceano e Teti[2], oppure era uno dei figli del dio della guerra Ares[senza fonte], che era la principale divinità venerata in Tracia.

Mitologia modifica

In principio era un essere mortale ed un re della Tracia, poi si unì con una Musa (per alcuni Clio e per altri Euterpe) e da lei ebbe il figlio, Reso e quando questi divenne adolescente Strimone abdicò in suo favore. Dieci anni dopo Reso fu ucciso da Diomede nella guerra di Troia e Strimone, sconvolto per la morte del figlio si gettò in un fiume ma gli dei inferi, che già avevano resuscitato il giovane, lo salvarono trasformandolo in divinità fluviale.

Tra gli altri figli di Strimone vengono contati Rodope, Branga e Olinto, nati dalla sua unione con una mortale sconosciuta[3], e Evadne, sposa di Argo.

Note modifica

  1. ^ Omero, Iliade X, 435
  2. ^ Esiodo, Teogonia, 339
  3. ^ Conone, Narrativa, libro IV.

Bibliografia modifica

  • Luisa Biondetti, Dizionario di mitologia classica, Milano, Baldini&Castoldi, 1997, ISBN 978-88-8089-300-4.

Collegamenti esterni modifica

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