Suore della carità di New York

istituto religioso femminile della Chiesa Cattolica
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Le Suore della Carità di New York (in inglese Sisters of Charity of New York) sono un istituto religioso femminile di diritto diocesano:[1] i membri di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla S.C.

Storia modifica

La congregazione deriva dalle Suore della Carità di Emmitsburg, fondate nel 1809 da Elizabeth Ann Bayley Seton (1774-1821):[1] nel 1817 il vescovo di New York John Connolly chiese a madre Seton di inviare nella sua città tre suore per dirigere l'orfanotrofio di St. Patrick. Le suore crebbero rapidamente di numero e assunsero la direzione delle scuole parrocchiali di New York.[2]

Nel 1847, a causa di alcuni contrasti tra i vescovi di New York John Joseph Hughes e il superiore delle suore di Emmitsburg Louis Regis Deluol, le case di New York vennero separate dalla congregazione originaria e vennero poste sotto la giurisdizione dell'ordinario locale: come prima superiora generale venne scelta Elizabeth Boyle (1788-1861), già collaboratrice della Bayley Seton.[2]

Dalle Suore della Carità di New York hanno avuto origine le Suore di Carità di Sant'Elisabetta di Newark[3] e le Suore di Carità di San Vincenzo de' Paoli di Halifax.[4]

Il film del 2008 Il dubbio è ambientato in una scuola diretta da suore di questa congregazione.

Attività e diffusione modifica

Le Suore della Carità di New York si dedicano prevalentemente all'istruzione ed educazione cristiana della gioventù, dirigono ospedali e case di riposo per anziani, assistono i senzatetto: il loro apostolato si rivolge anche alle popolazioni indigene dell'America centro-meridionale.[2]

Sono presenti in alcuni stati americani (Connecticut, New York, Pennsylvania, Rhode Island), alle Bahamas, in Cile e in Guatemala: la sede generalizia, originariamente sita in McGown's Pass (area oggi all'interno di Central Park), nel 1859 venne trasferita sull'Hudson, a Mount Saint Vincent (Riverdale).[2]

Nel 1974 l'istituto contava 1.040 religiose in 106 case.[2]

Note modifica

  1. ^ a b L. Chierotti, DIP, vol. II (1975), col. 371.
  2. ^ a b c d e L. Chierotti, DIP, vol. II (1975), col. 372.
  3. ^ B.M. McEnry, DIP, vol. II (1975), coll. 382-383.
  4. ^ L. Chierotti, DIP, vol. II (1975), col. 327.

Bibliografia modifica

  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.

Collegamenti esterni modifica

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