Susan Boyle

cantante britannica

Susan Magdalane Boyle (Blackburn, 1º aprile 1961) è una cantante britannica, apparsa nella terza serie della trasmissione televisiva britannica Britain's Got Talent, dove ha conquistato il secondo posto.

Susan Boyle
Susan Boyle nel 2013
NazionalitàBandiera del Regno Unito Regno Unito
GenerePop
Periodo di attività musicale2009 – in attività
EtichettaSyco, Columbia
Album pubblicati8
Studio7
Raccolte1
Sito ufficiale

Ha raggiunto la fama internazionale grazie alla sua interpretazione del brano I Dreamed a Dream, canzone tratta dal musical Les Misérables, presentata nella puntata del talent show trasmessa l'11 aprile 2009.[1] Il suo album I Dreamed a Dream ha battuto il record di album di debutto più venduto nel Regno Unito nella sua prima settimana, precedentemente detenuto da Leona Lewis.[2] Sebbene il suo successo commerciale sia calato dopo l'exploit dei suoi primi due album, Boyle ha venduto circa 19 milioni di album in tutto il mondo.[3]

Biografia modifica

Infanzia modifica

Nata da Patrick, minatore veterano della seconda guerra mondiale e da Bridget, una stenografa, è di origine irlandese; i suoi genitori infatti sono immigrati dall'Irlanda, per la precisione dalla contea di Donegal. Patrick era un cantante dilettante, che era solito esibirsi presso locali e pub del centro scozzese. La madre la diede alla luce all'età di 45 anni; il parto non fu privo di complicazioni, che causarono alla piccola un principio di asfissia: l'incidente provocherà, negli anni a venire, tutta una serie di difficoltà nell'apprendimento, che influirono negativamente anche nella socializzazione coi compagni di scuola, che a volte la prendevano di mira con atti di bullismo e la soprannominarono Susie the Simple (appr. Susie la sempliciotta); in età adulta, la stessa Boyle ha rivelato di soffrire della sindrome di Asperger.[4]

Inizio dell'attività canora modifica

Dopo aver lasciato la scuola con una qualifica bassa, trovò lavoro (per l'unica volta nella sua vita) come apprendista cuoca presso il West Lothian College di Livingston, per sei mesi. Durante il periodo lavorativo presso l'Università, iniziò a frequentare il teatro, assistendo alle esibizioni dei cantanti professionisti ed ascoltando in disparte le lezioni di canto che venivano tenute. Cominciò a prendere le sue prime lezioni di canto vere e proprie dal vocal coach Fred O'Neil. Iniziò anche a frequentare la scuola di recitazione di Edimburgo e prese parte anche al Fringe, festival artistico della capitale scozzese. Prima di approdare a Britain's got talent, comunque, le sue esperienze canore si limitavano a semplici esibizioni presso locali e karaoke.

Nel 1994 Susan partecipò alla trasmissione My Kind of People, cantando la canzone I Don't Know How to Love Him, tratto dal musical "Jesus Christ Superstar", ma venne fatta oggetto di derisione da parte del presentatore Michael Barrymore. Nel 1999, Susan registrò una traccia per un cd, del quale vennero stampate solo 1000 copie, a scopo benefico, prodotto dalla West Lothian School. L'album si chiamava Music for a Millennium Celebration, Sounds of West Lothian. La performance della cantante scozzese, che cantò Cry Me a River,[5] venne notata non solo dai giornali scolastici e locali ma anche da alcune testate più importanti, alcune delle quali addirittura oltre i confini del Regno Unito. Sempre nel 1999, Susan registrò alcuni demo, che inviò ad alcuni discografici e talent scout inglesi, tentando così una prima volta la carriera nella musica. Nel disco v'era inciso, oltre a Cry Me a River, anche Killing Me Softly with His Song

Britain's Got Talent e il successo mediatico modifica

Le performance di Susan riscuotevano successo, ma erano pur sempre limitate a pubblici e concorsi locali. La madre ed il suo vocal coach esortarono più volte la cantante a tentare di entrare a far parte del programma televisivo Britain's Got Talent e di X Factor, ma la donna, frenata dalla timidezza e dal rischio di non venir compresa, rinunciò a lungo. In particolare, il suo vocal coach affermò che Susan abbandonò le audizioni di X Factor perché convinta che i partecipanti venissero scelti in base al loro aspetto e, per poco, non fece lo stesso anche con Britain's Got Talent, da lei ritenuto un programma di impatto molto giovanile per lasciar spazio ad una donna di mezza età. Fu probabilmente la morte dell'anziana madre, avvenuta nel 2007 all'età di 91 anni, a dare alla cantante lo sprone a vincere queste sue paure.

Nell'agosto del 2008, Susan fece domanda per partecipare al programma, e dopo aver superato un'audizione preliminare a Glasgow, si presentò nel 2009 alle audizioni principali. La sua apparizione, iniziata sotto lo scetticismo generale, stupì il pubblico (che più volte durante l'esibizione si alzò in piedi per una standing ovation) e la giuria, che fino a poco prima aveva trattenuto a stento il suo scetticismo e ilarità verso la cantante ed i suoi modi poco convenzionali.[6] Ma il successo non si fermò qui. Dal popolare sito YouTube, infatti, il video della sua esibizione venne visto, in poco tempo, da milioni di utenti in tutto il mondo. Dal 20 aprile 2009, dopo solo nove giorni dalla sua apparizione televisiva, il clip della sua audizione, le successive interviste e la sua interpretazione della canzone popolare statunitense Cry Me a River sono stati visti oltre cento milioni di volte su internet.[7].

La sua seconda esibizione, avvenuta il 24 maggio 2009, durante la quale Susan cantò la canzone Memories, tratta dal musical Cats, fu un altro successo, e proiettò la cantante scozzese in finale. Nonostante fosse la favorita, Susan non riuscì a strappare la vittoria finale, che andò al gruppo di danzatori dei Diversity. A causa del fortissimo stress accumulato, anche per alcune polemiche derivanti da alcuni suoi comportamenti sul palco, Susan venne ricoverata in una clinica psichiatrica di Londra il giorno dopo la sua sfortunata finale. Durante la sua degenza, durata cinque giorni, le giunsero gli auguri del primo ministro Gordon Brown e venne invitata alle celebrazioni per la festa dell'Indipendenza Americana, a Washington. La casa discografica Syco, una sussidiaria della Sony Music le ha proposto un contratto[8].

Il fenomenale successo su Internet e sugli altri mezzi mediatici e la simpatia che la Boyle ha riscosso da parte di milioni di persone l'hanno trasformata in un'icona culturale. La sua interpretazione di I Dreamed a Dream è stata ritenuta avere influito molto positivamente sulla vendita dei biglietti per la rappresentazione de Les Miserables di Vancouver[9]. Della sua performance hanno parlato, fra gli altri, oltre alle reti radiofoniche e televisive italiane, anche l'indiano The Times of India,[10] il tedesco Der Spiegel,[11] la cinese Xinhua News Agency,[12] la brasiliana Zero Hora,[13] israeliano Ynet,[14] e l'arabo Al Arabiya.[15]

I Dreamed a Dream, il primo album modifica

Nell'autunno del 2009 la Syco, sussidiaria della Sony, ha pubblicato un disco a livello mondiale riscuotendo un enorme successo di vendite, pari ad oltre 10 milioni di copie[16], in particolar modo negli Stati Uniti. Il disco è divenuto l'album d'esordio ad aver venduto più velocemente nella storia della musica[17], nonché quello acquistato più velocemente in Regno Unito.[18] È stato promosso dai singoli Wild Horses e I Dreamed a Dream e da alcune esibizioni in diversi paesi. In Italia è stata ospite del Festival di Sanremo 2010, dove ha cantato il brano che ha dato il titolo al disco, in seguito all'esibizione il pubblico ha dimostrato apprezzamento verso la cantante attraverso una standing ovation. Di fede cattolica, è stata chiamata a cantare di fronte a Papa Benedetto XVI durante la celebrazione officiata nel parco di Bellahouston a Glasgow il 16 settembre 2010.[19]

Nel 2010 in un episodio di Futurama, " Attack of the Killer App ", viene rivelato che Leela ha una "bolla" canterina (foruncolo animato) di nome Susan sul sedere, che canta "I Dreamed A Dream" e "Amazing Grace".

Il secondo album: The Gift modifica

L'8 novembre 2010 è stato pubblicato il suo secondo album,[20] The Gift, anche questo contenente cover, prevalentemente di canzoni natalizie. Il disco contiene inoltre una cover della canzone Perfect Day di Lou Reed, estratta come primo singolo dal disco.[21]

Il terzo album: Someone to Watch Over Me modifica

Il 7 novembre 2011 è uscito Someone to Watch Over Me[22], terzo album in studio della cantante scozzese, che ha venduto 1,1 milioni di copie in tutto il mondo[23].

Quarto e Quinto album: Hope e A Wonderful World modifica

Nel 2014 la cantante pubblica il nuovo album che contiene cover di brani di John Lennon, Pink Floyd e Simon and Garfunkel.[24] Nel 2016 viene pubblicato un altro album, A Wonderful World, ancora una volta un progetto di sole cover.

America's Got Talent: The Champions, TEN modifica

Il 7 gennaio 2019 fa ritorno sul palco del format Got Talent, ma stavolta in America, dove si sfidano alcuni fra i principali concorrenti delle passate edizioni nel mondo. Fra i giudici c'è anche Simon Cowell, giudice che ha conosciuto a Britain's Got Talent. All'audizione ha cantato Wild Horses dei The Rolling Stones, ricevendo il golden buzzer di Mel B e andando così direttamente in finale.[25] Sempre nel 2019 Susan Boyle pubblica l'album TEN, un nuovo progetto di sole cover che celebra i suoi 10 anni nel mondo della musica mainstream.[26]

Attrice modifica

Nel 2013 debutta come attrice al cinema nel film The Christmas Candle accanto a Hans Matheson, Samantha Barks e James Cosmo, e in seguito recita in Zoolander 2 di Ben Stiller.

Discografia modifica

Album modifica

Raccolte modifica

Singoli modifica

Come artista ospite

Filmografia modifica

Cinema modifica

Video musicali modifica

  • Helping Haiti: Everybody Hurts (Color Version) (2010)
  • Helping Haiti: Everybody Hurts (B&W Version) (2010)
  • Susan Boyle: Perfect Day (2010)

Note modifica

  1. ^ Audition: Susan Boyle, su talent.itv.com, Britain's Got Talent, 11 aprile 2009. URL consultato il 19 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2009).
  2. ^ Susan Boyle da record in UK: batte Leona Lewis (e Dido), su Soundsblog.it, 29 novembre 2009. URL consultato il 25 agosto 2020.
  3. ^ (EN) Susan Boyle’s first live tour nears sell-out, su scotsman.com. URL consultato il 25 agosto 2020.
  4. ^ Susan Boyle: “Sono molto malata, ho la sindrome di Asperger”, in musictory.it. URL consultato il 9 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2013).
  5. ^ Cry Me A River by Susan Boyle, su songfacts.com. URL consultato il 20 luglio 2012.
  6. ^ Fox news, Simon Cowell interview (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2009).
  7. ^ Scottish Singer's Audition Video Sets Online Record, in The Washington Post, 19 aprile 2009.
  8. ^ Never Been Kissed Singer, 47, Wows Cowell, in MSNBC News.
  9. ^ You tube sensation Susan Boyle sends ticket sales rocketing for Vancouver Les Misérables Vancouver Sun 17 aprile 2009 Archiviato il 20 aprile 2009 in Internet Archive.
  10. ^ Staff, Susan's stardom to be turned into film, in The Times of India, 22 aprile 2009.
  11. ^ (DE) Staff, Die Maus, die Brüllte, in Der Spiegel, 16 aprile 2009.
  12. ^ Staff, 英国47岁无业女子参加电视选秀节目一唱成名图, in Xinhua, 16 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2009).
  13. ^ Staff, A feia que encantou a Grã-Bretanha, in Zero Hora, 19 aprile 2009.
  14. ^ (HE) Arianna Melamed, זה קול הסיפור, in Ynet, 19 aprile 2009.
  15. ^ Susan Boyle, stunned the world after the vote as a mockery of the public, in Al Arabiya, 17 aprile 2009. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2019).
  16. ^ Susan Boyle: copertina e tracklist di The Gift, su rnbjunk.com. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  17. ^ Susan Boyle: “I Dream A Dreamed” da record, 7 milioni di copie vendute | Musica, su torneionline.org. URL consultato il 22 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2010).
  18. ^ Susan Boyle da record in UK: batte Leona Lewis (e Dido)
  19. ^ Susan Boyle in concerto per il Papa | Newnotizie.it, su newnotizie.it. URL consultato il 26 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2010).
  20. ^ Amazon.com: The Gift: Susan Boyle: Music
  21. ^ Susan Boyle - Ultime news - Susan Boyle: svelata la tracklist di The Gift, su susanboylemusic.com. URL consultato il 21 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2012).
  22. ^ Susan Boyle: il nuovo album Someone To Watch Over Me uscirà il 7 novembre, su rnbjunk.com, 3 settembre 2011. URL consultato il 21 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2012).
  23. ^ Index
  24. ^ My Way, su my-way-online.blogspot.it (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2017).
  25. ^ Audizione ad America's Got Talent: The Champions, su youtube.com.
  26. ^ (EN) Susan Boyle | The official website | Listen to Susan Boyle Music today!, su Susan Boyle. URL consultato il 25 agosto 2020.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN102640881 · ISNI (EN0000 0001 1479 0611 · Europeana agent/base/114441 · LCCN (ENno2009186090 · GND (DE139794700 · BNF (FRcb16185940r (data) · J9U (ENHE987007421219305171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2009186090