Suzy Chaffee

attrice statunitense

Suzanne Stevia Chaffee, meglio nota come Suzy Chaffee (Rutland, 29 novembre 1946), è un'ex sciatrice alpina, attrice e attivista statunitense.

Suzy Chaffee
Suzy Chaffee nel 1976
Nazionalità Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Sci alpino
Specialità Discesa libera, freestyle
Squadra Mammoth Mountain Ski Club
Termine carriera 1968
 

Biografia modifica

Nativa del Vermont, sorella minore dello sciatore Rick e cugina del biatleta Jonathan[1], Suzy Chaffee era figlia della sciatrice Stevia Korzun[2], che sarebbe stata membro della spedizione statunitense alle Olimpiadi del 1940, cancellate a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale[3].

Mentre studiava all'Università di Denver, Suzy venne selezionata per entrare a far parte della nazionale femminile di sci alpino[4]. Si piazzò quarta nella specialità della discesa libera ai mondiali del 1966 e divenne una delle discesiste più brave al mondo[5]. Tra le favorite nella Coppa del mondo del 1967, terminò la stagione al decimo posto nella discesa femminile e sedicesima nella classifica generale. Capitana della squadra femminile alle Olimpiadi invernali del 1968, fu tra le papabili medagliate nella gara della discesa libera femminile[6] ma si classificò solo ventottesima, attribuendo il fallimento ad un errore nell'utilizzo della sciolina[7].

Ritiratasi dalle gare a seguito di quella spedizione olimpica, Suzy Chaffee intraprese tuttavia una carriera nel mondo della moda e dello spettacolo[8], per merito della tutina aderente di colore argentato che aveva indossato durante le Olimpiadi e che l'aveva resa estremamente popolare[9][10] Sotto contratto con la Ford Models, divenne una nota testimonial pubblicitaria per numerosi spot, in particolare quelli del burrocacao "Chapstick", che le valse il soprannome di Suzy Chapstick[6], oltre a Revlon, Danone e Colgate[8]. La notorietà di Suzy Chaffee la portò a figurare come attrice anche in alcuni lavori cinematografici, tra cui si ricordano Vacanze sulla neve (Feuer und Eis) di Willy Bogner[5] e Lo skilift della morte (Ski Lift to Death)[11].

Al tempo stesso, non abbandonò del tutto lo sport, dedicandosi al freestyle, che non era ancora inserito come specialità nelle competizioni ufficiali[12]. Divenne campionessa del mondo per tre volte[6][13]. Sul finire degli anni Settanta, contribuì alla diffusione e allo sviluppo di una disciplina sportiva innovativa, il balletto sugli sci[14], che fu successivamente riconosciuto dalla FIS e presentato anche come disciplina dimostrativa in due rassegne olimpiche[15][16]. Dopo il ritiro, lavorò anche come istruttrice privata di sci[17].

 
Suzy Chaffee durante una cena alla Casa Bianca nel 1976

A tali attività, Suzy Chaffee affiancò impegni politici ed istituzionali: fu la prima donna ad entrare nel consiglio del Comitato Olimpico degli Stati Uniti[6] e co-fondò l'associazione Native Voices Foundation con lo scopo di incrementare la presenza di atleti nativi americani nelle squadre nazionali statunitensi[18][19]. Si batté per ottenere un equo trattamento economico nei premi per le atlete di sesso femminile rispetto a quanto veniva assegnato ai colleghi uomini[5], guidò una marcia alla Casa Bianca per le pari opportunità nello sport[20] e fu tra le principali promotrici del cosiddetto Titolo IX[6][7][8], l'istituto giuridico che contrasta la discriminazione basata sul genere nelle scuole e nei programmi educativi finanziati dal governo[21]. Fu un'accanita oppositrice di Avery Brundage durante la sua presidenza del Comitato Olimpico Internazionale, sostenendo che le politiche da lui adottate contribuissero di fatto ad ostacolare gli atleti meno abbienti rispetto ai più ricchi e agli aristocratici[22]. Il gossip le attribuì una relazione con l'allora senatore Ted Kennedy, che lei smentì, pur sostenendo che tali voci avessero aiutato a far passare al Congresso la legge che istituiva il Comitato Olimpico e garantiva tutele e diritti per gli atleti dilettanti[23].

Nel 1979, Suzy Chaffee fu una delle protagoniste della raccolta di figurine collezionabili Supersisters, che aveva l'obiettivo di proporre modelli femminili di successo in campo politico, sportivo, sociale e culturale[24]. Nel 1988 venne inserita nella National Ski Hall of Fame[25].

Palmarès modifica

Olimpiadi modifica

Mondiali modifica

Coppa del Mondo modifica

  • Miglior piazzamento in discesa libera: 10ª nel 1967
  • Miglior piazzamento in classifica generale: 16ª nel 1967

Riconoscimenti modifica

Note modifica

  1. ^ (EN) Suzy Chaffee, su sports-reference.com. URL consultato il 2 gennaio 2024 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2020).
  2. ^ (EN) The Last Ascent, su retro-skiing.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  3. ^ (EN) The female jocks go to Washington, su books.google.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  4. ^ (EN) Moving up in the downhill, su vault.si.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  5. ^ a b c (EN) Chaffee not just a skier, su coloradohistoricnewspapers.org. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  6. ^ a b c d e (EN) Reflections with Suzy 'Chapstick' Chaffee, su powder.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  7. ^ a b (EN) A conversation with Suzy Chaffee, su theskidiva.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  8. ^ a b c (EN) Suzy Chaffee — Somersaults and SeriousThoughts, su nytimes.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  9. ^ (EN) Suzy ChapStick: Olympic Skier Suzy Chaffee Sold Us On Fitness, su groovyhistory.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  10. ^ (EN) LOST + FOUND NOW YOU'RE THINKING, GEE, WHATEVER HAPPENED TO...? YOU MAY FIND YOUR ANSWER IN HERE, BECAUSE WE'VE BEEN LOOKING EVERYWHERE, su vault.si.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  11. ^ (EN) Ski Lift to Death, su rottentomatoes.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  12. ^ (EN) Hottest Chicks in Freeskiing: The Pioneers, su freeskier.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  13. ^ (EN) U.S. Ski Champions Have Joyful Reunion : Women’s All-Star Race Precedes Opening of World Cup Season, su latimes.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  14. ^ Cos’è il balletto sugli sci?, su spiegato.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  15. ^ Dovete conoscere il balletto sugli sci, su ilpost.it. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  16. ^ Balletto sugli sci: lo sport anni ’80 torna famoso sul web. E c’è chi lo rivorrebbe alle Olimpiadi, su deejay.it. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  17. ^ (EN) FITNESS: Schussing Into Shape, su washingtonpost.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  18. ^ (EN) Six Women Making a Difference, su skimag.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  19. ^ (EN) Suzy "Chapstick" Chaffee, su naotf.org. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  20. ^ (EN) Giving Women a Sporting Chance, su washingtonpost.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  21. ^ (EN) ATHLETES CAN THANK THE BABE & TITLE IX, su orlandosentinel.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  22. ^ Attacco a Brundage (PDF), su sciatoridepoca.it. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  23. ^ (EN) Hype, su vault.si.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  24. ^ (EN) Supersisters: Original Roster, su espn.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  25. ^ (EN) Suzanne Chaffee, su skihall.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN50602233 · ISNI (EN0000 0000 5944 1282 · LCCN (ENn83138314 · GND (DE1061710491 · BNE (ESXX1753674 (data) · J9U (ENHE987007428313505171 · CONOR.SI (SL150117987 · WorldCat Identities (ENlccn-n83138314