Sud Aviation Caravelle

aereo a reazione

Il Sud Aviation Caravelle è stato un aereo a reazione per il corto raggio di fabbricazione francese.

Sud Aviation/Aérospatiale SE.210 Caravelle
Un Sud-Aviation Caravelle Alitalia
Descrizione
Tipoaereo di linea
Equipaggio3 piloti + gli assistenti di volo
ProgettistaSNCASE
CostruttoreSud Aviation
Data primo volo27 maggio 1955
Data entrata in servizio12 maggio 1959
Data ritiro dal servizioluglio 2005[1]
Utilizzatore principaleBandiera della Francia Air France
Esemplari282 (compresi 2 prototipi)[2]
Altre variantiSuper-Caravelle
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza32,01 m
Apertura alare34,30 m
Altezza8,72 m
Superficie alare146,70 m²
Peso a vuoto37.710-41.655 kg
Peso max al decollo46.000-50.000 kg
Passeggeri64-94
Propulsione
Motore2 turbogetti Rolls-Royce Avon RA29
Spinta5.170-5.715 kg
Prestazioni
Velocità max805-850 km/h
Velocità di salita11,20 m/s
Autonomia1.640-2.335 km
Tangenza11.000 m
Notedati riferibili alle versioni: III - VI-N - VI-R

aviation-fr.info[3]
vectorsite.net[4]
aviastar.org[5]

voci di aerei civili presenti su Wikipedia

Storia modifica

Sviluppo modifica

Dopo il termine della seconda guerra mondiale, tutte le grandi imprese aeronautiche francesi pensarono di produrre un aereo a reazione.

L'occasione arrivò nel 1951, quando il Governo francese decise di promuovere la costruzione del primo aereo a reazione del Paese. Lo Stato chiese un velivolo con un'autonomia di 2.000 km e una capacità di 60 posti. Poiché non si disponeva ancora di motori abbastanza potenti, si pensò di sviluppare un trimotore. Solo con l'arrivo del motore turbogetto Rolls-Royce Avon si passò al bimotore. La britannica de Havilland concesse alla Sud-Est Aviation di accedere alle informazioni sul suo DH.106 Comet e il nuovo aereo fu dotato di un muso e una cabina di comando identici a quelli del velivolo britannico. Inoltre la società fece una scelta rivoluzionaria: mise i motori in coda, in modo da ridurre i rischi d'incendio e diminuire l'inquinamento acustico in cabina.

Il primo prototipo venne portato in volo per la prima volta nel 1955 grazie alla SAS, che effettuò il test, e il trasporto passeggeri iniziò nel 1958. Le prospettive erano incoraggianti: era l'unico jet disponibile per il medio raggio e la sua linea piaceva molto ai passeggeri. Nel frattempo Sud-Est Aviation e Sud-Ouest Aviation si erano unite nella Sud Aviation.

Particolarmente apprezzata era anche l'insonorizzazione della cabina: si diceva che un bisbiglio a poppa potesse essere avvertito a prua. Altra caratteristica peculiare dell'aereo erano i finestrini triangolari, strana soluzione adottata per alleggerire gli sforzi della fusoliera alle alte velocità, poi sostituita dai più convenzionali finestrini ellittici o rotondi.

I primi 20 esemplari di Caravelle I furono acquistati dall'Air France (10), dalla SAS (6), dall'Air Algérie (2) e dalla VARIG (2); mentre il primo esemplare di Caravelle III entrò in servizio con la Società Aerea Mediterranea[6] nell'aprile del 1960 e il secondo con l'Alitalia - Linee Aeree Italiane[6] nel maggio del 1960. Nel 1961 la United Airlines ordinò 20 Caravelle VIR. La Douglas, pur di contrastare il Boeing 727, tentò di produrre il Caravelle su licenza, riuscendo solo a commercializzarlo dal 1962.

Tuttavia le linee aeree americane avevano bisogno di jet per le rotte più brevi e il velivolo francese era troppo dispendioso. Perciò, con l'arrivo del BAC One-Eleven, del DC-9 e del diffusissimo Boeing 737, il Caravelle fu definitivamente estromesso e l'Aérospatiale, che si era costituita dalla riunione tra Sud e Nord Aviation, chiuse la produzione nel 1970. Nonostante tutto, il velivolo impose una influente linea progettuale che continua ancora oggi con i velivoli della serie MD-80.

Versioni modifica

Dati da[2][7][8]
Anno Variante Aerei1 Metri Motori Pass. Note Aerei2
- Caravelle SE210 2 32,01 RA-29 Mk.522 - 2 prototipi con motori turbogetto Rolls-Royce 2
1958 Caravelle I 20 32,01 RA-29 Mk.522 80 i primi 20 esemplari di serie 1
1960 Caravelle IA 12 32,01 RA-29 Mk.522A 80 Caravelle I con motori aggiornati 0
1959 Caravelle III 78 32,01 RA-29 Mk.527 e 527B 80 31 Caravelle I/IA sono stati aggiornati a III (3 Caravelle III saranno aggiornati a VI-N) 106
1960 Caravelle VI-N 53 32,01 RA-29 Mk.531 e 531B 80 con un sistema di soppressione del rumore, 3 Caravelle III sono stati aggiornati a VI-N 56
1961 Caravelle VI-R 56 32.01 RA-29 Mk.533R 80 con gli invertitori di spinta e un nuovo cockpit 56
- Caravelle VII - 32,01 GE CJ805-23 - ipotesi di un Caravelle III con motori turbofan GE Aviation -
1962 Caravelle 10A 1 33,01 GE CJ805-23 105 1 esemplare basato sul Caravelle VII con motori turbofan GE Aviation 1
1964 Caravelle 10B 22 33,01 P&W JT8D-7 105 basati sul Caravelle 10A, con carenatura di raccordo del bordo di entrata e con nuovi motori turbofan Pratt & Whitney 22
1965 Caravelle 10R 20 32,01 P&W JT8D-7 80 basati sul Caravelle VI con i motori P&W JT8D-7 20
1967 Caravelle 11R 6 32,71 P&W JT8D-7 89-99 versione combi passeggeri e cargo (2 acquistati dalla Air Afrique, 2 dalla Air Congo e 2 dalla Transeuropa) 6
1970 Caravelle 12 12 36,24 P&W JT8D-9 140 gli ultimi 12 esemplari prodotti, con motori turbofan Pratt & Whitney aggiornati (7 acquistati dalla Sterling Airlines e 5 dall'Air Inter) 12
1 aerei per versione prodotti inizialmente
2 aerei per versione a seguito di riconversioni
Totale 282

Caratteristiche tecniche modifica

Specifiche tecniche
Versione III VI-N VI-R 10R 11R 10B 12
Equipaggio 3
Passeggeri 80 89-99 105 140
Lunghezza 31,01 m 32,71 m 33,01 m 36,24 m
Apertura alare 34,3 m
Altezza 8,72 m 9, 02 m
Superficie alare 146,7 m²
Massa a vuoto 22,2 t 24,9 t 26,3 t 26,7 t 28,8 t 29,5 t
Carico utile 8,4 t 7,9 t 8,2 t 9,1 t 9,4 t .
MTOW 46 t 48 t 50 t 52 t 58 t
Velocità 805 km/h 845 km/h 800 km/h
Autonomia 1.700 km 2.350 km 2.300 km 3.455 km 3.465 km
Motori RR Avon Mk-527 RR Avon Mk-531 RR Avon Mk-533R P&W JT8D-7 P&W JT8D-9
Plafond 12.000 m
 
Cabina di Pilotaggio di un Caravelle

Utilizzatori modifica

 
Un Caravelle della Corse Air

Civili modifica

 
Caravelle III in livrea Swissair.
 
Caravelle della Jat Airways esposto al Museo dell'aeronautica (Belgrado).
 
Un Caravelle della Finnair.
 
Parte anteriore del Caravelle
  Algeria
  Germania Ovest
  Argentina
  Austria
  Belgio
  Brasile
  Burundi
  Cambogia
  Rep. Centrafricana
  Cile
  Costa d'Avorio
  Colombia
  RD del Congo
  Danimarca
  Egitto
  Ecuador
  Spagna
  Stati Uniti
  Finlandia
  Francia
  Gabon
  India
  Italia
  Giordania
  Laos
  Libano
  Libia
  Lussemburgo
  Mali
  Marocco
  Martinica
  Nuova Caledonia
  Paesi Bassi
  Filippine
  Portogallo
  Svezia,   Danimarca &   Norvegia
  Svizzera
  Siria
  Taiwan
  Thailandia
  Tunisia
  Venezuela
  Vietnam
  Jugoslavia
  Zaire

Militari modifica

Incidenti modifica

Incidenti Sud Aviation SE-210 Caravelle
Modello Distrutti Incidenti Ultimo incidente Fonte
SE-210 Caravelle I 1 1 19 gennaio 1960 Sud Aviation SE-210 Caravelle, su aviation-safety.net, ASN. URL consultato l'11 luglio 2011.
SE-210 Caravelle IA 0 2 21 gennaio 1968 Sud Aviation SE-210 Caravelle, su aviation-safety.net, ASN. URL consultato l'11 luglio 2011.
SE-210 Caravelle III 22 22 14 aprile 2000 Sud Aviation SE-210 Caravelle, su aviation-safety.net, ASN. URL consultato l'11 luglio 2011.
SE-210 Caravelle IVN 15 16 9 ottobre 1985 Sud Aviation SE-210 Caravelle, su aviation-safety.net, ASN. URL consultato l'11 luglio 2011.
SE-210 Caravelle IVR 12 13 29 aprile 1983 Sud Aviation SE-210 Caravelle, su aviation-safety.net, ASN. URL consultato l'11 luglio 2011.
SE-210 Caravelle 10B3 5 5 4 novembre 1995 Sud Aviation SE-210 Caravelle, su aviation-safety.net, ASN. URL consultato l'11 luglio 2011.
SE-210 Caravelle 10R 6 6 31 gennaio 2001 Sud Aviation SE-210 Caravelle, su aviation-safety.net, ASN. URL consultato l'11 luglio 2011.
SE-210 Caravelle 11R 4 4 28 agosto 2004 Sud Aviation SE-210 Caravelle, su aviation-safety.net, ASN. URL consultato l'11 luglio 2011.
SE-210 Caravelle (non specificato) 0 13 30 settembre 1978 Sud Aviation SE-210 Caravelle, su aviation-safety.net, ASN. URL consultato l'11 luglio 2011.
SE-210 Caravelle (tutti) 65 82 28 agosto 2004 Sud Aviation SE-210 Caravelle, su aviation-safety.net, ASN. URL consultato l'11 luglio 2011.

L'11 settembre 1968, al largo di Cap d'Antibes, il Caravelle marche F-BOHB della compagnia aerea Air France, volo Air France 1611, che stava percorrendo la rotta Ajaccio-Nizza incorse in un grave incidente quando era in fase di discesa; a causa di un violento incendio propagatosi nella struttura, il velivolo precipitò in mare uccidendo tutte le 95 persone a bordo tra passeggeri e membri dell'equipaggio. I servizi segreti militari francesi ipotizzarono che il velivolo fosse stato colpito da un missile.

Curiosità modifica

  • Charles de Gaulle, Presidente della Repubblica Francese, utilizzò il Caravelle per i suoi viaggi ufficiali del 1958.
  • Un Caravelle dell'Air France compì un volo planato Digione-Parigi nel 1960.
  • Un Caravelle, completo di cabina di pilotaggio intatta e restaurato, è in uso come ristorante in Abruzzo vicino Sant'Egidio alla Vibrata.
  • Un Caravelle (Mod. I-DABT) semi-completo (manca l'ala sinistra), è adibito a uffici, presso il parcheggio del locale per eventi "La casa dei gelsi", sito a Cusinati di Rosà (Bassano del Grappa), in Veneto.
  • Un Caravelle (Mod. I-DABM), completo, è parcheggiato a Fontanafredda (PN). Il progetto iniziale prevedeva che fosse utilizzato come gelateria. Progetto sfumato a causa dell'USL che non ha rilasciato il relativo permesso.[9]

Velivoli comparabili modifica

  Regno Unito
  Unione Sovietica
  Stati Uniti

Note modifica

  1. ^ Caravelle : la française de la Jet-set Archiviato il 23 febbraio 2011 in Wikiwix..
  2. ^ a b lista di produzione del Caravelle[collegamento interrotto].
  3. ^ (FR) Sud-Aviation Caravelle, su Le coin à Dominique - la Caravelle, http://www.aviation-fr.info. URL consultato il 12 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2010).
  4. ^ (EN) Greg Goebel, The De Havilland Comet & Sud Caravelle, su AirVectors, http://www.airvectors.net, 1º gennaio 2009. URL consultato il 12 marzo 2010.
  5. ^ (EN) Maksim Starostin, Aerospatiale SE-210 Caravelle, su Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato il 12 marzo 2010.
  6. ^ a b AZA Fleet - La Flotta Alitalia - Sud Aviation SE210 Caravelle, su geocities.com, 16 novembre 2004. URL consultato il 12 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2005).
  7. ^ (FR) B. Parmentier, Sud Aviation 'Caravelle' I, su Aviafrance, http://www.aviafrance.com. URL consultato il 12 marzo 2010.
  8. ^ (RU) Sud-Aviation SE.210 Caravelle 1, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 12 marzo 2010.
  9. ^ Resta a terra l'aereo che doveva diventare una gelateria a Fontanafredda, su Messaggero Veneto, 4 maggio 2017. URL consultato il 5 ottobre 2020.

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Galleria d'immagini modifica

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