São Tomé e Príncipe

stato indipendente e arcipelago al largo dell'Africa centro-occidentale

São Tomé e Príncipe, ufficialmente Repubblica Democratica di São Tomé e Príncipe (in portoghese República Democrática de São Tomé e Príncipe; letteralmente in Italiano San Tommaso e Principe) è uno stato insulare indipendente dell'Africa con capitale São Tomé.

São Tomé e Príncipe
(PT) Unidade, Disciplina, Trabalho
(IT) Unità, Disciplina, Lavoro
São Tomé e Príncipe - Localizzazione
São Tomé e Príncipe - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completoRepubblica Democratica di São Tomé e Príncipe
Nome ufficialeRepública Democrática de São Tomé e Príncipe
Lingue ufficialiportoghese
Altre lingueforro
Capitale São Tomé  (80.099 ab. / 2017)
Politica
Forma di governoRepubblica semipresidenziale
PresidenteCarlos Vila Nova
Primo ministroPatrice Trovoada
IndipendenzaDal Portogallo
12 luglio 1975
Ingresso nell'ONU16 settembre 1975
Superficie
Totale1 001 km² (169º)
% delle acque0%
Popolazione
Totale165 397 ab. (2012) (176º)
Densità165 ab./km²
Tasso di crescita1,996% (2012)[1]
Nome degli abitantisaotomensi
Geografia
ContinenteAfrica
ConfiniNessuno
Fuso orarioUTC+1
Economia
Valutadobra di São Tomé e Príncipe
PIL (nominale)263[2] milioni di $ (2012) (185º)
PIL pro capite (nominale)1 406 $ (2012) (144º)
PIL (PPA)397 milioni di $ (2012) (188º)
PIL pro capite (PPA)2 121 $ (2012) (152º)
ISU (2011)0,509 (basso) (144º)
Fecondità3,6 (2011)[3]
Varie
Codici ISO 3166ST, STP, 678
TLD.st
Prefisso tel.+239
Sigla autom.STP
Lato di guidaDestra (↓↑)
Inno nazionaleIndependência total
Festa nazionale12 luglio
São Tomé e Príncipe - Mappa
São Tomé e Príncipe - Mappa
Evoluzione storica
Stato precedente São Tomé e Príncipe portoghese
 

Si tratta di un arcipelago di circa 20 isole che si trova nell'oceano Atlantico al largo dell'Africa centro-occidentale, nel golfo di Guinea. Le due isole maggiori sono São Tomé e Príncipe, distanti circa 140 km tra di esse, e situate rispettivamente a circa 250 e 225 km dalla costa nord-occidentale del Gabon; tutte le isole fanno parte di una catena vulcanica sottomarina nota come linea vulcanica del Camerun[4]. La Ilhéu das Rolas, la cui superficie è di circa 3 km² e sorge a soli 2 km a sud dell'isola di São Tomé, è il punto più meridionale dell'arcipelago e del Paese; si trova esattamente sulla linea dell'Equatore, tanto da ospitare una pietra miliare che marca il confine tra i due emisferi.

Deve il nome a Tommaso apostolo (in portoghese São Tomé) per via del giorno in cui fu scoperta dai portoghesi (21 dicembre 1471), all'epoca data di commemorazione del santo. Colonia del Portogallo, ottenne nel 1975 l'indipendenza e si diede l'ordinamento giuridico di repubblica semipresidenziale. Il presidente della Repubblica è Carlos Vila Nova.

Storia modifica

Colonizzazione portoghese modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: São Tomé e Príncipe portoghese.

Prima dell'arrivo dei Portoghesi (avvenuto fra il 1469 e il 1471), le isole di Annobon, São Tomé e Príncipe erano disabitate. La scoperta delle isole è avvenuta da parte dei portoghesi João de Santarém e Pêro Escobar tra il 1470 e il 1471[5]. Cambiò il suo nome in isola del Principe nel 1502 in riferimento al Principe del Portogallo al quale venivano pagate le commesse per il commercio dello zucchero locale (rimane dedicata al santo il capoluogo dell'isola, come succede peraltro a São Tomé col capoluogo intitolato a San Tommaso). Scopritore delle isole fu Pêro Escobar, un famoso navigatore portoghese del XV secolo, al servizio del re Alfonso V del Portogallo.

I Portoghesi decisero che le isole rappresentavano una base ideale per il commercio della costa, e completarono il primo insediamento stabile a São Tomé nel 1493. Principale artefice della colonizzazione fu Álvaro Caminha, che in seguito ricevette dalla Corona il diritto di amministrare le isole. Nel 1500 fu creato un insediamento anche a Príncipe. Inizialmente le isole non apparvero particolarmente ricche di risorse, e i primi coloni furono soprattutto "indesiderabili" di cui il Portogallo voleva disfarsi (soprattutto Ebrei); in seguito, tuttavia, si scoprì che il terreno vulcanico delle isole era perfetto per l'agricoltura, e in particolar modo per la coltivazione della canna da zucchero.

Per alimentare di manodopera le coltivazioni, i Portoghesi iniziarono a far affluire sulle isole grandi quantità di schiavi africani. A metà del XVI secolo la colonia figurava fra i primi esportatori di zucchero dell'Africa. La corona portoghese, a quel punto, decise di reclamare il proprio diritto di proprietà sulle isole (nel 1522 per São Tomé e nel 1573 per Príncipe).

La ricchezza delle isole iniziò a declinare con la concorrenza delle nuove colonie delle Americhe e in seguito alla crescente difficoltà nel controllo della vasta popolazione di schiavi. In circa un secolo, la coltivazione dello zucchero declinò fino a diventare marginale nell'economia dell'arcipelago, che venne a essere soprattutto un luogo di transito nel commercio degli schiavi dall'Africa al Nuovo Mondo.

Verso l'indipendenza modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Guerra coloniale portoghese.

Nel XIX secolo vennero introdotte due nuove coltivazioni: caffè e cacao, nuovamente con grande successo, tanto che all'inizio del secolo successivo São Tomé era diventata il principale esportatore di cacao del mondo.

Sebbene il Portogallo avesse abolito la schiavitù nel 1876, nelle piantagioni di São Tomé (dette roças) i proprietari terrieri avevano un'autorità praticamente assoluta nei confronti dei braccianti e delle loro famiglie, che vivevano in un regime di "lavoro forzato retribuito". Questa situazione (in cui erano coinvolti anche lavoratori angolani) portò a una crescente tensione sociale, sfociata negli scioperi del 1953, in cui molte centinaia di lavoratori africani furono uccisi (massacro di Batepá).

Verso la fine degli anni cinquanta un piccolo gruppo di abitanti di São Tomé formò il Comitato per la Liberazione di São Tomé e Príncipe; nel 1972 questo si trasformò in partito politico, il Movimento di Liberazione di São Tomé e Príncipe/Partito Socialdemocratico (MLSTP/PSD).

Indipendenza modifica

Il processo verso l'indipendenza fu favorito dalla caduta della dittatura di Marcello Caetano in Portogallo, nell'aprile del 1974. I rappresentanti del nuovo governo portoghese incontrarono l'MLSTP/PSD ad Algeri e stipularono un accordo per l'indipendenza dell'arcipelago, ufficializzata il 12 luglio 1975. Come primo presidente fu eletto il segretario dell'MLSTP/PSD, Manuel Pinto da Costa.

Nel 1990, São Tomé abbracciò una riforma democratica che portò l'anno successivo a elezioni multipartitiche, libere e trasparenti. Fu eletto presidente Miguel Trovoada, rieletto in seguito anche nel 1996. Il Partito della Convergenza Democratica (PCD) superò l'MLSTP/PSD, che tuttavia riuscì a mantenere un ruolo di primo piano nella vita politica del paese. Nuove elezioni democratiche (presidenziali e parlamentari) si tennero nel 2001 e nel 2002.

Sviluppi recenti modifica

Nel luglio del 2003 l'esercito prese il potere per una settimana, protestando per la corruzione politica e la conseguente iniquità nella distribuzione dei proventi dell'estrazione petrolifera, divenuta nel frattempo una delle voci importanti dell'economia dell'arcipelago. Dopo un periodo di trattativa, il presidente Fradique de Menezes, già esautorato dal colpo di Stato, fu rimesso in carica. Menezes vinse nuovamente le elezioni nel 2006.

Secondo fonti governative il 12 febbraio 2009, c'è stato un secondo tentativo di colpo di Stato per rovesciare il Presidente Fradique de Menezes; evidentemente non riuscito.[6]

Le ultime elezioni presidenziali nel 2016 hanno visto la vittoria di Evaristo Carvalho, che era stato primo ministro per due brevi mandati nel 1994 e tra il 2001 e il 2002.

Geografia modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia di São Tomé e Príncipe e Isole africane.

Il territorio di questo che, assieme alle Seychelles, è il più piccolo Stato africano, è formato da due isole vulcaniche (con affioramenti di rocce trachitiche e basaltiche), São Tomé e Príncipe, che emergono dalle acque del golfo di Guinea alle latitudini equatoriali. Esse risultano altresì allineate sulla grande direttrice tettonica (dorsale sottomarina del Camerun) che ha favorito la formazione delle contigue isole di Annobón a sud-ovest, e di Fernando Poo (Bioko) a nord-est, nonché del monte Camerun.

L'isola maggiore è São Tomé (859 km²), sfiorata nella sua estremità meridionale dalla linea dell'Equatore. Essa costituisce un poderoso cono vulcanico che si eleva fino a 2024 m sul livello marino (Pico São Tomé) e con coste di difficile accesso. 150 km a nord-est è situata l'isola di Príncipe (142 km²) di altitudine più modesta (948 m).

Il clima ha carattere nettamente equatoriale, con precipitazioni estese a quasi tutti i mesi dell'anno: a São Tomé cadono annualmente circa 887 mm di piogge e le temperature medie mensili oscillano tra i 26 °C di gennaio e i 24 °C di luglio. Delle rigogliose foreste tropicali che un tempo rivestivano le isole, rimangono pochi ma consistenti lembi nelle zone più interne; il resto è occupato da piantagioni e da numerosi villaggi agricoli.

Popolazione modifica

Demografia modifica

Dei 143 500 abitanti totali, circa 137 500 vivono a São Tomé e 6 000 a Principe.

Etnie modifica

La popolazione discende da diversi gruppi etnici migrati nelle due isole a partire dal 1485. Attualmente si possono individuare sette diversi gruppi:

  • Mestiços (conosciuti anche come filhos da terra, cioè "figli della terra", ad indicare la loro antica origine) discendenti degli schiavi africani portati qui durante i primi secoli della dominazione portoghese dal Benin, dal Gabon e dal Congo.
  • Angolares, ritenuti i discendenti di alcuni schiavi provenienti dall'Angola sopravvissuti ad un naufragio nel 1540. Attualmente vivono di pesca.
  • Forros, discendenti da schiavi affrancati ai tempi dell'abolizione della schiavitù.
  • Serviçais, lavoratori provenienti dall'Angola, dal Mozambico e da Capo Verde che vivono temporaneamente sulle due isole.
  • Tongas, i figli dei serviçais, nati sulle due isole.
  • Europei, soprattutto di origine portoghese.
  • Asiatici, soprattutto provenienti dalla ex colonia portoghese di Macao.

Negli anni settanta si verificarono due importanti spostamenti di popolazione: l'esodo dei 4 000 residenti di origine portoghese e l'arrivo di parecchie centinaia di profughi dall'Angola.

Gli isolani sono stati in gran parte assorbiti all'interno di una comune cultura Luso-Africana.

Religioni modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Religioni a São Tomé e Príncipe.

La maggioranza della popolazione professa la religione cattolica. Vi sono minoranze di protestanti Evangelici, o delle Chiese Avventiste del Settimo Giorno, che mantengono stretti legami con le loro chiese in Portogallo.

Lingue modifica

Nonostante le modeste dimensioni, São Tomé e Príncipe vanta ben quattro lingue nazionali: il portoghese (lingua ufficiale, parlata dal 95% della popolazione) e tre idiomi creoli derivati dal portoghese (forro, angolar e principense, usati rispettivamente, dall'85%, dal 3% e dallo 0,1% degli abitanti). Il francese è la principale lingua straniera insegnata nelle scuole, essendo il paese un membro de La Francophonie.
São Tomé e Príncipe fa parte della Comunità dei Paesi di lingua portoghese.

Diritti umani modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Diritti LGBT a São Tomé e Príncipe.

Ordinamento dello Stato modifica

Suddivisione amministrativa modifica

São Tomé e Príncipe è divisa in 2 province:

Le province sono ulteriormente divise in 7 distretti:

Città principali modifica

Città principali di São Tomé e Príncipe
Città Popolazione Distretto
Censimento 1991 Censimento 2001 Stima 2005
1. São Tomé 42 331 49 957 56 166 Água Grande
2. Santo Amaro 5 878 8 239 Lobata
3. Neves 5 919 6 635 7 392 Lembá
4. Santana 6 190 6 228 6 969 Cantagalo
5. Trindade 6 049 6,636 Mé-Zóchi
6. São João dos Angolares 1 862 2 045 Caué
7. Pantufo 1 929 2 169 Água Grande
8. Guadalupe 1 543 1 734 Lobata
9. Santo António 1 000 1 010 1 156 Pagué
10. Santa Catarina 971 Lembá
11. Porto Alegre 334 Caué

Istruzione modifica

Università modifica

L'Università di São Tomé e Príncipe è stata fondata nel 1996.[7]

Economia modifica

Sin dall’indipendenza, ottenuta nel 1975, fondamentale per l’economia di São Tomé e Príncipe è stata la coltivazione di caffè e soprattutto cacao, che però ha subìto, anche a causa della siccità, un grave declino, al seguito del quale questa ex-colonia portoghese è diventata uno dei paesi più poveri dell’Africa, anche se qualche prospettiva di crescita deriva dalla scoperta di alcuni giacimenti petroliferi nelle acque territoriali e gli investimenti con cui il governo spera di sviluppare il turismo.

Gli aiuti economici internazionali sono resi indispensabili dai vari problemi economici che affliggono questo piccolo paese, che, dovendo importare molto dall’estero, è soggetto alla volatilità del prezzo delle merci; il governo è impegnato nel difficile compito di tenere sotto controllo l’inflazione e la spesa pubblica, attirare investimenti dall’estero per rendere possibile lo sfruttamento delle risorse petrolifere, ridurre il ricorso al calmiere e ai sussidi, rinegoziare e far fronte al debito estero, che nel 2011 è stato parzialmente cancellato per 200 milioni di dollari nell’ambito del programma Heavily Indebted Poor Country[8][9].

Cultura modifica

Musica modifica

In campo musicale per il genere kizomba possiamo ricordare i Calema, un duo musicale formatosi nel 2011.

Produzione letteraria modifica

In campo letterario spicca la figura della poetessa Conceição Lima [10].

Gastronomia modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Cucina saotomense.

Ricorrenza nazionale modifica

  • 12 luglio: Dia nacional: Giorno dell'indipendenza dal Portogallo, nel 1975

Note modifica

  1. ^ (EN) Population growth rate, su CIA World Factbook. URL consultato il 28 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2012).
  2. ^ Dati dal Fondo Monetario Internazionale, ottobre 2013
  3. ^ Tasso di fertilità nel 2011, su data.worldbank.org. URL consultato il 12 febbraio 2013.
  4. ^ (EN) Origin of the Cameroon Line of Volcano-Capped Swells - Kevin Burke
  5. ^ Tutikian, p. 136.
  6. ^ Sao Tome quizzes 'coup leaders'
  7. ^ https://it.uni24k.com/u/14519/
  8. ^ (EN) Africa :Sao Tome and Principe, su The World Factbook, CIA. URL consultato il 25 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2015).
  9. ^ (EN) Sao Tome and Principe, su editore=Department of Foreign Affairs dell’Australia. URL consultato il 25 gennaio 2017.
  10. ^ http://www.elfikurten.com.br/2016/08/conceicao-lima.html

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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Collegamenti esterni modifica

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